Prendendo in considerazione solo il livello di anticorpi neutralizzanti per determinare efficacia dei vaccini anti #COVID19 ci vorrà sempre una dose di vaccino ogni 6 mesi, perchè gli anticorpi neutralizzanti tenderanno sempre a decrescere nel tempo.. A questo punto sorgono
3 importanti quesiti scientifici che sarebbe opportuno chiarificare bene: 1) I vaccini inducono anche maturazione di cellule B della memoria, che produrranno altri anticorpi neutralizzanti se un vaccinato viene a contatto con il virus in futuro, e cellule T della memoria.
Queste due componenti del sistema immunitario potrebbero garantire una protezione a lungo termine. Perchè basare la decisione di dare un boost solo su durata degli anticorpi neutralizzanti? La popolazione generale ha davvero bisogno di un boost ogni 6 mesi?
2) Un boost ogni 6 mesi indurrebbe forti risposte immunitarie, che potrebbero aumentare gli effetti collaterali dei vaccini. Va benissimo dare un boost ogni tot di tempo per "ricordare" al nostro sistema immunitario di essere sempre attivo contro il #SARSCoV2 , ma un regime di
una dose ogni 6 mesi per quante dosi potrebbe essere tollerato dal nostro organismo? 3 o 4 dosi potrebbero non causare nessun problema ma poi? Non ha senso dare troppi boost troppo ravvicinati. Rischiamo di ottenere effetto contrario a quello voluto..
3) Gli scienziati (medici, immunologi, epidemiologi, virologi etc) che presiedono i comitati degli enti regolatori (FDA, CDC, AIFA, EMA etc) conoscono benissimo la fisiologia del corpo umano e sono certo che si stanno ponendo le stesse domande che ho posto qui
(Vedere per esempio decisione di FDA (giustissima) di non autorizzare, per ora, terza dose in soggetti sani under 65).
CONCLUSIONE: i vaccini potrebbero (e a mio avviso hanno) un' efficacia molto più ampia di quella che si sta riportando. Perchè non concentrare la
somministrazione di 3a dose immediata solo su soggetti fragili, immunodepressi, over 65, personale medico e sanitario e aspettare studi più approfonditi su reale durata di efficacia del vaccino sul resto della popolazione generale, senza entrare in una spirale di ansia collettiva
che tutti hanno bisogno di terza dose dopo 6 mesi, quando, probabilmente la protezione nella popolazione generale dura più a lungo ed è generata da altre componenti del sistema immunitario (cellule B e T della memoria) che durano più a lungo degli anticorpi circolanti?
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Perché decisione dell' FDA di autorizzare 3a dose di vaccino Pfizer SOLO per over 65, persone fragili e persone che fanno lavori che li espongono ad alto rischio di infezione (es medici, infermieri, personale dei supermercati etc) é la scelta più saggia: cnn.com/2021/09/22/hea…
1) PERSONE FRAGILI (esempio trapiantati, immunodepressi, malati oncologici in terapia con farmaci immunosoppressori, persone con diverse patologie concomitanti): sono le persone con il sistema immunitario più fragile, quindi necessitano assolutamente di una terza dose di rinforzo
soprattutto ora con la variante delta. Quindi con loro procedere subito con la terza dose. 2) OVER 65: con l'età il sistema immunitario tende a indebolirsi, quindi per queste persone 2 dosi non sono sufficienti per conferire una protezione adeguata come per gli under 65 sani.
Perché misurazione di anticorpi neutralizzanti dopo vaccino non sono unico parametro da tenere in considerazione per misurare efficacia dei vaccini anti #COVID19 ? 1) anticorpi neutralizzanti decrescono nel tempo 2) ruolo cruciale delle cellule B della memoria:
Il vaccino induce la maturazione di cellule B della memoria, che sono le cellule che produrranno altri anticorpi neutralizzanti se dovessimo venire in contatto con il virus dopo il vaccino. 3) maturazione delle cellule B della memoria indotta dai vaccini permette al soggetto
Vaccinato di produrre diversi anticorpi neutralizzanti che lo proteggono dalle diverse varianti del #SARSCoV2, inclusa la delta.
CONCLUSIONE: anche se dopo pochi mesi dalla vaccinazione si hanno pochi anticorpi neutralizzanti, si è ancora protetti, perché vaccino induce
3a dose di vaccino per tutti? Non facciamoci prendere dall'isteria da vaccino ora.
Il motivo per cui una 3a dose deve essere data solo a particolari categorie e non a tutti viene spiegato in un articolo pubblicato oggi su Lancet. I punti salienti sono i seguenti:
1) 3a dose potrebbe essere appropriata per i soggetti in cui il primo ciclo vaccinale non ha fornito un' adeguata protezione (es soggetti immunocompromessi o fragili che non hanno risposto in maniera robusta al primo ciclo vaccinale)
2) vaccinare troppo presto intera popolazione dopo la fine del primo ciclo vaccinale o vaccinare intera popolazione troppo frequentemente potrebbe aumentare rischio di effetti collaterali immuno-mediati (es miocarditi o sindrome di Guillan-Barre)
chiariamo un concetto fondamentale: anticorpi monoclonali non possono sostituire i vaccini per un semplice motivo biologico:
VACCINI: conferiscono un' immunità duratura nel tempo e vengono somministrati in soggetti sani per prevenire o alleviare i sintomi in caso di infezione
ANTICORPI MONOCLONALI: neutralizzano il virus in soggetti che sono già stati infettati con il virus e hanno sviluppato sintomi gravi di #COVID19. Una volta somministrati hanno una permanenza nel sangue del paziente di poche settimane, quindi la loro azione è limitata nel tempo e
ridotta solo a pazienti che ne possono trarre beneficio. Non possono essere utilizzati su larga scala come i vaccini per vari motivi, inclusi: 1) costi troppo elevati su larga scala 2) vaccini possono essere somministrati anche fuori da ospedale, mentre infusione con anticorpi
Facciamo un pochino di chiarezza: perchè la CDC americana ha deciso di rimettere obbligo mascherine al chiuso? 1) In uno studio pilota è stato osservato che con la variante delta la carica virale tra infetti vaccinati e non vaccinati era simile. Questo rappresenta la grande
novità della variante delta (con le precedenti varianti i vaccinati avevano carica molto più bassa dei non vaccinati). Questo vuol dire che il vaccino non funziona e che i vaccinati contagiano allo stesso modo dei non vaccinati con la delta? NO!!!!!!!!!!!!!
prima di tutto bisogna stabilire per quanto tempo resta alta la carica virale nei vaccinati rispetto ai non vaccinati. Se un vaccinato ha carica virale alta per 2 giorni e un non vaccinato per 5 allora la capacità di un vaccinato di contagiare resta limitata nel tempo.
Viviamo in un' era dove molte persone pensano: mi curo solo quando ho sintomi conclamati, tanto poi ci pensa il medico a trovare la cura adatta.. non è sempre così purtroppo.. la medicina ha dei limiti e se si arriva alla diagnosi troppo tardi il medico può fare ben poco..
E questo vale per ogni malattia. Ma la medicina ci ha fornito un' arma più potente della cura. Quest' arma si chiama PREVENZIONE e vi permette sia di evitare che vi ammaliate (esempio con i vaccini) che di scoprire patologie a stadi precoci in modo da trattarle in maniera
efficace (vedi per esempio screening tumorali). Perché fare prevenzione quando si è ancora "sani" chiedono in molti? Perché la nuova frontiera della medicina non è curarti dopo che sei finito in ospedale, ma fare in modo che in ospedale non ci arrivi proprio.. scoprire o evitare