Intensa ondata di calore in arrivo in Italia (thread). Vediamo come e perché. A partite da lunedì sul Mediterraneo centro-occidentale si consoliderà un anticiclone di matrice subtropicale-desertica. La fase di alta pressione potrebbe durare dai 7 ai 10 giorni. Vediamo “come”.
L’ondata di caldo si dovrebbe dividere un due fasi: fino a mercoledì maggiormente interessate le regioni meridionali, con temperature spesso superiori ai 40 °C nelle zone interne di Sardegna, Puglia, Sicilia, Basilicata e Puglia (punte di 43-45 °C non escluse).
Minime molto elevate, in particolare sulle coste dell’estremo sud (24-27 °C). Caldo anche al Nord (32-35 °C) e al centro (35-39 °C).
In questa fase prevarranno, alle quote medie, venti meridionali, che altro non saranno che il flusso d’aria sahariana che andrà a “riempire” il promontorio anticiclonico.
A partire da giovedì, tuttavia, è probabile che l’asse dell’anticiclone tenda a disporsi in posizione SW-NE, spostando gradualmente i propri massimi sulla Spagna (immagine sx prima, immagine dx dopo). Un bene? Non per tutti…
Lo spostamento dei massimi anticiclonici determinerà di una rotazione dei venti, sia alle medie che alle basse quote, dai quadranti settentrionali. Questo comporterà un'intensificazione della compressione sul medio-alto versate tirrenico e al Nord cui seguirà un aumento delle T.
Variazione termica prevista dal modello ECMWF per l'11 e il 12 agosto.
Di contro, sul medio versante adriatico e al Sud, le T caleranno su valori più sopportabili (per quanto superiori la media). Questo per via dei venti da Nord. Unica eccezione la Sardegna che, a causa della sua posizione mediana, continuerà a registrare temperature molto alte.
Quindi, tra il 14 e il 17 agosto, al centro-nord il caldo potrebbe raggiungere l’apice con punte di 39-40 °C in pianura. L’umidità relativa, complice la ventilazione settentrionale, dovrebbe mantenersi comunque bassa, ad eccezione delle zone costiere.
In sintesi stiamo per vivere (in termini statistici) la prima ondata di caldo della stagione al Nord e sulla Toscana, mentre si tratta dell’ennesima per il centro-sud (in particolare Sicilia, Sardegna, Puglia, Basilicata e Calabria).
L’estate 2021 al Meridione verrà ricordata come una delle più calde dell’ultimo secolo.
Ma quali sono i “perché” di questa ondata di caldo? Meteorologicamente parlando la spiegazione è relativamente semplice. Alcuni giorni fa proposi questa mappa, che mostra il sostanziale immobilismo delle diverse mappe d’aria in Europa negli ultimi 2 mesi.
Ebbene, per quanto riguarda il comparto centro-meridionale europeo nei prossimi giorni assisteremo ad uno spostamento verso nord del flusso occidentale che tante piogge e tanto caldo ha portato, rispettivamente, sulle Alpi e al Sud.
Di fatto, fino ad oggi, le correnti sud occidentali in quota, legate al getto polare, hanno preservato Nord e Europa centrale dal caldo anomalo, mentre hanno “condannato” il centro-sud e l’Europa orientale ad un flusso continuo di masse d’aria desertica.
Questo a causa di un anomalo spostamento verso nord della porzione orientale della linea di convergenza intertropicale africana (immagine). Linea blu sempre sopra la norma.
Quando la spinta subtropicale è intensa a est, lo è meno a ovest e viceversa. Nei prossimi gg questa fase si invertirà: la linea di convergenza avanzerà più a N del normale sul lato occidentale, mentre calerà su quello orientale, causando una “rivoluzione” circolatoria in Europa.
Il getto polare tenderà a spostarsi più a nord anche sul settore occidentale del continente, consentendo alle masse d’aria che per mesi hanno “infiammato” il Sud, di spingersi verso nord ovest.
Questo significa che il caldo, a partire dal 12-13 agosto, conquisterà anche l’Europa centro-occidentale, mentre allenterà un po’ la presa sui Balcani, sulla Grecia e sul Sud Italia.
Questa la descrizione meteorologica, che ovviamente potrà subire delle variazioni nei prossimi giorni. Ma come si pone questa ondata di calore a livello emisferico? Purtroppo non le mancherà la compagnia...
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Nei prossimi 7 giorni è atteso un marcato gradiente termico (e barico) in Europa.
