Thread by @DeShindig

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Breve ricostruzione della vicenda calabrese.

La Calabria diventa regione soggetta a Piano di Rientro nel 1999. Il PdR è una misura voluta dalla Legge Balduzzi per quelle regioni che presentano gravi squilibri economici nella gestione della sanità.
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Nel 2001 ne esce per rientrarvi nel 2009 quando presenta un nuovo piano triennale. Da allora è commissariata. Vuol dire che la gestione viene sottratta quasi interamente alle competenze regionali e affidata ad un commissario di nomina governativa.
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Per quanto riguarda i costi e la situazione economica rimando alla chiacchierata speciale che faremo su @liberioltre con @micheleboldrin @vitalbaa e @luciodigaetano mercoledì prossimo.
3/n

Il 7 dicembre 2018 il governo Conte I nomina commissario ad acta Cotticelli in sostituzione di Massimo Scura. Se normale spoil system o per effetto di qualche scandalo che in queste vicende, specie al sud, non manca mai, per ora non mi interessa.
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Il 4 aprile 2019 al ministero della sanità si tiene un tavolo di lavoro con il commissario e il comitato LEA. Al tavolo vengono rilevati ritardi ed inadempienze nell'attuazione del PdR. Lo si legge alle pagg. 83-84 del Rapporto su SSN del MEF
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Sul sito della Regione l'ultima atto a firma di un commissario (Scura) è datato un anno prima (aprile 2018) seguito da una delibera della Giunta regionale; poi il nulla.
Il 30 aprile 2019 viene pubblicato in GU il Decreto n.35, cd. Decreto Calabria.
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L'ex commissario Scura il 30 maggio 2019 scrive una lettera aperta invitando il parlamento a non convertire in Legge il decreto.
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A settembre Santelli aveva lamentato la gestione accentrata a Roma dell'emergenza Covid, supponendo che il piano anti-covid fosse stato elaborato da Cotticelli e dal ministero. Solo che quel piano neanche esisteva perché Cotticelli "non sapeva che spettasse a lui".
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E a chi cazzo sarebbe dovuto spettare?!? (ndr)
Il 4 novembre il Governo con decreto 73, evidentemente allo scuro di ogni omissione commissariale, ne aveva ampliato i poteri e rafforzato il ruolo su proposta di @GiuseppeConteIT e @robersperanza
9/n

Come sia possibile che un governo e un ministero non sappiano cosa fa e cosa non fa un loro commissario è roba che può accadere solo in Italia.
Poi la sciagurata intervista tv e il tweet con cui Conte poverino (sigh) annunciava la rimozione con effetto immediato
10/n

non sapeva Conte di un commissario di sua nomina che percepiva x.000 euro al mese e poi doveva chiedere alla signor Maria e all'usciere quanti posti in terapia intensiva ha la sua regione.
11/n

Dimissionato Cotticelli, c'erano poche ore per una nuova nomina. Il M5S, responsabile della sua nomina al tempo del governo gialloverde, non aveva nomi se non quello fantasioso si Gino Strada; un po' meglio di quello di Lino Banfi all'Unesco ma fatta con lo stesso spirito.
12/n

Speranza il suo uomo l'aveva, già candidato (trombato di LEU), amico di Bersani e con un discreto curriculum commissariale; discreto non per fantasmagorici successi, ma perché si era già occupato per nomina politica di emergenze sanitarie.
13/n

Appena nominato sono venute fuori affermazioni di Zuccatelli degne di Donald Trump o di Lorella Cuccarini.
E perché Zuccatelli non compare nell'elenco dei manager cui una regione può attingere per le nomine?
Questo è quello che passa il convento politico a quanto pare.
14/n

Morale del lungo pippone?

LA POLITICA DEVE USCIRE DALLA GESTIONE DELLA VITA DELLE PERSONE.

Con la vita non si scherza.

La Calabria è in zona rossa perché non ha un piano anti-covid e il ministero o non sapeva o faceva finta di non saperlo
15/n

Ovunque, quindi non solo in Calabria, la prassi di nominare in posti di responsabilità non persone competenti ma congiunti di partito produce disastri economici e umani
16/n

Seconda morale del pippone?

In un Paese appena appena normale Conte e Speranza si dimetterebbero per aver gestito una crisi in modo arrogante ed inefficiente e per MANIFESTA INADEGUATEZZA AL RUOLO
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