1️⃣C’è una filastrocca che può andare avanti all’infinito e un video molto antico dove le parole della canzone sono scritte a mano su cartelli, qualcuno pure da Allen Ginsberg di suo pugno. E poi c’è l’ostinatezza di chi si sente nel giusto.
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2️⃣
Tutto in una canzone? Si. Siamo negli anni ’90 e un giovane ed eclettico cantautore partecipa al festival di Sanremo. E fin qui…
Ha avuto un buon successo radiofonico, porta suoni nuovi, e soprattuto porta testi mai banali. E per la prima grande uscita decide di esagerare.
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3️⃣La canzone si apre con un re che chiede una favola alla sua serva, e lei gliela racconta. Poi le parole di questa canzone scorrono su cartelli scritti a mano che vengono lasciati cadere appena pronunciate. Effetto scenico grandioso. Una citazione, chissà quanti l’hanno colta⬇️
4️⃣Lo aveva fatto Bob Dylan nel 1965 nel documentario Dont Look Back, mentre cantava Subterranean Homesick Blues. Lo fa di nuovo Daniele Silvestri, mentre canta di quest’uomo che urla le sue ragioni, quelle che ci dovrebbero spingere a unirci e a lottare contro l’ingiustizia.
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5️⃣
L‘Uomo col Megafono arriverà ultima (ma va?), e meno male. Ma tanto l’uomo col megafono non molla, e urla ancora.
Compagni! Amici! Uniamo le voci.
#UnaCanzoneAlGiorno #2novembre
1️⃣Il pianeta sta morendo, e dovremmo fare qualcosa per salvarlo, perchè abbiamo solo questo. La prima cosa sarebbe prendere coscienza che sta morendo per colpa dell’avidità dell’uomo.
Anche la musica sembra finalmente accorgersene.
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2️⃣
Ho sentito giorni fa questa canzone. Parla proprio di questo.
Di ghiacci che si staccano dagli iceberg e si vanno a sciogliere vicino alle coste africane.
Parla di fuoco che distrugge tutto, di un caldo insopportabile. Parla di piogge acide, che distruggono gli alberi.
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3️⃣
Ho visto in giro che ci sono polemiche perchè per definire l’avidità dell’uomo usano spesso questa parola, shit, che pare non sia proprio elegantissima.
Qualcuno dice che non è bello usare la parola merda dentro una canzone, che c’è modo e modo di dire le cose.
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#UnaCanzoneAlGiorno #31ottobre
1️⃣Più che una canzone, quella di oggi è un intrigo internazionale.
Nel 1986 debutta a Londra un musical intitolato Chess, che usa la metafora degli scacchi per raccontare la Guerra Fredda. E’ una produzione europea, a Broadway arriverà nell’88.⬇️
2️⃣
I protagonisti della storia sono due campioni di scacchi, uno statunitense e uno sovietico, che girano il mondo sfidandosi nei tornei e contendendosi la stessa donna. I riferimenti a Bobby Fischer e Anatoly Karpov paiono evidenti.
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3️⃣
Nel 1984, per finanziare la produzione dello spettacolo uscì il disco con le musiche. Dentro c’era una canzone interpretata dall’attore Murray Head e dal cantante svedese Anders Glenmark che trainò l’album ad un buon successo ma aprì un caso diplomatico con la Thailandia.
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#UnaCanzoneAlGiorno #30ottobre
1️⃣Il telefono è stato spesso fonte di ispirazione per gli autori di canzoni. Quando ne è stato il protagonista, alcune memorabili volte la canzone è costruita come una conversazione telefonica, da Piange il telefono alla mitica Buonasera dottore.
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2️⃣Sono esempi legati ancora alla cornetta, prima dell’avvento del cellulare. Quell’epoca che ancora mimiamo quando per indicare una telefonata facciamo uscire dal pugno chiuso il pollice e il mignolo.
Nella canzone di oggi è addirittura protagonista la cabina telefonica!
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3️⃣Eppure quando Max l’ha scritta già non ce ne erano più. Ma questo ci indica l’urgenza che ha quest’uomo di chiamare la donna appena conosciuta ad una festa per dirle quanto è rimasto folgorato da lei. Al punto da rischiare anche le botte dal fidanzato che è nell’altra stanza.⬇️
#UnaCanzoneAlGiorno #29ottobre
1️⃣Gli anni ’80 li ricordiamo con i lucciconi agli occhi, noi che li abbiamo vissuti. Ma una volta messa da parte la commozione dobbiamo riconoscere che hanno prodotto anche una buon dose di m… onnezza.
La canzone di oggi è brutta brutta.
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2️⃣Douglas e Bruce sono due militari britannici di stanza in una base Nato in Germania. In quegli anni spopolava in zona, ma un po’ in tutta Europa un austriaco, Falco. In particolare il juke box del circolo militare dove andavano ad ubriacarsi sparava in c loop Rock Me Amadeus.⬇️
3️⃣
Decidono di farne una parodia, che magari possa funzionare soprattutto sul mercato teutonico. Dunque base martellante, la stessa melodia del brano di Falco, un testo spinto oltre il confine della stupidità e un titolo provocatorio.
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#UnaCanzoneAlGiorno #28ottobre
1️⃣Sono sicuro che in occasione dei vostri compleanni avrete ricevuto regali stravaganti, preziosi, significativi. Ma forse mai nessuno vi ha regalato una canzone. Una canzone tutta nuova, da incidere, intendo.⬇️
2️⃣A #Mina è successo, e lei all’inizio non ha neanche apprezzato più di tanto. La storia è questa: il 25 marzo del 1970 mina compie 30 anni. Lucio Battisti si presenta con questo brano, che ha scritto proprio per lei. E’ la prima volta che succede, la prima di una lunga serie.⬇️
3️⃣Insieme a questo pacchettone, porta pure un pacchettino. Si chiama Fiori rosa fiori di pesco, ma dice subito che quella vorrebbe cantarla lui. A @mina però piace di più quella.
“Sicura?” incalza Battisti. “Pensaci bene.”
Mina ci pensa. Prova quell’altra. “Boh, vediamo”.
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#UnaCanzoneAlGiorno #27ottobre
1️⃣”C'è stato un certo periodo in cui sembrava che passassimo anni sui treni che andavano e venivano da Birmingham alle varie stazioni televisive e radiofoniche di Londra .”
Jeff Lynne la racconta così la scintilla per quella canzone.⬇️
2️⃣
Quel 1979 è ormai lontano, lui nel frattempo è diventato una sorta di quinto Beatles fuori tempo massimo. Ha lavorato molto con George Harrison, anche nel supergruppo Traveling Wilburys, e in qualche ottimo disco di Paul McCartney. Ma quel 1979…
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3️⃣Su quel treno che faceva la spola tra Londra e Birmingham ne hanno combinate di tutti i colori, perchè erano una band di successo.
Suonavano rock, molto sinfonico, e non disdegnavano qualche capatina nella disco, allora molto di moda.
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