Era il 2013 ed io stavo tranquillamente pascolando in compagnia di un’altro elefante.
Poi sento come una fitta al fianco e vedo il più crudele degli animali di fronte a me.
L’uomo.
Perché ce l’ha con me?
Cosa gli ho fatto?
Sento un’altra fitta, e sento il cacciatore che spaventato chiede alla guida “Ma dove devo sparare?”
Il terzo colpo mi fa male, non mi reggo più in piedi e cado.
Sento un altro cacciatore che si avvicina e mi dà il colpo di grazia.
Muoio chiedendomi il perché.
Hanno forse fame?
Il mio compagno non è stato più fortunato di me, anche lui non ha avuto scampo.
C’è perfino una donna, la moglie del cacciatore.
È talmente crudele che al mio amico tagliano la coda e lei tutta sorridente grida “Vittoria!”
Sapete chi sono questi “eroici ed impavidi” cacciatori?
Lui è Wayne LaPierre, il capo della NRA, la National Rifle Association. La donna è sua moglie Susan. Quello che invece filma la scena e mi dà il colpo di grazia è Tony Makris. conduttore di 'Under Wild Skies'.
“Sotto i cieli selvaggi”, un programma televisivo sponsorizzato dalla NRA, e per il quale avevo girato il filmato in Botswana.
Il filmato è saltato fuori solo oggi, ma tutto il mio programma è così, non è che col tempo siamo cambiati. Qui sono io tutto fiero.
Del resto la NRA è una delle lobbies più potenti al mondo: finanzia i futuri presidenti, senatori, deputati repubblicani. In cambio di una cosa sola: la promessa di non cambiare mai il secondo emendamento della Costituzione, quello sulla libertà di acquistare e possedere armi.
E la NRA ha contatti con tutti i produttori di armi nel mondo, Associazioni che al pari di lei sponsorizzano i partiti che incitano alla libertà di avere armi ed usarle. Ad esempio l’Associazione Cacciatori Veneti ha dato un contributo da 70 mila € al partito di Giorgia Meloni.
Questo è un altro che in Valtrompia (il distretto di molti produttori) fa il pieno di voti, e a quanto pare ha una vera passione per le armi. Con l’ultima in fondo a destra stava rischiando la vita per difendere i nostri confini.
Intanto io che stavo pascolando non ci sono più, ucciso per puro divertimento, oltre che per fare un filmato. Per fortuna dal 2014 hanno vietato la caccia a noi elefanti in Botswana, forse il nostro sacrificio è servito a qualcosa...
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
In 2.000 si erano riuniti per ascoltarci oggi, pacificamente.
Dopo i disordini alla manifestazione del Iº Maggio, con più di 50.000 operai presenti, ieri ci eravamo trovati davanti alla McCormick, la fabbrica di trattori, e lì la polizia ha sparato uccidendo dei manifestanti.
Perché tutta Chicago a Maggio del 1886 era in sciopero?
Per avere condizioni di lavoro più umane, per porre fine allo sfruttamento degli operai, per ridurre l’orario ad 8 ore giornaliere, per vivere degnamente insomma.
Il mio nome è Albert Parson, sono un sindacalista, e con me sul palco in Haymarket Square, ci sono altri leader dei sindacati.
Parlavamo alla folla, in modo pacifico, ma 180 agenti di polizia ebbero l’ordine di disperdere il presidio.
Bassano del Grappa.
Guardate che bella e ridente cittadina è oggi, che bel viale hanno i nostri figli e nipoti.
Noi l’abbiamo visto l’ultima volta nel Settembre del ‘44, ci hanno fatto “sfilare” lì per 22 ore di fila.
Ma non è stato un bello spettacolo, proprio no.
Eppure anche i maestri furono “invitati” a portare le classi a vederci, gli alunni dovevano imparare.
Ma facciamo un passo indietro.
Il massiccio del Grappa è tristemente noto per i fatti della Iª Guerra mondiale: un eccidio in una logorante guerra di trincee, cecchini e mortai.
Il Monte Grappa è in una posizione strategica, dalla cima si controllano le vie d’accesso dall’Austria e Germania verso Vicenza e Padova, verso la pianura.
Le vie attraverso le quali i tedeschi passavano con truppe fresche, armi e rifornimenti.
Ciao, mi chiamo Ludmilla Samsonova, e sono nata l’11 novembre del 1998 a Olenegorsk, una cittadina russa non lontana dal circolo polare artico.
Avevo pochi mesi quando sono venuta ad abitare in Italia, posso dire che di russo ho solo il nome. 1/n
Mi piace giocare a tennis, è dura perché fino a quando non sei nelle prime 150-200 posizioni al mondo non guadagni una lira, i premi non coprono le spese.
Ho chiesto da sempre di avere la cittadinanza italiana, ma con la legge che avete devo aspettare di compiere 18 anni. Ok 2/n
Il mio sogno era di diventare forte come la Vinci, la Pennetta, la Schiavone, e un giorno giocare per l’Italia.
Ma dopo il 2017 ho finito la pazienza, ormai avevo 19 anni da un po’ e della mia cittadinanza non si sapeva nulla.
Non è come per i calciatori eh.. 3/n
Non è bello il nostro paesino oggi?
Si chiama Lidice, e non è lontano da Praga, nella Repubblica Ceca.
In realtà non è proprio il paese dove noi siamo nati, quello adesso lo potete vedere qui sotto.
È una storia un po’ lunga, che è legata al nome di Reinhard Heydrich, magari ve la racconto.
Questo Heydrich era molto stimato da parte di Adolf Hitler, tanto che nel 1934 lo mise al comando della Gestapo.
Si distinse molto nel suo ruolo, motivo per cui fu chiamato “Il boia” e anche “Il macellaio di Praga”.
Mi hanno trovata in una strada di Mosca, fu così che cominciò.
Ero una cagnolina randagia di 3 anni, docile e buona, così mi hanno preso e portato nei loro bellissimi laboratori.
Sì, si mangiava proprio bene, tutti erano gentili con me, ed avevo altri 5 cani a farmi compagnia.
Facevamo tanti giochi, un po’ strani a dire il vero: a volte ci mettevano in una specie di centrifuga e ci facevano girare sempre più veloce, fino a farci svenire. Poi vedevano chi era fra noi il più veloce a rimettersi in sesto.
E io ero la migliore.
E poi quei rumori, quelle vibrazioni sempre più forti, e gli spazi sempre più ristretti.
Alla fine, uno alla volta, gli altri cani sparirono, rimasi sola.
Ma non sapevo a quel tempo che vincere una gara, essere la migliore, non sempre porta bene.
Mi chiamo Samuel Parris e sono un pastore calvinista e puritano di Salem, nel Massachusetts.
Vi voglio raccontare cosa successe dalle mie parti nel 1692.
Fatti che mi hanno reso famoso.
Dovete sapere che un bel giorno mi accorsi che mia figlia Elizabeth, di 9 anni, e sua cugina Abigail di 11, cominciarono a fare cose strane: strisciavano sotto le sedie, entravano nelle buche, assumevano svariate posizioni buffe, e facevano discorsi ridicoli e assurdi.
Con noi viveva anche una schiava di nome Tituba, che avevo acquistato assieme a suo marito John.
Dapprima cercai di curarle pregando, ma non migliorarono. Chiamai allora il medico William Griggs e il reverendo John Hale. Entrambi non ebbero dubbi: era colpa della stregoneria.