#thread E' IL 31 DICEMBRE 1940, l'Italia sta subendo una grande sconfitta in Nord Africa che si fa ogni giorno più vasta e a Berlino una delegazione chiede aiuto subito. I tedeschi manderanno a febbraio Rommel ma ora in Libia la rotta è totale. #wwii 1/ issuu.com/rivista.milita… 
La decima armata di Graziani, forte di circa 140mila uomini è quasi annientata da Wawell e i suoi 30mila uomini. I britannici hanno appreso la lezione Blitzkrieg inferta a loro e alla Francia a maggio dai tedeschi: attacchi fulminei, uso concentrato di aerei e carri armati 2/
Per i britannici, che hanno vinto da poco la Battaglia d'Inghilterra ma la cui situazione resta precaria, è una boccata di ossigeno. Churchill, che avrà sempre a cuore il Mediterraneo, esulta al consiglio dei ministri. 3/ filestore.nationalarchives.gov.uk/pdfs/large/cab…
Come è potuto accadere? Il disastro del 1940 non ha la sulfurea fama di Caporetto o della Grecia ma è forse altrettanto grave. Più che sui mezzi o i materiali la colpa ricade sul pressappochismo, le guerre ai vertici dei comandi militari e fascisti e una condotta altalenante 4/
Graziani, che si era macchiato di crimini di guerra in Etiopia e aveva la fama di generale fascista, ha in effetti come scusante parziale gli ordini contraddittori da Roma. Prima Balbo, e poi lui, perdono mesi preziosi per arrivare al Canale con davanti un nemico debole 5/
Quindi, su sollecito del Duce, avanza ma nonostante la propaganda (link) la sua marcia è lenta e si ferma poco dopo il confine egiziano in attesa di una capitolazione britannica ai tedeschi che però non arriva. 6/
Come l'infelice Mack a Ulm nel 1805 la sua marcia non ha senso strategico e lo conduce in trappola. Ha camion, viveri e materiali. Ma sono organizzati in unità lente, poco flessibili come ben si legge in Operazione Compass di Andrea Santangelo @Svagaia salernoeditrice.it/prodotto/opera… 7/
I carri armati ci sono: si va dai nuovissimi carri medi M13, ai meno efficaci M11 fino ai leggeri L6 e ai carri veloci L3, armati solo di mitragliatrice. Ma scontano officine meccaniche inadeguate, e un utilizzo operativo ancora antiquato. La lezione tedesca non è servita 8/
Anche i britannici hanno carri leggeri e poco efficaci. Tanto che durante la guerra faranno ricorso a quelli Usa. Nel 1940 Wawell può contare su autoblindo, carri leggeri e medi Crusader. Ha però un'arma che Rommel ad Arras in Francia ha a fatica respinto: i carri Matilda 9/
Lento e poco armato, il Matilda ha però una corazzatura notevole che rende inefficaci i colpi dei cannoni anticarro italiani. Rommel ha risolto usando ad alzo zero gli antiaereo da 88mm.Gli artiglieri italiani lo capiranno tardi ma mancheranno munizioni e addestramento 10/
ll Matilda sarà così come gli elefanti di Pirro al primo contatto con le legioni romane. Creando panico e fuga. E sarà la scusa perfetta di Graziani e di tanti generali. Di Matilda ce ne erano solo 48 e molti si fermarono per noie meccaniche ma il loro utilizzo fu magistrale 11/
A novembre Wawell ha pronte le sue truppe. Sono arrivati rinforzi dalla Gran Bretagna e da tutto il Commonwealth: Sudafrica, Australia e India. Truppe motivate e ben addestrate, reggimenti gloriosi come le Coldstream guards, gli Argyll scozzesi e i Rajput indiani. 12/
Il 9 dicembre Wawell attacca. Gli italiani sono disposti in campi trincerati ma dalle difese scarse. Lontani fra loro, aggirabili. Nulla si è imparato dalla Francia. Il primo a essere investito è il raggruppamento Maletti, l'unità sulla carta più adatta al guerra nel deserto 13/
Maletti ha 4 battaglioni libici tutti su camion (per una volta non a piedi), 4 sezioni artiglieria (47, 75 e 105mm), un battaglione di carri M11 e L3, autoblindo. Ma le difese contano su poche mine, muretti a secco e un incompleto fossato anticarro 14/ issuu.com/rivista.milita…
L'assalto dei Matilda, delle truppe britanniche neozelandesi e indiane ha la meglio sulle improvvisate difese e i cannoni che mancano, come si diceva, di munizioni adatte e addestramento. Maletti stesso è ucciso mentre spara con una mitragliatrice. 15/
I carri M11, che erano fuori dal perimetro, tentano un contrattacco ma mancano di radio. Mentre il comandante comunica al secondo gruppo di carri gli ordini con delle bandierine viene sorpreso dall'assalto, I carri cadono quasi intatti in mano al nemico 16/
I britannici continuano a investire gli altri capisaldi italiani uno dopo l'altro nella più classica manovra napoleonica. Sorprendere il nemico con le marce, dividerlo, tagliando le linee di comunicazione e schiacciarlo in maniera separata con una superiorità locale, 17/
In quel 31 dicembre del 1940 i britannici hanno circondato la piazzaforte di Bardia, spazzato via lo schieramento avanzato italiano e catturato migliaia di prigionieri. Hanno preso dagli stessi italiani camion, armi efficienti e viveri che consentono di continuare la marcia 18/
Graziani è in panico totale. Va detto che da mesi i vertici militari a Roma con Badoglio e Roatta hanno marginalizzato lui e la sua armata per neutralizzare un concorrente pericoloso al Comando ma dimostra tutti i suoi limiti. Usa tardi e male anche i nuovi carri M13 19/
Attribuisce la sconfitta ai nemici interni, sopravvaluta la forza nemica, parla di centinaia di carri, scrive lettere di patetica acrimonia allo stesso Mussolini. E’ la fine della sua carriera. Aderirà alla Rsi per rivalsa contro Badoglio 20/
L’armata italiana subirà ancora altre sconfitte. Cadranno Bardia, poi Tobruk. I britannici arriveranno a minacciare quasi Tripoli fino a quando sbarcherà Rommel che li ricaccerà indietro inaugurando una nuova fase. FINIS
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