Temperature in media, o inferiori ai valori tipici del periodo nord e a ovest, ben superiori la norma a sud e a est. 1/n
La novità, rispetto all'ultimo mese e mezzo, riguarda soprattutto la Scandinavia, dove l'anticiclone di blocco si è definitivamente "sgonfiato". Anticiclone responsabile, lo ricordo, del raggiungimento di temperature eccezionalmente alte, soprattutto sugli stati baltici.
Sul resto del continente, invece, canovaccio invariato: Europa centro occidentale ancora alle prese con una "non estate" (frequenti piogge) e comparto balcanico e orientale interessati dall'ennesima ondata di calore. E l'Italia?
2021-2003, perché sono due estati completamente differenti. Ogni volta che i termometri toccano picchi anomali, l'immediato confronto è con la torrida e caldissima estate 2003. Inevitabile, vista l'eccezionalità e i costi sociali che ebbe, ma sbagliato in termici tecnici 1/n
Le immagini mostrano le anomalie di pressione in quota (altezza geopotenziale) nel periodo 15 giugno-5 luglio 2021 (sx) e 1° giungo-5 luglio 2003 (dx). I due periodi divergono perché l’analisi tiene conto dei pattern di circolazione una volta consolidati.
Come si può facilmente notare nel 2021 le anomalie di pressione più marcate riguardano Scandinavia e NE Europa, nel 2003 invece l’Europa centrale con fulcro sulla regione alpina. Addirittura a est e a ovest del promontorio la circolazione era nettamente ciclonica (conf. a Omega).
Oggi picco del caldo al centro-nord, tra domani e venerdì al Sud. Da ovest avanza la perturbazione che a partire dalle regioni settentrionali favorirà un progressivo, ma generale, abbassamento delle temperature. 1/n
Il sistema porterà i primi temporali oggi sulle Alpi e giovedì al Nord e (più sporadici) sulla Toscana settentrionale. Nessuna precipitazione significativa attesa sul resto d'Italia.
Le temperature subiranno un primo calo al Nord domani, sui versanti tirreni venerdì e infine su tutto il Sud nel weekend.
A seguire (12-13 Luglio) nuovo temporaneo picco termico, cui potrebbe far seguito (condizionale d'obbligo) una fase più instabile e "fresca".
La complessità della meteorologia è palpabile in questi giorni: temporali, anche intensi, in un punto e nessuna precipitazione a pochi km di distanza. Inoltre i fenomeni avvengono in prevalenza al pomeriggio e nelle zone interne...perché? 1/n
Senza entrare in trattazioni troppo complesse, prima di rispondere ricordo che la condensazione del vapore acqueo, e quindi la formazione di nubi e piogge, dipende da meccanismi che permettono alle masse d'aria di raffreddarsi. Il più delle volte ciò avviene per sollevamento.
Ci sono due tipi di "forzanti" che consentono condensazione e piogge: 1. sollevamento causato dal contatto tra masse d'aria fredda e calda (solitamente le prime scalzano e sollevano le seconde) con formazione di sistemi frontali e vortici strutturati a tutte le quote.
Differenza tra "bownburst" e "tornado".
Downburst: intensa e improvvisa corrente d'aria fredda che dall'interno della cella temporalesca "precipita" verso il suolo generando, al momento dell'impatto, violenti venti che di dispongono a raggiera. 1/n
I venti prodotti possono superare anche i 200 km/h in presenza di sistemi temporaleschi molto intensi. Si riconoscono perché soffiano orizzontalmente, con assenza di rotazione verticale. Possono semmai generare dei "rotori" nella zona periferica.
Manufatti e alberi vengono abbattuti tutti nella stessa direzione, senza segni di torsione. Immagine by Wikipedia
Anticiclone delle Azzorre, perché si chiama così, perché lo associamo all'estate e cosa è cambiato negli ultimi anni (thread soprattutto per coloro che sono nati prima del 1990). 1/n
Il nome deriva dalle isole Azzore, idealmente il centro di questa immensa alta pressione. L'area di insistenza dell'anticiclone è subtropicale atlantica, come subtropicali sono le zone dove stazionano i principali anticicloni permanenti.
Perché permanenti? La risposta risiede nella circolazione generale dell'atmosfera, grazie alla quale nelle aree di subsidenza (correnti discendenti) si generano i grandi anticicloni. All'incirca intorno al 30°N.