Volume ormai quasi dimenticato, eppure dominante nel dibattito riformatore sulla scuola che negli anni '50 ha portato alla media unificata e alla modernizzazione di primaria e secondaria, "Educazione e autorità nell'Italia moderna" del 1951 va secondo me riscoperto
Intanto, l'autore.
Esponente della "generazione gentiliana" che aveva vissuto sulla sua pelle la crisi del neoidealismo politico e culturale, Lamberto Borghi a fine anni '30 si rifugia negli USA in quanto ebreo.
Qui si avvicina, attraverso la collaborazione con Horace Kallen, suo supervisore per la tesi di dottorato, al pensiero sociale di Dewey, e in particolare al rapporto di reciproco sostegno tra efficace e ricca esperienza educativa e qualità del processo democratico
Negli stessi anni, sulla scorta di Bainton e dei quaccheri, matura una coscienza libertaria e nonviolenta, che lo porterà a sposare radicali posizioni anarchiche.
Il volume in questione è il frutto del lavoro per la tesi e in generale della sua meditazione sugli eventi tragici...
...del primo '900 in Italia e non solo.
Concentrandosi sul sistema educativo del suo paese di origine, e sulla scorta sia degli studi che dell'eperienza di docente di liceo, Borghi individua tre radici che innervano la pedagogia scolastica italiana a lui contemporanea:
1) quella cattolica, che con la Ratio studiorum gesuitica ha barattato la flessibilità morale con la sottomissione ideale e culturale; 2) quella nazionalista, che fondeva a forza l'individuo nella nazione di appartenenza offrendo al governo che la rappresentava...
...una legittimazione automatica e assoluta; 3) quella idealista, che annullava l'individuo nello slancio dello spirito verso l'assoluto della conoscenza e verso l'identificazione con lo Stato etico.
Il trionfo del fascismo e il successo nella sua deriva autoritaria...
...conclude, si trovano anche nel concorrere di tradizioni educative che negano e reprimono la libertà e la piena formazione del sé in nome dell'omologazione in una società gerarchica sul piano dell'offerta e dell'autorappresentazione culturale prima ancora che su quello sociale
Il 1945 aveva aperto all'Italia la strada della democrazia e del progresso, ma questa strada non si poteva imboccare con la zavorra di una scuola del genere. L'antidoto era un'educazione in cui realizzazione individuale e dimensione collettiva andavano di pari passo...
...nel preparare i nuovi componenti della società ad autoeducarsi con la ricerca autonoma, e a mettere con essa in discussione ogni possibile autorità precostituita, secondo l'unica strada che poteva permettere a una democrazia di funzionare e rinnovarsi con la sua comunità.
In una parola con una scuola d'impianto deweyano come quella che gli Alleati e i loro collaboratori, guidati da un allievo di Dewey come Carleton Washburne, avevano provato a impiantare coi programmi "defascistizzati" del 1945, poi ridimensionati 10 anni dopo dai ministri DC
Il volume di Borghi, dicevo, fu la base di analisi per l'agenda riformatrice di tutta l'intellettualità laica, dalla scuola pedagogica fiorentina (alla cui guida Borghi sarebbe succeduto a Codignola entrando all'università) agli intervenuti al "processo alla scuola" intentato...
...nel 1956 al convegno degli Amici del Mondo.
La linea-Borghi, poi, dovrà confrontarsi con altre linee di riforma, spesso più moderate e, adducendo qualche buona ragione, pragmatiche nel conservare la tradizionale differenziazione socio-culturale dei percorsi...
...o anche altrettanto ficcanti e critiche, pur nascendo da posizioni del tutto diverse, come quella di don Milani. Il risutlato, ricostruito da questo bel volume di De Giorgi, è una democratizzazione scolastica plurale e (almeno fino alla svolta della scuola media nel 1962)...
...confusa, nel tentativo (spesso troppo ambizioso) di seguire le contraddizioni e le differenze di un paese diviso da troppe frattura, e col risultato di un percorso riformatore ancora oggi mai veramente compiuto. Tornare alle basi, e soprattutto a Borghi, per riflettere...
...sul fatto e sul non fatto e su come si èpuò indirizzare nel suo insieme un'azione rinnovata, è un esercizio oggi tutt'altro che sterile.
Lunedì, al laboratorio di storia della scuola tra fascismo e anni '50, si parlerà anche di questo

• • •

Missing some Tweet in this thread? You can try to force a refresh
 

Keep Current with Andrea Mariuzzo

Andrea Mariuzzo Profile picture

Stay in touch and get notified when new unrolls are available from this author!

Read all threads

This Thread may be Removed Anytime!

PDF

Twitter may remove this content at anytime! Save it as PDF for later use!

Try unrolling a thread yourself!

how to unroll video
  1. Follow @ThreadReaderApp to mention us!

  2. From a Twitter thread mention us with a keyword "unroll"
@threadreaderapp unroll

Practice here first or read more on our help page!

