#RomaInter | Nessuna particolare novità di formazione per l'#Inter: usuale 3-5-2 con Vidal-Borozo-Barella a cc, e Hackimi-Darmian quinti. La #Roma puntava invece su un 3-4-2-1 con Villar di fianco a Veretout mentre dietro a Dzeko agivano Mkhitaryan-Pellegrini.
Pressione #Roma: 3+2 in cui il tridente off si orientava sui 3 difensori interisti mentre i 2 mediani (Veretout-Villar) seguivano i due cc che si abbassavano.
L'Inter cerca, quindi, di uscire dalla pressione cercando il lancio verso le punte per le proverbiali combinazioni
con l'accompagnamento frequente di #Hackimi. Il trio difensivo giallorossò però è molto abile ad alzarsi coi tempi giusti. Smalling, Ibanez e Mancini sono i primi giallorossi per passaggi intercettati (4,3,2). In casa Inter, 2 per De Vrij, 1 per Skriniar, nessuno per Bastoni.
L'#Inter, dall'altra parte, pressa con un più accorto 2+1 (2 punte più un cc di parte). #Roma che manovra soprattutto da sx. Con palla a Ibanez, non appena Barella si alza, Mkhitaryan si posiziona alle sue spalle e si abbassa per farsi dare palla.
Ancora: con palla a #Smalling, #Lukaku si posiziona davanti a #Villar, #Lautaro invece si occupa di oscurare il tracciante verso Pellegrini. Questa scelta dava più copertura al cc evitando le giocate molto temute di Pellegrini alle spalle di Vidal.
Il gol del vantaggio arriva con palla persa sulla 3/4 da #Barella. Difesa nerazzurra che pensa quasi esclusivamente a scappare nonostante la superiorità numerica mentre Dzeko, Mkhitaryan e Pellegrini ballano tra le linee di difesa e centrocampo nerazzurro.
Secondo tempo: l'Inter muove più velocemente la sfera e aumenta l'ampiezza di gioco. Il pressing si alza, l'atteggiamento è più aggressivo. Qui, la posizione di Vidal e Brozovic provoca la scalata in avanti di Skriniar bilanciata però dall'abbassamento di Lautaro.
Per sfuggire alla marcatura, Brozo si abbassa. L'Inter prova a creare superiorità in costruzione sfuggendo alla pressione #Roma. Qui, con i quinti molto alti che costringono uno dei due centrali romanisti alle scalate, l'Inter si crea i presupposti per un 2v2 in zona centrale.
Dopo la rimonta, però, la squadra si abbassa eccessivamente e lascia il pallino di gioco alla Roma fino al definitivo 2-2. Un dato emerge su tutti: negli ultimi 20 minuti saranno solo 3 i passaggi dei nerazzurri indirizzati nel terzo di campo offensivo.
#InterParma | Per l'#Inter le novità di formazione riguardavano principalmente la presenza di #Ranocchia con conseguente scivolamento a dx di #DeVrij e quella di #Perisic nel (quasi) inedito ruolo di seconda punta accanto a #Lautaro. Alle loro spalle agiva #Eriksen.
Diventava interessante analizzare su quali direttive si sarebbe mossa la manovra offensiva nerazzurra senza #Lukaku. Eriksen agiva soprattutto a sostegno delle punte, Lautaro in particolare, per cercare il dialogo ravvicinato con dei fraseggi sulla trequarti.
Raramente lo si è visto muoversi incontro al portatore. Anzi, uno dei suoi compiti era quello di offrire tracce di passaggio in verticale aggredendo la profondità.
Nell'immagine, una delle poche volte in cui il danese ha tentato questo tipo di movimento.
#InterBMG | Debutto stagionale in #UCL per i ⚫️🔵 fortemente condizionato dalle tante assenze, cui si aggiunge in extremis anche #Hakimi, positivo al covid. Circostanza che non può non aver condizionato lo stato d'animo di tutto il gruppo squadra, che torna a temere il contagio.
