#Salario e #diritti sono un tema importante, decisivo per il futuro del Paese - non solo per quanto riguarda l'aspetto economico ma, più in generale, per quel che riguarda il #contrattosociale. (immagine via @unoenessunoe) #thread 1/
2. Quel che propone, inconsapevolmente (?) Alberto Croci, è un ritorno a rapporti produttivi e sociali pre-democratici. Si colloca all'interno di una serie di attacchi al #redditodicittadinanza e ai lavoratori sul divano (#bonaccini), che non si mettono in gioco (#barilla). /
3. Si imputa a RDC di imporre ex lege un floor per i salari - nessuno lavorerà per meno dell'importo del sussidio. L'idea è che il mercato del lavoro debba funzionare come qualsiasi altro mercato, dove il prezzo è fissato dall'incontro di domanda e offerta. /
4. L'abolizione del RdC, unito al tanto invocato sblocco dei licenziamenti creerebbe una situazione in cui una valanga di nuovi disoccupati spingerebbe verso il basso il livello salariale. Eppure già gli economisti classici sapevano che i salari sono rigidi verso il basso. /
5. ll salario rappresenta non solo il prezzo di una prestazione lavorativa ma anche il tenore di vita del lavoratore/cittadino. E quindi il floor rappresentato da RdC non è diverso dall'innalzamento del salario minimo proposto da #Biden. /
6. Si riconosce, politicamente, la necessità di un salario e di una vita dignitosi, considerando che il floor rappresentato da RdC è, in media, 559 euro. Si tratta di un rapporto sociale che è alla base della convivenza democratica. quifinanza.it/lavoro/reddito…
7. Il compromesso democratico, come dice @AdamPrzeworski, si basa sul riconoscimento reciproco di una serie di diritti (di proprietà, da una parte, di dignità dall'altra) attraverso un modicum di redistribuzione di reddito e ricchezza.
8. Non a caso Croci se la prende anche con i #diritti (dei lavoratori) considerati un freno al diritto di impresa, o forse al diritto a sfruttare (remember #Marchionne a Mirafiori?). Il rischio è però distruggere quel minimo di tessuto sociale che ci rimane.
9. Quel contratto sociale però difende anche i diritti di proprietà. Togliere diritti equivale a ricreare un mondo in cui i lavoratori non avrebbero altro da perdere che le loro catene, come diceva quel tale commentando un mondo simile a quello agognato dai Croci di oggi. FINE.
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Questa e' la storia vera di una studentessa universitaria che lavora come cameriera per mantenersi durante gli studi, una classica storia di sfruttamento del lavoro che stride con chi incolpa il Reddito di Cittadinanza per la mancanza di lavoratori. 1/n
Una studentessa contenta del suo lavoro attuale, ma che ha dovuto lasciare l'occupazione precedente in un hotel molto noto in città perché non era pagata. In più, le venivano richieste mansioni extra, come aggiustare barba e capelli a un parente del datore di lavoro. 2/n
Suddetto "imprenditore", che ha debiti pregressi, cerca di assumere studentesse o donne separate con figli, le quali, avendo estrema necessità di lavorare, non pretendono di essere pagate regolarmente ogni mese. 3/n
1/ Il problema dei salari è strettamente legato alla produttività del lavoro in Italia, dove i valori sono entrambi fermi dagli anni '90.
(Stipendi lordi medi mensili, fonte Eurostat 2019)
2/ La teoria economica "classica" da libro di testo dice che i salari devono seguire la produttività, ma diversi studi più evoluti mostrano come il rapporto di causa-effetto non sia affatto scontato.
3/ Del resto se si considera il lavoro come uno dei fattori della produzione, prezzi ed incentivi hanno indirizzato il mercato verso un migliore sfruttamento dei fattori stessi.
2/Il “piano di investimento per l’università” che la ministra stessa considera inedito per l’Italia passerà praticamente tutto attraverso il Fondo italiano per la Scienza mur.gov.it/it/news/gioved…
3/Ciò significa, in altri termini, che non verrà gestito secondo i canali ordinari di finanziamento delle istituzioni universitarie. Negli ultimi 20 anni del resto, non è la prima volta che nuove risorse per la ricerca subiscono questo destino
Nel mercato del lavoro per un giovane la cosa più importante è trovare una occupazione coerente col percorso formativo compiuto in modo da arricchire il proprio CV. lastampa.it/economia/2021/…
2/ Accettare invece primi lavori poco qualificati può far cadere nella trappola della precarietà continuata. Bisogna quindi sapere e POTERE aspettare le giuste occasioni. Ma chi può permetterselo? Ecco che la libertà di non dover dipendere dal reddito diventa essenziale.
3/ Questo provoca quindi un perpetuarsi delle diseguaglianze: oltre a quelle già presenti nella dotazione di capitale culturale, le classi elevati possono accedere a studi migliori, e relazionale oltre che economico: