In Israele c’è un grande memoriale, in cui ha sede l’Ente Nazionale per la Memoria della Shoah.
Un giardino interno è dedicato ad “Un Giusto”, il nome riservato a chi si è distinto per salvare gli Ebrei durante l’Olocausto.
Ma non è una persona, è un paese: Chambon-sur-Lignon.
È un piccolo paesino dell’Alta Loira, nel Sud della Francia.
Ai tempi della seconda guerra mondiale era abitato per lo più dai Protestanti, i cui fedeli hanno subito per secoli le persecuzioni della Chiesa Cattolica francese.
Oggi è un piccolo paradiso immerso nel verde.
Così invece era ai tempi dell’occupazione nazista in Francia.
Perché è finito fra i “Giusti”?
Posso raccontarvelo io, Eric Schwam.
I suoi abitanti hanno salvato la vita a moltissimi ebrei, sicuramente più di 2.500. Qualcuno dice 3.000 o più.
Ed io sono fra questi.
L’inaccessibilità di questo piccolo paese ne fece in passato un rifugio per gli ugonotti, e ancora oggi la regione è chiamata “La Montagna Protestante”.
Dovete sapere che 80.000 ebrei furono inviati dalla Francia ai campi di concentramento, pochissimi tornarono.
Ma non da qui.
Tutti gli abitanti del paese si offersero di ospitare noi ebrei in fuga: a volte famiglie intere, a volte ragazzi soli a loro affidati.
Ad altri di noi procurarono carte di identità false per poter raggiungere la Svizzera o altri paesi.
Qui in una foto alcuni di quei ragazzi.
I “Chambonais” si sono sempre rifiutati di essere etichettati coraggiosi o eroici.
“Bisognava farlo, eravamo nel posto giusto per farlo. È stata la cosa più naturale al mondo aiutare quella gente”.
Ed io non li ho dimenticati.
Dovete sapere che ai tempi in cui, con la mia famiglia, ero rifugiato a Chambon-Sur-Lignon avevo 13 anni, e ho vissuto lì fino al 1950.
Lì sono cresciuto, ed ho potuto studiare.
Poi mi sono trasferito in Austria ed ho avuto una vita bella e serena, almeno fino a Natale.
Sì, perché a 90 anni purtroppo ho dovuto lasciare questo mondo.
Ma non posso certo lamentarmi, avrei potuto finire in un lager se non fosse stato per chi mi ha nascosto per ben due anni.
Devo dire poi che avuto anche fortuna, e ho messo via un po’ di soldini.
Così due milioni di euro ho voluto donarli a quel paesino che ha salvato così tanti di noi, se lo meritano.
E nemmeno loro si sono dimenticati di noi.
In centro al paese ci hanno dedicato un museo con tanti documenti e fotografie di quel periodo.
Ho chiesto solo una cosa: che il denaro venga usato per iniziative educative e dedicate ai giovani, in particolare per l'assegnazione di borse di studio.
Noi vecchi fortunati, scampati ad un orrore, pensiamo sempre ai giovani.
Il futuro sarà migliore se conoscono il passato.
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Rinfreschiamo un po’ la memoria.
Nel 1927, usciva la bozza del codice Rocco e l’articolo 528 prevedeva per i “colpevoli di relazioni omosessuali” la detenzione fino a tre anni.
Nella promulgazione del 1930 Mussolini tagliò questo articolo.
Come mai?
“La previsione di questo reato non è affatto necessaria perché per fortuna e ORGOGLIO dell’Italia il VIZIO abominevole non è così diffuso tra noi da giustificare l’intervento del legislatore”.
In pratica negava che gli omosessuali fossero numerosi, non esistevano.
Ma la Commissione precisò che “nei congrui casi può ricorrere l’applicazione delle più severe sanzioni relative ai diritti di violenza carnale, corruzione di minorenni o offesa al pudore”.
In pratica Non esistevano ma se ci fossero stati li potevano punire.
“Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti”, e io avevo tanta voglia di rivederla: da quando eravamo arrivati ad Auschwitz non l’avevo più abbracciata.
