Thread. In @AleGuerani e @FaccioTommaso we Trust. Primo: ricostituire la base imponibile.
Secondo: ridisegnare la progressività fiscale. 0/n
L’Articolo 53 della Costituzione: prevede che “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.” Questa norma attribuisce allo Stato il potere di imposizione. 1/N
e sancisce l’obbligo generalizzato per tutti di contribuire alle spese pubbliche. Si contribuisce in ragione della capacità contributiva. Indicatori di capacità contributiva sono il patrimonio, il reddito, il consumo. Il sistema tributario è informato alla progressività. 2/N
Il gettito. L’IRPEF è quella che pesa di più.
3/N
L’Irpef era ispirata al modello di tassazione onnicomprensiva. Tutti i redditi percepiti dall’individuo entrano nella base imponibile: salari, stipendi, pensioni, utili di impresa, redditi da lavoro professionale, affitti, interessi, dividendi, plusvalenze, diritti d’autore. 4/N
Gli allontanamenti dal modello onnicomprensivo sono cresciuti nel tempo: dal 2000 i redditi figurativi sulla residenza principale sono esenti per il proprietario. Dal 2011 l’affitto di fabbricati di abitazione è soggetto ad imposta separata opzionale. 5/N
Quasi tutti i fabbricati tenuti a disposizione non rientrano nell’imponibile (dal 2011). Dal 2008 alcuni redditi da lavoro (premi di risultato decisi con la contrattazione aziendale) sono soggetti a tassazione separata, con aliquota del 10 per cento. 6/N
Con la legge di bilancio per il 2018 i dividendi e le plusvalenze derivanti da partecipazioni qualificate sono stati assoggettati a ritenuta sostitutiva. Sono stati anche introdotti abbattimenti dell’imponibile per il “rientro dei cervelli” (estesi ai calciatori). 7/N
Con la manovra di bilancio per il 2019 sono stati assoggettati a imposta sostitutiva proporzionale i redditi da ripetizioni erogate da docenti. È stata potenziata la portata del regime sostitutivo forfettario (proporzionale) per i contribuenti “minimi”. 8/N
che percepiscono redditi di impresa e lavoro autonomo (la cosiddetta flat tax delle partite Iva). Negli anni più recenti (dal 2017) sono state anche esclusi dall’Irpef i redditi dei terreni posseduti dagli imprenditori agricoli professionali. 9/N
Dallo stesso anno sono parzialmente esenti i diritti d’autore e i redditi da utilizzazione di opere dell’ingegno. Il sistema vigente si è di fatto avvicinato al modello cosiddetto «duale»: che sottopone a tassazione progressiva solo i redditi da lavoro dipendente 10/N
e autonomo (compreso il contributo lavorativo dell’imprenditore individuale) e tassa tutti i redditi da capitale ad aliquota uniforme proporzionale, tendenzialmente coincidente con l’aliquota più bassa dell’imposta progressiva. 11/N
Il modello nasce in un contesto caratterizzato da liberalizzazione dei mercati finanziari e valutari e conseguente libertà di movimento dei capitali che resero difficile l’accertamento dei redditi da capitale finanziario detenuti all’estero. 12/N
Occorre quindi intervenire sui meccanismi necessari per ricomporre la base imponibile in modo certo e univoco (elusione fiscale, paradisi fiscali, evasione fiscale) e poi introdurre forme di progressività fiscale. C’è il visibile e l’invisibile. 13/N
Se non si indebolisce il secondo e si rafforza il primo, è difficile ottenere il consenso politico necessario per un riforma complessiva e si può, al meglio, imporre un contributo di solidarietà. Ma la giustizia fiscale e la solidarietà non sono la stessa cosa. 14/END
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Minithread mattutino. “Al mattino ho loro in bocca” (come diceva il Conte Ugolino). 0/1
Nel suo ultimo libro, “Dominio”, ibs.it/dominio-guerra…
D’Eramo sostiene la necessità di ritrovare il linguaggio corretto per “parlare delle cose”. Evitare gli eufemismi. Il “naming” (il potere di “nominare”, del resto, è una delle funzioni del sovrano in Hobbes 1/n
Dio, nella Genesi, crea e assegna nomi alle sue creature e assegna all'uomo il compito di dare i nomi. Creare e nominare sono due facce della stessa medaglia. Chiamare le cose con il loro nome, quindi. toscanaoggi.it/Rubriche/Rispo… 2/n
Thread. Infrastrutture, cittadinanza, lavoro. L’occasione persa del #PNRR. 0/N
Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha messo sul piatto duemila miliardi di dollari per un ambizioso piano infrastrutturale concentrato sulla modernizzazione delle infrastrutture e delle abitazioni, per la lotta ai cambiamenti climatici, il rafforzamento 1/N
dell’assistenza sociale per gli anziani e le persone con disabilità, nonché altre centinaia di servizi pubblici, dall’acqua, alla banda larga per le zone rurali. agi.it/estero/news/20… 2/N
Thread. Di sinistra e di ceto medio. Mio pezzo oggi su Il Manifesto: ilmanifesto.it/la-patrimonial…. Qui contenuti extra e breve sintesi. Articolo in fondo al Thread. 0/n
Gli economisti Emmanuel Saez e Gabriel Zucman hanno proposto un’imposta patrimoniale dello 0,2% sul valore delle azioni delle grandi imprese del G20 (si veda: economic-policy.org/73rd-economic-…). 1/N
Il gettito stimato è pari a 180 miliardi di dollari ogni anno, circa lo 0,18% del PIL del G20. Si tratta di una proposta ben calibrata: la ricchezza è sempre più concentrata: ttps://www.pewresearch.org/social-trends/2020/01/09/trends-in-income-and-wealth-inequality/ 2/N
Long thread. Il cielo sopra Torino. L’evoluzione della coalizione urbana e dell’agenda urbana (1970-2020) 0/N
A Torino, la riforma del 1993 per l’elezione diretta del Sindaco si presenta in uno scenario complesso. All’inizio degli anni ’90, in una fase storica in cui il vecchio sistema partitico non è ancora tramontato, la formazione delle coalizioni 1/N
politiche coinvolge ampiamente la società civile. Mentre Rifondazione e la Rete candidano l’ex sindaco Diego Novelli, PDS, Verdi e Alleanza per Torino (un movimento che riunisce diversi ambienti del riformismo laico e cattolico) propongono 2/N
La polemica di questi giorni contro @MazzucatoM da parte di una organizzata tribù di Twitter, mi induce a riproporre questo articolo scritto a 4 mani con aleguerani: econopoly.ilsole24ore.com/2020/05/20/sta… 1/n
Gli attacchi sono di tre tipi: (i) accuse di centralismo sovietico (ii) generalizzazione indebita a partire da casi specifici e (iii) impossibilità di applicare al caso italiano. Tralascio le accuse più ridicole, di stampo freudiano e derivate dall’invidia dell’H-index 2/n
Il disallineamento tra le discipline di studio scelte dai giovani e le esigenze del mercato del lavoro vede l’Italia terza al mondo. La soluzione? Più laureati stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). Per esempio, 1/n
anche la Germania ha meno laureati della media europea, ma ne indirizza parecchi verso facoltà stem (scienza, tecnologia, ingegneria e matematica). 32,2%, vs. Spagna (27,5%), Francia (26,8%) e Italia (24,7%). 2/n