Una riflessione, molto personale:
Trump ha superato i limiti.
Ma non solo per le immagini in sé che avete visto l’altro ieri.
No, sta rompendo il giochino con cui in sordina il capitalismo sfrenato ha fatto finora tutto quello che ha voluto.
1/n
Trump ha superato i limiti.
Ma non solo per le immagini in sé che avete visto l’altro ieri.
No, sta rompendo il giochino con cui in sordina il capitalismo sfrenato ha fatto finora tutto quello che ha voluto.
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Negli ultimi anni il divario fra le classi sociali si è accentuato, pochi ricchi (sempre più ricchi) da una parte, e sempre più famiglie che invece vivono in povertà o ai margini di una vita decente.
Come mai?
2/n
Come mai?
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Il liberismo economico come ha potuto concentrare la ricchezza su pochi?
Non doveva incentivare la concorrenza?
Semplice: quei pochi non giocano pulito.
Il lobbismo diffuso fa sì che le regole del gioco le scrivono loro.
Controllando le leggi.
3/n
Non doveva incentivare la concorrenza?
Semplice: quei pochi non giocano pulito.
Il lobbismo diffuso fa sì che le regole del gioco le scrivono loro.
Controllando le leggi.
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Tutela del posto di lavoro, rispetto dell’ambiente, sicurezza sul lavoro, possibilità di aprire regimi fiscali all’estero, etc., sono tutti aspetti che incidono sul profitto delle aziende.
E più le aziende sono potenti meno sono sottoposte a controlli.
4/n
E più le aziende sono potenti meno sono sottoposte a controlli.
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Leggi non ‘ad personam’, ma leggi fatte su misura per gruppi di capitalisti: costruttori, fabbricanti d’armi, petrolieri, banche, potenti del web, e via così.
Direte: cosa c’entra Trump?
C’entra, eccome.
5/n
Direte: cosa c’entra Trump?
C’entra, eccome.
5/n
Un partito che rappresenta gli interessi di una piccola parte di elettori extra ricchi, forse il 10-15% del paese, non ha speranze di vincere le elezioni.
Gli insoddisfatti sono molti di più.
A meno che non entri in gioco l’inganno, una strategia subdola e ingannevole.
6/n
Gli insoddisfatti sono molti di più.
A meno che non entri in gioco l’inganno, una strategia subdola e ingannevole.
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La distrazione di massa.
Cancelliamo i discorsi sui privilegi, sui diritti civili, sulla equità sociale: sono tutti temi che ci metterebbero in difficoltà.
Inventiamo invece problemi nuovi, che non esistono: l’immigrazione, la difesa della Patria, i paesi cattivi, e via così.
7/n
Cancelliamo i discorsi sui privilegi, sui diritti civili, sulla equità sociale: sono tutti temi che ci metterebbero in difficoltà.
Inventiamo invece problemi nuovi, che non esistono: l’immigrazione, la difesa della Patria, i paesi cattivi, e via così.
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Ora se Trump avesse accettato la sconfitta non avrebbe messo in pericolo il giochino.
Le lobby di potere legate alle grandi aziende sono “democratiche “: danno soldi a destra e sinistra senza farsi scrupoli. Non in misura uguale magari ma stanno attente a tutti.
8/n
Le lobby di potere legate alle grandi aziende sono “democratiche “: danno soldi a destra e sinistra senza farsi scrupoli. Non in misura uguale magari ma stanno attente a tutti.
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Trump ha invece superato il limite: il suo ego personale lo ha spinto ad esacerbare così tanto gli animi che adesso (ammesso che voglia) farà fatica a fermare i suoi seguaci.
Saranno le grandi aziende a mollarlo per prime, le lobbies che l’hanno messo lì.
9/n
Saranno le grandi aziende a mollarlo per prime, le lobbies che l’hanno messo lì.
9/n
Un conto è influenzare le regole del gioco, cioè spingere per avere regole a favore.
Ma se salta il banco c’è il rischio che poi le regole vengano riscritte da zero, a cominciare dal secondo emendamento.
Le lobbies l’ultima cosa che vogliono è una rivoluzione.
10/n
Ma se salta il banco c’è il rischio che poi le regole vengano riscritte da zero, a cominciare dal secondo emendamento.
Le lobbies l’ultima cosa che vogliono è una rivoluzione.
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Trump è diventato pericoloso anche per loro, troppo.
Fra parentesi: non è che da noi la situazione sia molto diversa: d’altronde lo stratega di Salvini e Meloni è quel Bannon che ha portato Trump alla presidenza nel 2016.
Non è un caso che gli slogan siano gli stessi.
11/11
Fra parentesi: non è che da noi la situazione sia molto diversa: d’altronde lo stratega di Salvini e Meloni è quel Bannon che ha portato Trump alla presidenza nel 2016.
Non è un caso che gli slogan siano gli stessi.
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