More from @MariuzzoAndrea

24 Oct
24 OTTOBRE 1929
91 anni fa è il "giovedì nero" di Wall Street, il crollo dei listini che fa seguito a giorni di fibrillazione e che farà da detonatore alla più grave crisi economica mondiale del secolo scorso Image
Nei giorni scorso si è parlato molto di questa crisi, e come spesso accade loro i libberali de noantri sul tema hanno la stessa opinione dei marxisti più ideologici (l'ho letta la prima volta in Hobsbawm): quella del '29 era una crisi ciclica come le altre...
...al limite più imponente nei numeri, destinata quindi a passare come le altre.
In entrambi i casi si sente la necessità di sminuire o sputtanare del tutto il new deal per convinzione ideologica, ma se Hobsbawm (che rispetto ai suoi occasionali sodali...
Read 14 tweets
17 Oct
Credevo fosse tutto autoevidente ma sono stato troppo ottimista, quindi cominciamo.
In generale questo tipo valutazioni critiche del New Deal estremizzano revisioni degli ultimi anni dimenticandosi (in casi come questo in malafede) di porre le questioni nella giusta prospettiva
1) Senza l'intervento rooseveltiano la crisi sarebbe passata comunque. Grazie al cazzo, le crisi passano, e forse sarebbe passata anche prima, un po' come con le curve della pandemia che avremmo dovuto imparare a conoscere. Senza interventi tutti si ammalano subito...
...chi deve morire muore per strada e chi se ne frega, e quando non ci sono più sani il virus non sa più chi attaccare. Se si interviene con misure contenitive, i tempi del contagio e quindi la permanenza del virus si allungano, ma magari se ne esce meglio. E in fondo...
Read 15 tweets
30 Sep
THREAD👇👇👇
Croce e Gentile hanno tutta questa colpa nel primato della cultura classica che, si dice, rovina la società italiana?
Ho risposto in più occasioni a diverse accezioni di questa domanda che continua a riproporsi. Metto insieme qui gli elementi fondamentali Image
1) Parto dalla più stupida (eppure tanto comune) delle obiezioni alle loro figure stesse: si sono interessati "solo" alla filosofia, alla storia, alla letteratura, se si fossero interessati alla scienza sarebbe stato diverso. Sì, sono stati umanisti di rilievo internazionale...
...nel '900, e pensare che potessero e dovessero essere qualcos'altro a quel livello è stupido, e detto solo da chi a quel livello non può evidentemente essere niente. Detto questo, il loro interesse per dibattito scientifico era tutt'altro che assente...
treccani.it/enciclopedia/e…
Read 22 tweets
30 Sep
no, ma divertitevi a mettere in croce Biden perché non ha voluto rispondere in modo netto sulla riforma della Corte suprema (tema sul quale senz'altro né lui né i Dem possono avere ad oggi posizioni nette, per fortuna)
Non ricordate il paradosso per cui la soluzione più ragionevole e probabilmente più condivisa richiede il calvario della modifica costituzionale, mentre quella più immediata, giustamente, va presa con dei bei piedi di piombo
treccani.it/magazine/atlan…
Fate vedere quanto sono belli i nostri distinguo che spaccano il capello in quattro perché sì, anche voi siete superiori e per questo in fondo tra un altro essere umano e Trump la differenza è comunque poca rispetto a quella che separa entrambi da noi...
Read 6 tweets
29 Sep
THREAD 👇👇👇
Nel 1898, a Torino, si teneva il primo Congresso pedagogico nazionale, oggi ricordato soprattutto come prima occasione per l'esposizione delle sue scoperte di una promettente ventottenne, Maria Montessori
Il promotore dell'evento, però, aveva ambizioni più ampie. Luigi Credaro si stava imponendo nel dibattito nazionale con la sua torsione positivista della riflessione educativa herbartiana, e trovava in quei contenuti per dare alla pedagogica la piena autonomia scientifica
Il consesso torinese doveva segnare il trionfo delle sue idee e il suo lancio non solo scientifico, ma anche politico, come massimo esponente delle correnti riformatrici delle istituzioni scolastiche italiane, da posizioni giolittiane "di sinistra"
Read 18 tweets
28 Sep
Questa canzone ha esattamente 50 anni. E parla davvero di un mondo lontano da noi: l'Italia di 50 anni fu. Ascoltandola con la consapevolezza maturata in mezzo secolo dovremmo capire perché allora faceva ridere, e non ci dovremmo chiedere perché oggi...
...non lo farebbe più allo stesso modo, se non nel contesto in cui l'avevo sentita per la prima volta una quindicina d'anni fa, ovvero quello della rappresentazione satirica di un ipotetico Sanremo col direttore artistico in quota Lega.
Non si attenta alla libertà di espressione pretendendo l'uso dell'intelligenza.
Read 4 tweets

Did Thread Reader help you today?

Support us! We are indie developers!


This site is made by just two indie developers on a laptop doing marketing, support and development! Read more about the story.

Become a Premium Member ($3/month or $30/year) and get exclusive features!

Become Premium

Too expensive? Make a small donation by buying us coffee ($5) or help with server cost ($10)

Donate via Paypal Become our Patreon

Thank you for your support!

Follow Us on Twitter!