Twitter (non solo qui, lo so) è quel luogo in cui si ritrovano coloro che rispondono a un tweet su di un argomento, con cose che non c'entrano un cazzo.
Io sono vecchio e ai miei tempi, a scuola, quando il/la maestr* si accorgeva
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che andavi "fuori tema", ti metteva l'insufficienza.
Non so se tutta sta gente è stata bocciata a scuola, ma certo lo avrebbe meritato.
A personaggi come costui io sbatto contro quotidianamente, ma ho scelto questo dialogo perché decisamente didattico.
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> @anna_salvaje scrive un tweet paragonando una frase della #Bellanova a discorsi similari del ventennio fascista.
Il nostro, incapace di analisi logica e quindi determinazione del soggetto, capisce che non vengano paragonate le frasi, ma bensì le persone.
Anna, pazientemente,
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gli indica il reale focus del tweet.
Cosa ottiene, in risposta?
Un'illazione (per non dire menzogna) in cui il nostro proietta, probabilmente, il proprio comportamento schifoso sugli altri (attestato da un riflessivo fuori luogo):
"se ci piace, si può dire qualsiasi cosa"
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Riportato nel merito (la frase della Bellanova), il nostro, incapace di mantenere l'attenzione, cambia ancora tema e passa addirittura a illazioni rivolte a un mondo indefinito, che nulla c'entrano con Anna (non ha idea di cos'abbia scritto in vita sua).
"Ci sono ministri ...
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... ma li ..." (senza accento).
Delirando di migliaia di Anne immaginarie, che selezionano frasi di ministri sulla lavagna.
Se d'ora in poi incontrerete gente così (e ne incontrerete tanta), sapete dove dovete mandarli?
Esatto!
A scuola dovete mandarli.
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a seguito dell'indecente "battuta" di @antoniopolito1 di ieri (che avevo mostrato nella rubrica), in molti si sono irritati e offesi dal dileggio, indifferente alle sofferenze umane.
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comparire nel thread una signora (si fa per dire), che definire meschina è farle un complimento.
A fronte delle rimostranze di una persona che si definisce povera, costei prima si diverte a prenderla per il culo, poi corre a vantarsi del suo comportamento.
Peraltro, non
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ha neanche il coraggio di dichiarare il suo schifoso comportamente da troll, ma minimizza dicendo d'essere intervenuta "educatamente", "forzando" un po' i toni.
Come tutti i troll, ovviamente, non ha nemmeno le capacità di capire cosa le viene spiegato (tipo l'indicazione
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nemmeno di perdere l'affetto di moglie/marito e/o la custodia dei figli.
Perché a lui nulla lo scalfisce.
A che vi serve un lavoro salariato?
Non penserete a un divorzio come a un evento fallimentare della vostra vita?
Non si perita costui, non si perita, che la gente
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non sia contenta d'aver l'occasione di recarsi in banca e dire al direttore "Non ho più un lavoro, ma dammi 100.000 euro che mi compro un camion e mi reinvento trasportatore", "dammene 200.000 e allestistisco un'officina", etc.
ecco un ex ministro che non ha neanche imparato quali sono le acque internazionali e quali quelle "territoriali" (si possono definire "straniere" solo le territoriali d'un altro stato).
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che un ex ministro non abbia le capacità intellettuali per comprendere il concetto di acque territoriali:
Si tratta d'una "striscia" di mare di 12 miglia (circa 22km) dalla costa, lungo tutta la costa d'ogni stato (salvo accordi differenti, quando ci sono stati con
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coste frontali vicine).
Facile, no?
Eppure lui non riesce a memorizzare il concetto.
Qualche volta addirittura confonde le acque territoriali con le zone SAR.
Le SAR (Search And Rescue - Convenzione di Amburgo) sono aree di mare su cui uno stato dichiara, unilateralmente,
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I criminali (neo)fascisti dei N.A.R. e di A.N. (Fioravanti, Mambro, Cavallini, Ciavardini, Bellini), finanziati dal ladro fascista, fondatore della #P2, #Gelli e supportati da uomini dei servizi (cosiddetti)
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deviati (Musumeci, Belmonte, Pazienza), da banchieri, uomini d'apparato e politici (Ortolani, D'Amato, Tedeschi) e chissà quanti altri rimasti nascosti, assassinarono 85 persone, con il più grave attentato terroristico della storia europea.
Come tutti gli anni, il nostro
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umile compito rimane quello di ricordare, chiedere (inutilmente) giustizia, additare gli assassini materiali e lo Stato complice al pubblico ludibrio.