Alcune formule matematiche sono molto semplici ma hanno conseguenze fondamentali. Una di queste è l’equazione dei razzi, ricavata indipendentemente più volte nella storia da personaggi come Ciolkovskij, Oberth e Goddard. (1/10)
In forma semplificata si può scrivere così, dove deltav è l’incremento di velocità del razzo, ve la velocità di uscita del gas, mi/mf il rapporto tra la massa totale iniziale e la massa totale finale del razzo. (2/10)
La “dittatura dell'equazione dei razzi” sta nel fatto che ci sono 3 variabili (deltav, ve e mi/mf) e, una volta fissate 2 di queste, la terza è determinata e non si può fare niente per cambiarla. Non serve imprecare, piangere o invocare Elon Musk o lo spirito di von Braun. (3/10)
Più precisamente, la velocità che dobbiamo dare al razzo è determinata da dove dobbiamo arrivare (per esempio un’orbita geostazionaria, la Luna o Marte), mentre la velocità del gas è determinata dalle proprietà chimiche del propellente usato. (4/10)
Cosa rimane? Il rapporto tra massa del propellente e massa del razzo, che è altissimo: la maggior parte della massa di un razzo è propellente. Non se ne esce: se aumento la massa del payload, devo aumentare in proporzione anche la massa del razzo che lo trasporterà. (5/10)
Un modo per “barare” un pochino è costruire un razzo a più stadi, che si staccano man mano che il loro propellente è esaurito: in questo modo diminuiamo man mano la massa del razzo e guadagniamo in velocità finale. (6/10)
Ma anche così, la grande maggioranza della massa del razzo è costituita da propellente: sul Saturno 5, l’85% della massa totale era propellente, così come sullo Shuttle; su Soyuz è il 91%. Per confronto, su un’automobile solo il 4% della massa totale è carburante.
(7/10)
Se poi aggiungiamo la massa della struttura e degli altri sottosistemi indispensabili, va ancora peggio: solo il 4% della massa totale è disponibile per il payload.
In altre parole, per mandare in orbita un satellite di 4 tonnellate serve un razzo di 100 tonnellate.
(8/10)
Una curiosità: quando Robert Goddard propose la sua versione dell’equazione dei razzi, nel 1920, fu sbeffeggiato dal New York Times: non lo sapeva, Goddard, che i razzi per muoversi devono spingere indietro l’aria e nel vuoto spaziale non c’è niente contro cui spingere? (9/10)
Il New York Times chiese scusa a Goddard solo mezzo secolo dopo, nel 1969, quando l’Apollo 11 portò i primi esseri umani sulla Luna. (10/10)
(Avvertenza: questo thread è un po’ tecnico, ma la matematica è ridotta al minimo. Basta sapere che un numero elevato alla quarta potenza è uguale allo stesso numero moltiplicato per sé stesso 4 volte e che la temperatura in Kelvin è pari alla temperatura in Celsius +273.
(1/21)
Per esempio 4 alla quarta fa 256, mentre 27 gradi Celsius sono pari a 300 gradi Kelvin).
Come si fa a simulare sulla Terra l’ambiente che un satellite trova nello spazio?
Occorrono due cose: il vuoto e il freddo. (2/21)
Cominciamo dal vuoto. Sulla Terra, al livello del mare, c’è una pressione di circa una atmosfera. Nello spazio la pressione è circa zero – per l’esattezza un decimilionesimo di miliardesimo di atmosfera. (3/21)
Harbour Island è un’isola delle #Bahamas famosa per le sue spiagge rosa che attraggono molti turisti americani, non altrettanto per il ritrovamento di oggetti misteriosi di possibile origine aliena. (1/11)
Così, quando il 26 febbraio scorso Manon Clarke, una turista inglese, vide una sfera metallica argentata che spuntava dalla sabbia (seconda foto), rimase sorpresa e cercò un po’ imprudentemente di scoprirla del tutto insieme ai familiari. (2/11)
Ho cercato di capire di che cosa si tratta insieme al mio ex collega Salvatore Tavera, che ringrazio per la consulenza. (3/11)
Pensieri di uno specialista in test di satelliti: un thread.
Quando durante il test di un veicolo spaziale si rompe qualcosa, vuol dire che i progettisti sono degli incompetenti?
Risposta breve: assolutamente NO. (1/16)
Al contrario per esempio delle automobili, delle navi e degli aerei, i satelliti non possono ricevere manutenzione durante tutta la loro vita operativa (oppure, come succede per la Stazione Spaziale, possono farlo solo con attività extraveicolari degli astronauti, (2/16)
a costi proibitivi e con grosse limitazioni).
Questo significa che i satelliti devono essere progettati e costruiti in modo da ridurre al minimo la probabilità di guasti catastrofici: ci sono dei requisiti specifici chiamati Loss Of Mission (Probability),
Capita spesso che le teorie scientifiche incontrino resistenza perché appaiono in contraddizione con le osservazioni individuali di buon senso. Per es.
"Ci dicono che le razze non esistono, ma non ci vuole una laurea per capire che un islandese è diverso da un nigeriano." (1/)
"Ci dicono che c'è il riscaldamento globale, ma a casa mia a ottobre non ha mai fatto così freddo."
"Se ci lasciassero scavare il letto dei fiumi come facevano una volta, non ci sarebbero tutte queste alluvioni." (2/)
In tutti questi casi, tra l'altro, gli scienziati e gli intellettuali in generale sono sospettati di avere fatto una scelta ideologica buonista/ambientalista/di sinistra, contraria all'evidenza. (3/)
In questi giorni sono stati firmati contratti importanti per diverse missioni spaziali: (1/)
- la stazione spaziale cislunare (che ha cambiato nome varie volte e adesso si chiama LOP-G), per cui Thales Alenia Space sarà prime contractor del modulo iHAB (contratto appena firmato) e dovrebbe essere sottocontrattore del modulo Esprit (firma attesa entro fine anno); (2/)
- la missione internazionale Mars Sample Return, di cui Thales Alenia Space costruirà e integrerà diverse parti per conto di Airbus e Leonardo costruirà i bracci robotici; (3/)
L'incarico di direttore generale dell'ESA è uno dei più strategici per la ricerca e l'industria spaziale.
L'attuale direttore generale dell'ESA, il tedesco Johann-Dietrich Wörner, terminerà il mandato nel 2021 e non si ricandiderà. (1/4)
L'Italia è storicamente il terzo contribuente dell'ESA dopo Germania e Francia e il predecessore di Wörner era un francese, perciò l'Italia avrebbe sulla carta delle buone chance di ottenere l'incarico. (2/4)
Il governo italiano ha candidato a suo tempo l'astrofisica Simonetta di Pippo, che ha un ottimo curriculum con posizioni all'ESA e alle Nazioni Unite, ma ora è comparsa anche la candidatura di Roberto Battiston, ex presidente dell'ASI. (3/4)