Così fui uno dei primi a muovermi, quel signore in camice bianco sembrava così educato.
Si chiamava Josef Mengele.
Fummo in una ventina ad essere selezionati: c’ero io, Sergio De Simone, ed altri ragazzi fra i 12 e 15 anni, dieci maschi e dieci femmine.
Ma non ci portarono a trovare le nostre mamme, no.
Quel signore non fu molto buono con noi.
Facevamo spesso 1 km e mezzo a piedi per andare nel suo ambulatorio, che non era riscaldato. Aspettavamo nudi anche quindici minuti finché non ci veniva fatta una radiografia. E avevamo la tosse, la febbre, persino la polmonite.
Eravamo appena andati a dare il cambio al cambio al IIº battaglione del 154º di fanteria e alla 259ª compagnia di Alpini, io ero il capitano Giampietro Rossi, a comando del Iº battaglione del 219º di fanteria, la brigata Sele.
Qui sotto le cartoline che mandavamo ai nostri cari
Ero contento perché dal fronte del Piave mi avevano trasferito sul Monte Cimone, tornavo su una cima che sta proprio sopra Arsiero, il paese dove sono nato.
1.230 metri, sull’ultima linea di difesa della pianura padana: lì stavamo impedendo la discesa a valle degli austriaci.
Il monte non era più lo stesso: trincee dappertutto, la cima era stata conquistata dagli austriaci il 25 Maggio del 1916 e riconquistata da noi italiani il 23 Luglio.
Quanto sangue versato da ambo le parti, una tragedia che ha poi accomunato tutte le montagne vicine.
Una riflessione, molto personale:
Trump ha superato i limiti.
Ma non solo per le immagini in sé che avete visto l’altro ieri.
No, sta rompendo il giochino con cui in sordina il capitalismo sfrenato ha fatto finora tutto quello che ha voluto.
1/n
Negli ultimi anni il divario fra le classi sociali si è accentuato, pochi ricchi (sempre più ricchi) da una parte, e sempre più famiglie che invece vivono in povertà o ai margini di una vita decente.
Come mai?
2/n
Il liberismo economico come ha potuto concentrare la ricchezza su pochi?
Non doveva incentivare la concorrenza?
Semplice: quei pochi non giocano pulito.
Il lobbismo diffuso fa sì che le regole del gioco le scrivono loro.
Controllando le leggi.
3/n
Si avvicinavano sempre di più.
Ho cercato di vedere un volto amichevole da qualche parte tra la folla, qualcuno che forse mi potesse aiutare. Ho guardato il volto di una vecchia donna e mi è sembrato un volto gentile, ma quando l'ho guardata di nuovo, mi ha sputato.
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Non stavo facendo nulla di male, volevo solo entrare a scuola.
In tutto eravamo in nove: nove neri che volevano entrare in una scuola che fino a ieri era riservata solo ai bianchi.
La legge appena approvata era dalla nostra parte, ma si era ancora nel 1957.
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La “Little Rock Central High School”, in Arkansas.
Uno degli stati Confederati più accaniti, dove il Ku-Klux-Klan era ancora molto attivo.
Il governatore, un democratico, era un accanito segregazionista: pensate che Orval Faubus arrivò a schierare la Guardia Civile.
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Wow... il dopo Gallera sarebbe Letizia Moratti ?!? 😱
Condannata al risarcimento per aver licenziato senza giustificato motivo una decina di dirigenti del Comune, affidando quasi contemporaneamente 54 incarichi a consulenti esterni, spesso senza requisiti.⬇️
Fra questi Aldo Fumagalli, ex sindaco leghista di Varese, che si era dimesso dall'incarico perché indagato per concussione , vari candidati del centrodestra non eletti, una candidata dell'UDC in CALABRIA, persone del suo staff elettorale, compreso il suo fotografo personale. ⬇️
Nel dicembre 2016 è stata condannata dalla corte dei conti a versare oltre 591.000 euro per due voci di spesa: 11 incarichi dirigenziali esterni a non laureati per quasi 1,9 milioni, e retribuzioni ritenute troppo costose, più di 1 milione, di alcuni addetti stampa. ⬇️