«Se dovessi reincarnarmi vorrei essere un virus letale per eliminare la sovrappopolazione, la crescita dell’uomo è la più grave minaccia per il Pianeta»

Al presidente della Nigeria in abiti tradizionali nel 2003: «Ma che ti sei messo, il pigiama?».
All'ambasciatore Russo nel 1967: «Mi piacerebbe molto venire in Russia, ma voi bastardi avete ucciso metà della mia famiglia».

All'ambasciatore delle isole Cayman nel 1994: «Siete tutti pirati, voialtri».
All'ambasciatore aborigeno William Brin nel 2002: «E la lancia dove l'hai lasciata?».

Ai disoccupati durante la recessione del 1981: «Di che vi lamentate, ora avete tanto tempo libero».

Al bambino sulla sedia a rotelle nel 2002: «Mi fai fare un giro?».
All'istituto femminile scozzese nel 1961: «Cucinate malissimo».

Ad una donna africana in Kenya nel 1984: «Salve, lei cos'è, una donna?».

Al club di giovani del Bangladesh nel 2002 : «Ok ragazzi, tirate fuori la droga».
All'ambasciatore irlandese, che portava un cesto regalo: «E dove diavolo è il whiskey?».

Sulla figlia Anna, atleta equestre nelle Olimpiadi del 1976: “/«Se una cosa non scureggia o non mangia il fieno, a lei non piace».
Sulla cucina cinese: «Se ha quattro zampe e non è un tavolo, se vola e non è un aeroplano, se nuota e non è un sottomarino, potete essere sicuri che i Cinesi lo mangeranno».

Sull'arte etiopica, nel 1965: «Sembra fatto da mia figlia alle elementari».
Al cantante Tom Jones nel 1969: «Canti come se stessi facendo i gargarismi coi ciottoli».

Al cantante Elton John nel 2001: «Ah, è tua quella macchina orrenda che vedo spesso al Castello di Windsor».
All'attrice Cate Blanchett nel 2008: «Lavori nel cinema? Bene, mi aggiusti il lettore dvd?».

All'inaugurazione di un monumento, non molti mesi fa: «Sono lieto di inaugurare questo coso, qualunque cosa sia».

Sui Koala: «Mostri che portano malattie orribili».
Agli studenti britannici in Cina nel 1986: «Se restate ancora, vi verranno gli occhi a mandorla».

Al tredicenne Andrew Adams con il sogno di andare nello spazio: «Sei troppo grasso per essere un astronauta».

Principe Filippo, Duca di Edimburgo (Corfù 10/6/1921-Windsor 9/4/2021)

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31 Mar
«Quando vi dicono di ascoltare gli esperti, ricordatevi che gli esperti possiedono le conoscenze tecniche, e questo è senza dubbio importante, ma sono prigionieri di schemi mentali precostituiti che vengono loro imposti dalla comunità scientifica di riferimento.
In questi contesti, il discredito e la pressione sociale nei confronti di chi assume posizioni eretiche rispetto alle idee in quel momento dominanti possono assumere livelli terrificanti, oltre ad avere immediati risvolti pratici sulle possibilità di carriera.
In effetti, i contesti accademici sono fra i più conservatori che si possano trovare, inclusa la necessità di dichiararsi parte dello schieramento progressista e globalista, pena l'emarginazione sociale.
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30 Mar
Se uno stato aumenta la spesa pubblica “G” di 200 miliardi di euro, il PIL aumenta per definizione almeno di 200 miliardi di euro.

PIL = C + I + (G+200) + NX

Se questo aumento di spesa avviene facendo deficit, allora anche il debito aumenterà di 200 miliardi di euro.
Se uno stato taglia la spesa pubblica di 200 miliardi di euro, anche il PIL diminuirà di 200 miliardi.

PIL = C + I + (G-200) + NX

Supponiamo di avere un debito pubblico di 2.000 miliardi ed un PIL da 1.600 miliardi. Il coefficiente debito/PIL vale 2.000/1.600 = 1,25 = 125%.
Aumentando la spesa pubblica, e il PIL, di 200 miliardi, il rapporto diventa 2.200/1.800 = 1,22 = 122%, 3% in meno dell’anno precedente.

Riducendo la spesa pubblica, e il PIL, di 200 miliardi, il rapporto diventa 1.800/1.400 = 1,29 = 129%, 4% in più dell’anno precedente.
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29 Mar
Roma è grande quanto le altre 9 città più grandi d'Italia. Tutte insieme. Ha una complessità gestionale dovuta alle sue dimensioni e al numero di residenti unica in Italia. #H501
Eppure ha un rapporto di dipendenti comunali rispetto alla popolazione tra i più bassi d'Italia: 8,3 ogni 1.000 abitanti rispetto ai 10,8 di Venezia, ai 10,7 di Torino e ai 10,5 di Milano. Solo rispetto al capoluogo lombardo, mancano infatti circa 8.000 dipendenti.
Un problema che si protrae da anni. Eppure, solo tra il 2009 e il 2019, il numero di dipendenti è stato tagliato di quasi il 10%. È stato cioè tagliato 1 dipendente ogni 10. Aumentando il gap con gli altri grandi Comuni italiani che già era molto ampio.
Read 5 tweets
25 Mar
L'82% delle donazioni dei “filantropi” finisce in fondazioni private, spesso controllate da loro stessi. Fondazioni che godono di clamorosi vantaggi fiscali: per ogni dollaro messo nelle loro casse, il miliardario recupera fino a 74 centesimi grazie alle agevolazioni fiscali. Image
In cambio di queste agevolazioni, le fondazioni hanno un solo obbligo: investire ogni anno in beneficenza almeno il 5% del loro bilancio. Peccato che in quel 5% si possano far rientrare le spese amministrative, gli stipendi dei dipendenti e contributi ad altri fondi. Image
Ovviamente le detrazioni fiscali però si applicano al totale delle donazioni. Bill Gates è il più grande “filantropo” che ci sia. Da quando ha deciso di impegnarsi per il bene dell’umanità, il suo patrimonio personale è passato da 54 miliardi di dollari a 120. Image
Read 6 tweets
31 Dec 20
IL DISCORSO DI FINE ANNO CHE VORREI

«Care concittadine e cari concittadini,

dopo un anno particolarmente duro come quello che si sta avviando alla conclusione, è con particolare commozione che vi annuncio il piano pluridecennale “Italia libera”.
Ancora una volta l'Unione Europea ha dimostrato non solo la sua inutilità, ma addirittura la sua perniciosità. Soprattutto per il popolo italiano.
Proprio nel momento di maggiore bisogno per il nostro amato Paese, anziché aiuti immediati abbiamo ricevuto mascherine e respiratori sequestrati o bloccati al confine da Paesi che avrebbero dovuto esserci fratelli.
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27 Nov 20
LO STATO, LA FAMIGLIA E IL BUONSENSO

L’austerità consiste nell’assunto che quando l’economia va a rotoli - di solito per colpa di una crisi finanziaria o di un altro grande shock che causa una recessione - lo Stato debba tirare la cinghia e smettere di spendere.
Questo ristabilirà la fiducia degli investitori, la disoccupazione calerà e se ne verrà fuori più velocemente. Non si tratta di una teoria astratta. È quello che è stato fatto alla Grecia, all’Europa del sud, all’Italia.
È quello che è stato fatto negli anni 30 e che ha portato al nazismo. Ed è quello che si continua a fare. Si tratta di un’idea particolarmente pericolosa perché nonostante la grande quantità di confutazioni basate sull’evidenza, non si riesce a liberarsene. Non muore mai.
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