1️⃣Sam Peckinpah nel 1973 vuole tornare a dirigere un western, dopo il grande successo di Mucchio selvaggio e qualche flop. Anni dopo tutta la sua opera sarà rivalutata, ma in quel periodo ha difficoltà a trovare produttori.
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2️⃣E quando li trova stenta a non rompere i rapporti. Come accade con questo film, Pat Garrett e Billy the Kid, che l’irascibile regista non controllerà mai completamente.
Per il ruolo da protagonista, insieme a James Coburn, sceglie il cantante country Kris Kristofferson.
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3️⃣Kris chiama il suo amico Bob Dylan per chiedergli una canzone per il film. Dylan firmerà l’intera colonna sonora e interpreterà persino un piccolo ruolo, quello di Alias.
Il set sarà un disastro, Peckinpah abbandonerà il film in fase di montaggio e sarà un flop clamoroso.
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4️⃣
La colonna sonora di Dylan non guadagnerà neanche la nomination all’Oscar, che quell’anno (1974) andrà a The Way We Were di Barbra Streisand.
Eppure una canzone in particolare rimarrà l’unica cosa memorabile di quel film, ormai dimenticato.
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5️⃣Da quel momento avrà una serie impressionante di cover, tanto da diventare una sorta di standard della musica rock. Tra tutte, io preferisco la versione dei Guns N’ Roses, ma voi scegliete la vostra.
#UnaCanzoneAlGiorno #5novembre
1️⃣Nel 1993 gli anni ’80 erano finiti? A giudicare dalla canzone di oggi, ancora no. C’è questo gruppo, che poi è un duo, che poi diciamocelo… faceva già tutto Pezzali. Comunque, al tempo erano due. Anzi, erano 3, perchè c’entra pure @Fiorello.
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2️⃣Gli 883 sono reduci dall’enorme successo di Hanno ucciso l’uomo ragno, registrano il secondo album, e vanno in America a girare il video della title track, Nord sud ovest est. Già che ci sono girano pure altre immagini per altri video. Si vedrà.
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3️⃣
Per esempio, c’è questa canzone che Pezzali ha scritto per Massimo Ranieri, ma lui non l’ha voluta. Potrebbe funzionare, chissà.
Intanto la mettono nell’album.
Poi montano un video con spezzoni girati in America e diventa il terzo singolo.
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1️⃣Non ci sono facce allegre per le strade di Malincònia. Se è per questo non ce ne sono neanche tante, di facce per le strade. Perchè da qui se ne vanno tutti, in cerca di un vita migliore. E forse hanno le loro buone ragioni. ⬇️
Ph @victorpfreitas
2️⃣Nonostante questo sia il “bel paese là dove ‘l sì suona”, come diceva il Poeta nel XXXIII canto dell’Inferno, sono troppe le cose che non vanno e ci troviamo tutti in mutande, e non come quelle di Borat. Si rischia di fare la fine di John Bonham, batterista dei Led Zeppelin.⬇️
3️⃣
Michele per il suo quinto album ci regala questo ritratto senza speranza di un Paese vittima dei suoi vizi. Ma lo fa con il sarcasmo corrosivo che ormai è diventato la sua cifra caratteristica. L’idea gli viene parlando con i ragazzi italiani che incontra a Londra.⬇️
#UnaCanzoneAlGiorno #2novembre
1️⃣Il pianeta sta morendo, e dovremmo fare qualcosa per salvarlo, perchè abbiamo solo questo. La prima cosa sarebbe prendere coscienza che sta morendo per colpa dell’avidità dell’uomo.
Anche la musica sembra finalmente accorgersene.
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2️⃣
Ho sentito giorni fa questa canzone. Parla proprio di questo.
Di ghiacci che si staccano dagli iceberg e si vanno a sciogliere vicino alle coste africane.
Parla di fuoco che distrugge tutto, di un caldo insopportabile. Parla di piogge acide, che distruggono gli alberi.
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3️⃣
Ho visto in giro che ci sono polemiche perchè per definire l’avidità dell’uomo usano spesso questa parola, shit, che pare non sia proprio elegantissima.
Qualcuno dice che non è bello usare la parola merda dentro una canzone, che c’è modo e modo di dire le cose.
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1️⃣C’è una filastrocca che può andare avanti all’infinito e un video molto antico dove le parole della canzone sono scritte a mano su cartelli, qualcuno pure da Allen Ginsberg di suo pugno. E poi c’è l’ostinatezza di chi si sente nel giusto.
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2️⃣
Tutto in una canzone? Si. Siamo negli anni ’90 e un giovane ed eclettico cantautore partecipa al festival di Sanremo. E fin qui…
Ha avuto un buon successo radiofonico, porta suoni nuovi, e soprattuto porta testi mai banali. E per la prima grande uscita decide di esagerare.
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3️⃣La canzone si apre con un re che chiede una favola alla sua serva, e lei gliela racconta. Poi le parole di questa canzone scorrono su cartelli scritti a mano che vengono lasciati cadere appena pronunciate. Effetto scenico grandioso. Una citazione, chissà quanti l’hanno colta⬇️
#UnaCanzoneAlGiorno #31ottobre
1️⃣Più che una canzone, quella di oggi è un intrigo internazionale.
Nel 1986 debutta a Londra un musical intitolato Chess, che usa la metafora degli scacchi per raccontare la Guerra Fredda. E’ una produzione europea, a Broadway arriverà nell’88.⬇️
2️⃣
I protagonisti della storia sono due campioni di scacchi, uno statunitense e uno sovietico, che girano il mondo sfidandosi nei tornei e contendendosi la stessa donna. I riferimenti a Bobby Fischer e Anatoly Karpov paiono evidenti.
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3️⃣
Nel 1984, per finanziare la produzione dello spettacolo uscì il disco con le musiche. Dentro c’era una canzone interpretata dall’attore Murray Head e dal cantante svedese Anders Glenmark che trainò l’album ad un buon successo ma aprì un caso diplomatico con la Thailandia.
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#UnaCanzoneAlGiorno #30ottobre
1️⃣Il telefono è stato spesso fonte di ispirazione per gli autori di canzoni. Quando ne è stato il protagonista, alcune memorabili volte la canzone è costruita come una conversazione telefonica, da Piange il telefono alla mitica Buonasera dottore.
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2️⃣Sono esempi legati ancora alla cornetta, prima dell’avvento del cellulare. Quell’epoca che ancora mimiamo quando per indicare una telefonata facciamo uscire dal pugno chiuso il pollice e il mignolo.
Nella canzone di oggi è addirittura protagonista la cabina telefonica!
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3️⃣Eppure quando Max l’ha scritta già non ce ne erano più. Ma questo ci indica l’urgenza che ha quest’uomo di chiamare la donna appena conosciuta ad una festa per dirle quanto è rimasto folgorato da lei. Al punto da rischiare anche le botte dal fidanzato che è nell’altra stanza.⬇️