Vorrei che ascoltaste bene questa intervista. Non solo per gioire della non approvazione del Zan per motivi vostri, ma ascoltando la spiegazione, cercando di capire i passaggi...
Cercando di capire il vero pericolo del decreto, che non è precisamente quello ideologico, ma maledettamente pratico, cioè dare in mano a una magistratura un'arma in più senza sicura (e personalmente non penso proprio sia stata un'ingenuità)...
Questo rivolto anche a persone sinceramente convinte che una L.Zan sarebbe stata usata per aumentare i diritti.
Soprattutto avere idea su come funziona un Parlamento, capire che si può aprire alla parte avversa, che a volte occorre pure fare quelli che sembrano passi indietro...
Capire è indispensabile, perché se vedi e non capisci o non riconosci quello che ti sta davanti, vedere non serve a nulla.
Da tempo ripeto che votare serve eccome e ne abbiamo la dimostrazione davanti agli occhi, ma forse è qui il problema. Non si capisce, o non si riconosce...
Anche se, dopo avere ascoltato alcune delle telefonate seguite all'intervista, sono piuttosto pessimista anche sulla sola volontà di ascoltare...
Mi rendo conto di sembrare elitaria, ma il mondo non è semplice. Si basa su rapporti, su meccanismi complessi. Se si vuole influenzarli, occorre conoscerli. Sapere come farli lavorare per te. E non farsi accecare dalle proprie emozioni...
Uno stato è una macchina enorme, complicatissima. Come una gigantesca astronave con un equipaggio gargantuesco. Non la manovri urlando più forte ai motori, ma sapendo dove mettere le mani. E sapendo cosa e chi sta manovrando in contemporanea...
Ultima cosa. Per me potete seguire e fidarvi di chi volete, ma per cortesia, evitiamo di parlare di manifestazioni di piazza come metodo decisionale ragionevole e accettabile.
Se no, per coerenza, dovreste volere che ora il Parlamento converta in legge il decreto Zan.
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Vedo che è va di moda, tra i fautori del GP, l'argomento del non non volere pagare i tamponi per i non vaccinati e che non si possono usare i soldi della comunità per i capricci dei novax.
Allora, è una cazzata per un mucchio di ragioni.
Primo, banale. I soldi della comunità sono, appunto, della comunità. I non vaccinati ne fanno parte e contribuiscono come chiunque.
Un novax, a questo punto, può dire che non vuole pagare i vaccini.
Ma questo, in fondo, è il punto meno importante.
Quello che conta davvero è altro
Cioè, nel nostro sistema, l'accesso alla sanità pubblica non è condizionata dalle azioni o dalla natura del paziente. Si curano criminali, autolesionisti, chi usa vetri rotti come giochi erotici, chi fa sport estremi, chi tratta il proprio corpo come una discarica...
Disclaimer: quello che segue è il MIO punto di vista. Non TUO, non SUO, non di altro. MIO.
Lo so, è stupido evidenziarlo, ma lo faccio prima che mi vengano a dire “AAAHHHH, non è vero!”. Non sarà vero per altri, per me sì...
Lo stato è, nel migliore dei casi, il minore dei mali. Ma è pur sempre male. Un male controllato, nel famoso “migliore dei casi”, ma che può scappare facilmente dal controllo e diventare, non il male minore, ma un male bello grosso...
Non intendo “male” in senso metafisico. Solo in relazione a libertà e diritti individuali.
Lo stato è come il coccodrillo messo a guardia del castello. Funziona finché è nel fossato, ma è pronto a mangiarsi gli abitanti del castello. Cioè avere il controllo dell'individuo...
Invento una storia di fantascienza.
Prologo:
Sono un non troppo brillante ma molto ambizioso professionista, con aspirazioni a un seggio nel Senato dell'Impero Galattico, che sta attraversando una crisi.
Non sono abbastanza preparato da gestire un programma tecnico, né sufficientemente intelligente da individuare le vere ragioni del declino dell'Impero e dell'infelicità degli abitanti. Decido allora di fare appello a motivazioni di ordine inferiore
Emozioni, pulsioni, sentimenti.
Ma non basta.
Poi, la mia fortuna! Una tragedia globale. Drizzo le orecchie. Potrebbe essere occasione per generare un movimento stellare a mio favore
L'impero va sempre peggio, i suoi cittadini sempre più in crisi. Rabbia, sconcerto, paura, confusione.
Vi racconto la storia delle remore.
Le remore sono buffi pesci con una specie di ventosa sulla testa, in effetti la pinna dorsale trasformata. Si attaccano a grandi vertebrati marini come squali, delfini, tartarughe, e si fanno scarrozzare per i mari.
Da soli non potrebbero vivere, sono deboli, hanno bisogno di un costante afflusso di acqua alle branchie e non hanno la forza di nuotare perennemente, come gli squali. Così, invece, possono farlo senza usare le loro limitate energie. In più sono protetti e trovano nutrimento.
Non sono veri parassiti, non mangiano i loro ospiti, non ne rubano il cibo, né fanno loro del male. Si nutrono delle briciole cadute. Mangiucchiano anche i parassiti che infestano l'ospite, quindi, da quel punto di vista, sono pure utili.
Thread lunghissimo. Conto di avere almeno 100 blocchi prima della fine.
Ben poco si attira il ridicolo come i perdenti che smaniano e promettono rivincite.
Ricordate la dem che ululava quando vinse Trump? Allora perché ci si ostina a fare come lei quanto a reazioni inconsulte?
E in questa occasione di reazioni inconsulte se ne sono viste tante, a partire dal protagonista.
Hai perso? Fai ricorso come la legge concede. Lo respingono? Prendine atto, impara dagli errori e preparati per la prossima volta. Visto poi che tra 2 anni ci sono le elezioni midterm
E ti prepari usando le armi che sai di avere. I global possono pemettersi manifestazioni finto-popolarspontanee (preparatissime e studiatissime, che è come devono essere fatte le manifestazioni.). Trump, e noi, no, perché i media farebbero vedere quel che vogliono come vogliono.
Ho recuperato due delle famose mascherine.
Vediamole. Sono pannetti di cm 38x21
Devono però essere piegate sul lato corto. Questa striscetta di cm 10,5 dovrebbe coprire bocca e naso di un adulto.
Sono poi prive di qualsiasi elasticità, quindi non aderiscono. Schiacciano in alcuni punti, soprattutto naso e bocca, impedendo la respirazione, e sono invece larghe al mento e ai bordi del naso.
E, naturalmente, si sfilano dalle orecchie.