Lo schieramento forzato prevede il debutto di #Darmian sulla destra, con il triangolo di cc composto da Barella-Vidal dietro ad Eriksen, nell'ormai classico 1-3-4-1-2.
Il Gladbach si presenta con un mutabile 1-4-4-1-1 che in non possesso alza gli esterni (4-2-3-1), portando i >
4 offensivi in pressing molto alto sul tentativo di uscita dal basso dei nerazzurri. Mossa che funzionerà molto bene per quasi tutti i 90 minuti, determinando la grande difficoltà dell'#Inter nello sviluppo dell'azione palla al piede. Come spesso capita la soluzione più efficace>
#LazioInter | L'#Inter e la #Lazio si sono affrontate oggi in un contesto nominalmente speculare. Al 1-3-5-2 della Lazio, l'Inter ha opposto l'1-3-4-1-2, questa volta con #Barella a supporto del duo d'attacco #Lukaku - #Lautaro. Proprio #Barella sarà il nostro primo focus.
Partendo dalla rotazione. In questo frame, Vidal si abbassa, e serve Škriniar che nel frattempo si allarga.
Questa rotazione ha lo scopo principale di attirare fuori posizione L. Alberto e costringere Leiva alla scalata orizzontale. Barella, infatti, si posiziona >
appositamente alle spalle dello spagnolo.
L'ex Cagliari, dopo avere osservato preventivamente #Lautaro Martinez, lo servirà sulla verticale e l'Inter guadagnerà un calcio d'angolo.
#InterFiorentina. Le due squadre si sono fronteggiate in maniera tatticamente speculare: 3-4-1-2 per l'#Inter, 3-5-2 per la #Fiorentina. Da sottolineare, per l'Inter: l'esordio di Kolarov, l'impiego di #Eriksen dietro le punte e quello di #Perisic come quinto a tutta fascia.
La disposizione degli uomini di #Iachini crea duelli individuali su tutto il campo. Bonaventura marca l'appoggio su Brozovic, Castrovilli su Barella e Amrabat scherma Eriksen. Quinti di difesa sui quinti nerazzurri e i 3 centrali difensivi contro le 2 punte interiste.
Il primo gol viola nasce, però, da una disattenzione difensiva (soprattutto) di Kolarov che spezza la linea difensiva nerazzurra e perde la marcatura di Kouame.
La prima amichevole stagionale lascia sempre il tempo che trova in termini di attendibilità. #InterLugano non fa di molto eccezione, per quanto ci sia stato qualche spunto interessante che può fungere da indizio su quella che sarà la seconda Inter di Antonio Conte.
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🔹Trequartista
La nota più rilevante in assoluto è stata il modulo. Già nel 1T Conte ha scelto il 3-4-1-2 con Barella-Gagliardini e Sensi dietro le due punte.
Sistema poi confermato nel 2T quando, sostituito l'intero11, il trio è diventato Brozovic-Nainggolan dietro a Eriksen.
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La scelta della disposizione indipendente dagli interpreti (presenza Eriksen) potrebbe essere sintomatica di come Conte voglia puntare sul triangolo con vertice alto come CC base, e questo nonostante i problemi in non possesso che si erano palesati a luglio con questo sistema.
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Prima giornata, prima roboante vittoria. Al 4231 schierato da Liverani per il Lecce, di cui va evidenziata la prestazione di Filippo Falco, Antonio Conte risponde con il già consolidato 352: modulo su cui il tecnico sta lavorando sin dalla prima amichevole contro il Lugano. ↩️
La partita dell'Inter è stata caratterizzata da una componente da troppo latitante: la qualità. I dati sottostanti evidenziano la % di precisione nei passaggi dei fari del centrocampo, #Brozovic e #Sensi (rispettivamente 92% e 93%); il primo "tuttocampista", il secondo bravo ↩️