Renzi. In passato l'ho a volte elogiato, altre criticato aspramente (vedendo i successivi premier, pure troppo, chiedere al suo portavoce a Chigi, @nomfup). Oggi ha lottato da solo per avere Draghi, che coincide con il bene dell'Italia
10
Di Maio
In passato l'ho criticato con estrema durezza, non mi piaceva in sostanza niente di ciò che diceva e faceva, e di ciò che culturalmente era. In questa crisi ha mostrato furbizia vera, e delle capacità. Non però il coraggio del leader.
6 -
Zingaretti
ha espresso in modo gregario la linea Bettini-Conte-Casalino, ossia ci diceva - sviandoci e costringendoci a tante verifiche incrociate - che c'era "o Conte o il voto". Falso, e strategia di totale resa del pd al Conte-travaglismo, e oltretutto ha pure perso
0
Bettini
2
Perché un voto migliore d Zingaretti? è stata, a mio giudizio, un disastro la sua strategia, e culturalmente suicida, ma almeno lui è stato lo stratega. Il che è cmq segno di capacità. Il fatto che lo fosse senza ruoli, non importa. Peggio per chi il ruolo ce l'aveva.
D'Alema
Ho letto una sua intervista in una fase cruciale della crisi. Se poteva fare qualcosa di male per il futuro di un centrosinistra riformista e liberal, l'ha fatto.
0
Grillo
Comportamento penoso. Opportunisticamente silente in attesa di capire chi sarebbe stato il vincitore. Impegnato in telefonate ascose.
0
Franceschini
6 - -
Persona capace, politico esperto. Dignitoso, in un Pd che sbandava totalmente verso Conte. Non coraggioso nell'aiutare una alternativa riformista a Conte, lui che sapeva che questa alternativa c'era eccome.
Guerini
Dignitoso, silenzioso, prudente, pure troppo, ma non ha mai né drogato né manipolato il dibattito. Buonissimo ministro
6,5
Delrio
Anche lui non ha trovato nessun modo di distinguersi dalla linea "o Conte o voto".
Pensavo fosse uno dei migliori, una delle parti migliori del Pd.
4
Gentiloni
Ovviamente non poteva intervenire, nel ruolo che ha. Ma in qualche frangente, ha fatto trapelare cose sensate, e capire che il Pd non è solo Conte.
6,5
Gianni Letta.
Poteva svolgere un ruolo utile, per la maturazione di Forza Italia. Si è messo a fare telefonate per accreditare la linea "o Conte o voto"
4
Silvio Berlusconi
Lontano, anziano, acciaccato, senza il polso della situazione nel gruppo di Forza Italia. Però non ha dato il via libera a G Letta nell'indegna operazione dei responsabili.
6,5
Salvini
Si è messo troppo tardi a fare politica, e solo quando era ormai costretto.
5
Meloni
Inesistente, in questa vicenda
ng.
Ah, dimenticavo, una pagella dolorosa per me.
Enrico Letta.
Lo stimo. Penso che sia culturalmente di un'altra categoria rispetto alla media del Pd, e anche della politica italiana. Che dispiacere, vederlo seduto (peraltro blandamente) sulla posizione "o Conte o voto"
5 -
Ps. ragazzi, naturalmente è un gioco, a chi gli tocca nun se n'grugna. Domani è un altro giorno, le pagelle possono cambiare.
Pps. Mi dicono che manca alle pagelle l'avvocato del popolo.
mi attengo ai miei remoti studi classici:
de mortuis (politicamente) nihil nisi bonum.
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Quello che molti non capiscono è che, accanto al presunto moderatismo e all’apparente democristianeria, dietro le insegne di Conte opera e sopravvive poi la violentissima modalità social di bastonatura/fango sui nemici, gli account anonimi, i gruppi.
In tutti gli incidenti più gravi, dall’account ufficiale di Conte che linkava a un sito coinvolto nelle black ops contro Mattarella, alle bastonature quotidiane dei giornali amici contro gli avversari dell’avvocato, Conte non ha mai detto: stop. Non ha mai detto: not in my name.
Per una di queste storie, talmente grave che Rocco Casalino deve essere ancora sentito al Copasir, avete sentito una qualche presa di distanza da Conte? Io no.
1. La sindaca di Roma a settembre era a un evento in cui ha lanciato espressamente una campagna pubblicitaria di PHilip Morris, (“cambiagesto”).
2 Due siti, uno di Philip Morris (cambiagesto) e uno di influencer contro il fumo tradizionale e per i nuovi prodotti, sono ospitati nello stesso blocco di IP consecutivi di tutti i siti politici del M5S (blog delle stelle) dove vengono scelti i candidati e fatte le votazioni M5S
2bis. Questa circostanza autorizza la seguente domanda: per caso, le stesse persone gestiscono, nello stesso blocco di IP in entrata, siti per Philip Morris e siti dove vengono scelti i candidati e fatte le votazioni M5S?
almeno D’Alema non ha invitato gli amici Casaleggio e Conte.
Consideriamolo un promettente passo avanti.
Spiccano solo tre assenze: Walter Veltroni, Romano Prodi, Arturo Parisi.
Se proprio si voleva fare una discussione storiografica sul cantiere della sinistra degli anni novanta, segnalo che l’esclusione dei due fondatori dell’Ulivo e del fondatore del Pd è grottesca e inquietante
Diego Armando Maradona è stato sicuramente il numero uno nel calcio di tutti i tempi. ma è stato anche un numero uno nella vita. Un uomo generoso e pulito dentro, cosa che lo rendeva diversissimo da tanti altri, e quasi incompatibile col mondo.
1. Finale di Coppa Uefa a Stoccarda. i compagni fanno il riscaldamento senza palla, c'è tensione, nel Napoli, si vede. Diego va in mezzo al campo, col pallone, e si mette a palleggiare. palleggia per minuti, con ogni parte del corpo. la palla non cade mai. Lo stadio ammutolisce
Carl Bernstein, il reporter del Watergate, sta facendo una cosa incredibile, per un giornalista: sta camminando, per scelta dichiarata, sul confine del principio base del reporting d’inchiesta (confidenzialità delle fonti), per spiegare al pubblico che succede con Trump nel GOP
Naturalmente tutti in quella lista lo smentiranno, ma tutti sanno che ciò che dice Bernstein è vero
[quante volte in questi anni mi hanno detto: “quello che scrivi sul M5S, su Casaleggio e la Lega, su Conte, è tutto vero, ma non possiamo dirlo in pubblico”
Credo che un discrimine ci sia, anche qui: se tu sei una “fonte” (cioè se mi riveli delle cose), ti proteggo fino alla fine. Se non lo sei (se ti stai solo sfogando per farti bello), allora anche cose confidenziali, ma di palese interesse pubblico, possono meritare nome e cognome
l’Italia, povero Paese, ha insignito dell’alta onorificenza della Gran Stella Kirill Dmitriev, capo del Fondo sovrano russo, uno dei personaggi centrali nel Mueller report per aver tentato operazioni d’influenza sul transition team di Trump
Per capirci, Dmitriev organizzò con Erik Prince (Blackwater, consigliere informale di Trump) e Bannon un meeting alle Seychelles, che si tenne poi con Prince. Durante la fase dell’insediamento Trump
Meeting su cui Prince ha ripetutamente mentito al Congresso e agli investigatori
Il Fondo Sovrano russo (come potete leggere se vi interessano i documenti 👇🏿) è stato inserito nel 2015 dal Tesoro Usa tra le entità sottoposte a sanzioni economiche.