Uno studio recente della Fondation pour l'innovation politique si intitola «La conversione degli europei ai valori di destra», ed esamina lo smottamento in quattro paesi, in particolare: Francia, Germania, Italia e Regno Unito. L'auto-posizionamento a destra 1/N
è in testa in tutti e quattro i paesi studiati: il 44% degli italiani si descrive come di destra (31% come di sinistra), contro il 40% dei britannici (25% come di sinistra), il 38% dei francesi (24% come di sinistra) e il 36% dei tedeschi (26% come di sinistra). 2/N
I dati italiani sono in linea con quelli di una indagine Swg di quattro anni fa; il centrodestra ha sempre preso tra il 40 e il 45% alle elezioni negli ultimi 15 anni. Rispetto al 2013 è aumentata la quota di chi non si identifica né con la destra né con la sinistra. 3/N
Mentre gli anziani sono tradizionalmente noti per votare in modo più conservatore rispetto ai giovani, lo studio mostra che sono le giovani generazioni dei quattro paesi che più frequentemente si auto-posizionano come di destra. 4/N
Questa parte di Europa andrebbe a destra, dunque. Ma di che tipo di destra parliamo? Una destra decisamente pro-business e post-Guerra Fredda. L'individualismo è elevato al rango di norma sociale: una grande maggioranza degli intervistati 5/N
crede che «le persone possono cambiare la società attraverso le loro scelte e azioni» (80%), che «le persone nel [loro] paese hanno la possibilità di scegliere il proprio percorso di vita» (69%). Nel complesso, più della metà degli intervistati (55%) 6/N
ritiene che «i disoccupati potrebbero trovare lavoro se lo volessero davvero» (rispetto al 42% che «non è d'accordo» con questa affermazione). Il 67% degli intervistati crede che «con lo sforzo chiunque può avere successo». 7/N
Una significativa maggioranza degli intervistati all'estremità sinistra (58%) dello spettro politico è d'accordo con questa opinione, anche se ancora di più lo è chi si colloca a destra (71%). Inoltre questi dati vanno incrociati con il fatto che 8/N
sempre più ampie maggioranze di europei accettano la società multietnica, i matrimoni misti e omosessuali, e vivono in famiglie secolarizzate. Probabilmente in Italia e in Francia si rischia lo scenario Ungheria, 9/N
con una destra estrema che se la gioca con una moderata, con la parte più cosmopolita della popolazione a comandare nelle capitali oppure emigrata e disimpegnata, mentre le provincie votano per il protezionismo e la chiusura dei confini. 10/N
Ma non è da escludere che questa voglia di autoritarismo si ritrovi con le unghie spuntate e assestata in una cornice di valori liberali di fatto accettati. 11/END
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
Thread. Letta, i giovani, la fiscalità e i rischi del politicismo. Mio pezzo oggi su Il Manifesto. Qui con Thread di accompagnamento e goccia d’acqua sull’articolo a testimonianza della colazione. 0/N
Perché vediamo sempre le stesse facce nei talk-show politici? Perché discussione pubblica sulle politiche è sempre soverchiata dalla politica? Perché negli altri paesi sui giornali si leggono ottimi articoli sul merito delle politiche, mentre qui “tutto è politica”? 1/N
Perché è morta la sfera pubblica, sostituita dall’opinione pubblica mediatizzata. Perché non ci sono più corpi (e luoghi fisici) intermedi, capaci di articolare e rappresentare interessi, bisogni, conflitti e domande sociali. È la politica disintermediata. 2/N
Sono trascorsi più di 4 anni dal 26 settembre 2016 quando veniva pubblicamente lanciato, dopo quasi due anni di preparazione, il progetto “Sibari di notte” per la valorizzazione del Parco del Cavallo. 1/N
Dopo aver dato la sua approvazione, però, il ministero dei Beni culturali ha compiuto un passo indietro, che ha bloccato l’avvio del progetto. Leggendo l’articolo 2/N
Thread. Letta, la fiscalità e i rischi del politicismo 0/N
Giornali, talk-show, interviste e i social media sono sempre più il luogo scelto per proposte politiche “d’impatto”, sui temi più vari. Silvio Berlusconi è stato il gran maestro del genere, dal palcoscenico di “Porta a Porta”. Matteo Renzi l’allievo più abile. 1/N
Giorgia Meloni e Matteo Salvini, oggi, gli interpreti più efficaci. Anche Letta, con la proposta relativa all’aumento della tassa di successione a beneficio della “dote per i diciottenni”, nasce e si sviluppa in un contesto mediatico (intervista-tweet-talk show) 2/N
Thread. Come nascono le buone idee? Appunti e riflessioni a partire da un (vecchio ma tosto) libro di Andrew Abbott: ibs.it/metodi-della-s…
0/1
Le regole che governano la scoperta scientifica non sono facilmente codificabili come quelle che governano la logica della validazione. La tesi di Andrew Abbott è che ANCHE la scoperta scientifica segue specifiche regole di tipo “euristico” 1/n
Il termine euristica proviene dall’archimedeo Eureka, dal verbo greco heuriskein cioè “trovare, scoprire”. Le euristiche hanno due scopi principali: (i) trasformare la conoscenza acquisita in nuove idee e (ii) aiutare a distinguere le idee fertili da quelle feconde 2/n
Minithread mattutino. “Al mattino ho loro in bocca” (come diceva il Conte Ugolino). 0/1
Nel suo ultimo libro, “Dominio”, ibs.it/dominio-guerra…
D’Eramo sostiene la necessità di ritrovare il linguaggio corretto per “parlare delle cose”. Evitare gli eufemismi. Il “naming” (il potere di “nominare”, del resto, è una delle funzioni del sovrano in Hobbes 1/n
Dio, nella Genesi, crea e assegna nomi alle sue creature e assegna all'uomo il compito di dare i nomi. Creare e nominare sono due facce della stessa medaglia. Chiamare le cose con il loro nome, quindi. toscanaoggi.it/Rubriche/Rispo… 2/n
Thread. In @AleGuerani e @FaccioTommaso we Trust. Primo: ricostituire la base imponibile.
Secondo: ridisegnare la progressività fiscale. 0/n
L’Articolo 53 della Costituzione: prevede che “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.” Questa norma attribuisce allo Stato il potere di imposizione. 1/N
e sancisce l’obbligo generalizzato per tutti di contribuire alle spese pubbliche. Si contribuisce in ragione della capacità contributiva. Indicatori di capacità contributiva sono il patrimonio, il reddito, il consumo. Il sistema tributario è informato alla progressività. 2/N