A proposito di salari: pezzo assolutamente da leggere.
"I suspect the real political problem for a guaranteed income isn’t the costs, but the benefits. A policy like this would give workers the power to make real choices./ nytimes.com/2021/06/13/opi…
They could say no to a job they didn’t want, or quit one/ that exploited them. They could, and would, demand better wages, or take time off to attend school or simply to rest. "
"But those in the economy with the power to do the dictating profit from the desperation of low-wage workers. One man’s misery is another man’s quick and affordable at-home lunch delivery."
"This is the conversation about poverty that we don’t like to have: We discuss the poor as a pity or a blight, but we rarely admit that America’s high rate of poverty is a policy choice, and there are reasons we choose it over and over again. "
"We know well that America is full of hardworking people who are kept poor by very low wages and harsh circumstance. We know many who want a job can’t find one, and many of the jobs people can find are cruel in ways that would appall anyone sitting comfortably behind a desk."
"We know the absence of child care and affordable housing and decent public transit makes work, to say nothing of advancement, impossible for many."
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"There are services many of us enjoy now that would become rarer or costlier if workers had more bargaining power. The truth of our politics lies in the risks we refuse to accept, and it is rising worker power, not continued poverty, that we treat as intolerable."
"Progressives don’t like to talk about this. They want to say equity is great for everyone when it’s not. We need to shift our values. The capitalist class stands to lose from this policy, that’s unambiguous./
They will have better resourced workers they can’t exploit through wages. Their consumer products and services would be more expensive."
"It is in our power to wipe out poverty. It simply isn’t among our priorities."
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Un paio d'anni fa partecipai come mentor a un programma di incubazione per micro imprese in Palestina: il target, come si dice in gergo, erano villaggi di una zona rurale appena a nord di Hebron.
Per i noti problemi di movimento che vi risparmio incontrai i team a Betlemme/
e Hebron, in varie occasioni nell'arco di due viaggi di circa una settimana l'uno.
Molti dei partecipanti erano giovani donne, alcune già sposate e con figli, altre che studiavano.
C'erano poi un po' di studenti maschi e qualche partecipante intorno ai '50.
Un gruppo variegato./
Le idee imprenditoriali erano molto molto semplici: chi voleva commerciare in artigianato locale, chi voleva aprire un asilo, chi voleva riabilitare un campo sportivo in rovina, chi voleva offrire assistenza dopo scuola, etc etc.
Quasi tutti erano laureati (o in procinto di/
Mi sono imbattuto in questo articolo di @federicofubini sul Recovery Plan.
Come spesso capita, su Corriere & C. si leggono pezzi del genere, pieni di "imprecisioni" (diciamo così), pezzi che creano disinformazione.
Andiamo a vederle una per una.
"La scelta di affidarsi solo alle rinnovabili, rinunciando al sequestro del carbonio o all’idrogeno prodotto anche da gas naturale, per non parlare di una dose di nucleare nel mix, si spiega politicamente".
Falso.
Si spiega guardando ai costi e alla maturità della tecnologia.
Fubini parla di sequestro del carbonio (CCS) come di una possibile alternativa.
Non è così: ad oggi la tecnologia non è ancora matura e i costi non sono competitivi. ft.com/content/5d2e52…
Andiamo a spiegare un paio di semplici concetti al PhD meno intellettualmente dotato del web, il vanto di @unipv.
Mercoledì scorso provo a prenotare il vaccino tramite il sito di @RegLombardia: sono affetto da patologia cronica, e come dovrei potermi prenotare.
Ovviamente a RL/
non risulta la mia esenzione (che attesta la patologia), quindi la prenotazione non va a buon fine.
Chiamo quindi il numero verde di RL: una gentile signora mi chiede i dati (numero tessera sanitaria etc) e prova a inserirli lei, niente da fare, esenzione non trovata.
"Chiami tra
48 ore, se va bene avremo risolto il problema".
Chiedo: "In che senso se va bene?"
Risposta: "Nel senso che purtroppo spesso non riusciamo a incrociare i dati".
La mattina dopo ricevo una chiamata dallo 0694807750, e un'altra gentile signora dall'inconfondibile accento romano
Ancora non mi spiego che questo pezzo non l'abbia scritto @christianrocca.
"Ecco perché la Juve è l'Italia migliore e perché, oggi, l'Italia intera deve essere la Juve"
Capolavoro. rollingstone.it/sport/la-juven…
"Essere juventini in questo momento è anche un atto politico, anzi ultra politico perché significa assistere alla realizzazione del miglior welfare possibile, della più efficiente redistribuzione, della migliore politica d’accoglienza – su questo pochi dubbi – concepibili/
al giorno d’oggi in Italia. È un atto ultra politico perché l’entità Juventus F.C. ti realizza il perfetto piano quinquennale, sempre. Ma lo fa in un solo anno. Tutti gli anni."
Il Ministro Cingolani se n'è recentemente uscito con un'altra affermazione che grida vendetta, ossia:
"Quando il 72% dell'elettricità sarà prodotta con zero emissioni allora avrà senso rendere di uso comune l'auto elettrica."
Andiamo rapidamente a vedere perché è falso.
E non solo è falso, ma è falso da più di 10 anni.
Partiamo dai basics: i veicoli elettrici sono molto più efficienti di quelli a combustione interna.
Il 3 Marzo 2009 presentavo la seguente slide ai miei capi di allora:
Nota:
EV=veicolo puramente elettrico
PHEV=veicolo ibrido con batteria ricaricabile da fonte esterna (ex colonnina ricarica)
HEV=veicolo ibrido(la batteria si ricarica sfruttando l'energia della frenata)