Le basi: l'umanità non fa niente, esiste. La Storia è fatta dalla dialettica politica. Col capitalismo la dialettica politica è sovrastrutturata alla dialettica economica.
Quindi: non esiste la tecnologia umana, nella storia si concreta la tecnologia della classe dominante
Far credere che esiste un obiettivo comune, un bene comune, e un nemico comune a tutta l'umanità è ideologia della classe dominante, e giustificazione morale del ruolo guida della classe dominante; che conosce, vede e capisce cose a cui la plebaglia non può
arrivare, e per cui, purtroppo purtoppissimo, l'élite illuminata deve decidere per la massa di plebei scorreggioni.
Il modo più veloce per la classe dominante di ridurre l'inquinamento umano è ridurre l'umanità; o meglio la subumanità. Sterminando i poveri si elimina la povertà.
La tecnologia pulita che viene prodotta per la salvaguardia della natura, non può che essere tecnologia volta a opprimere i poveri.
Perché l'unica salvaguardia che interessa alla classe dominante, è la perpetuazione del dominio.
La salute degli esseri viventi non può interessare
a chi stermina da secoli masse di poveri cristi.
La tutela dell'ambiente è tutela della salute: per la classe dominante la salute dei plebei è invece un problema. Infatti taglia la sanità e la privatizza.
È talmente una scemenza infantile la narrazione di un'umanità che corre
contro il tempo per fermare il riscaldamento globale e tutte le altre minchiate catastrofiste che da più di due secoli vengono usate per opprimere la classe lavoratrice, che chi crede sul serio che l'ecologia sia una scienza di ingegneria ambientale, e non volgare eugenetica, è
messo male.
Il positivismo serve per confondere le scienze sociali con quelle della natura, obiettive.
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@_de_Sanctis_@fabius10scudi@guidoparchi Non ci siamo capiti: gli ambientalisti sono tendenzialmente degli sciroccati che si bevono la qualunque. O bimbe tipo Lisa Simpson.
Gli ambientalisti *che contano* - né lei, né Lisa Simpson - non sono amanti del verde (se non *come tutti*) ma sono neomalthusiani che alla fine
Il motivo erano le esternalità negative della produzione industriale unita al keynesismo, ovvero ai consumi di massa.
@_de_Sanctis_@fabius10scudi@guidoparchi Fondarono influentissime organizzazioni come il WWF (per propagandare il catastrofismo sugli animali) o come il club di Roma (per propagandare il catastrofismo sull'ambiente).
Il neomalthusianesimo è il capitalismo finanziario/parassitario (i rentier) che vuole sbarazzarsi
L'unico modo per incidere sulle dinamiche oggettive è avere una diffusa coscienza politica che permetta potere istituente.
Ciò è impedito dai media di massa e dall'industria dell'entertainment.
Il lavoro salariato, la disoccupazione, l'immigrazione e i monopolio (bio)tecnologici fanno il resto.
La resistenza passiva deve partire diffondendo l'ideale di uomo che non usa tecnologia digitale se non come strumento/arma, che non consuma informazione sui media di massa.
L'ultimo uomo deve parlare la lingua madre usandone le categorie in senso classico riuscendo negli ambienti ostili a confondersi nell'anonimato passando per un anticonformista "conforme".
Lo spirito di scissione deve essere esercitato mettendo sempre in dubbio la finta
Per capire la meraviglia del gatekeeping della destra alla sinistra globalista, ricordo ai fascionostalgici che il "complotto giudaico-bolscevico" fornisce tre efficacissimi strumenti di censura alla finanza piddina:
1- permette di far passare l'ideologema giudeo=capitalismo=
@borghi_claudio@xissur3@liberomondo2016@Marko_Morandi@giangoSGV Da un punto di vista di equità individuale, i sostenitori del contributivo hanno buoni argomenti. Ma un sistema pensionistico va giudicato come tale, come sistema, appunto, non nel caso individuale. Un sistema contributivo richiede, ancora più di quello retributivo, la piena
I (neo)liberisti fondano in senso positivista l'economia sulla psicologia, negando il senso stesso della questione morale e della giustizia, relegata a mera giustizia commutativa, ovvero legale-amministrativa.
Infatti per i liberisti il sistema giusto è un sistema
Bene. Il moralismo nasce dalla condanna dei ricchi verso i poveri, che non sono tali perché il sistema è iniquo, ma sono poveri perché pieni di vizi che non permettono loro di adattarsi al sistema "commutativamente" giusto.
No, alla fine lo stabilisce solo la ragione, se è possibile un dialogo libero. Il problema non era che Lysenko diceva assurdità, ma che queste erano imposte come verità di Stato.
La razionalità si dà nella storia, ma non per questo cessa di essere razionale.
Storia e filosofia sono due intrascendibili (ce ne sono altri, ovviamente: verità, bellezza, giustizia, eccetera): pensare di poterne usare uno per spiazzarne un altro è una mossa tentata un'infinità di volte, ma che non va da nessuna parte.
Per esempio, quando il post-modernismo accusa questa o quella branca della cultura di essere "solo" un "costrutto sociale", non può evitare che la medesima accusa venga rivolta a lui stesso. E poi? Noi siamo esseri sociali: i nostri meri "costrutti" a quale "roccia sotto la neve"