"Decreto capienze" e sorveglianza di massa nascosta. Il rischio c'è, ed è concreto. Prendiamo un caso pratico, di questi giorni.
L'uso di sensori a Verona per monitorare il traffico pedonale attraverso la scansione dei dispositivi in un determinato luogo e tempo.
Sorvoliamo un attimo sulla liceità di questa attività, ci torno dopo.
Col decreto capienze ogni PA potrebbe riempire le strade di sensori di questo tipo, che acquisiscono centinaia di migliaia di dati,senza bisogno di una legge, e quindi senza alcuna trasparenza.
Non solo. Il Decreto prevede anche la possibilità di comunicare a terzi (altre PA, polizia, intelligence, fornitori) i dati senza norma di legge. Basta la decisione di un dirigente.
Ugualmente, anche altri enti possono richiedere questi dati. Tipo il Ministero dell'Interno.
Passare da un sistema di gestione dei flussi natalizi ad una rete nazionale di sorveglianza dei dispositivi a questo punto è solo questione di volontà.
Non ci sono più paletti di trasparenza che possano limitare il potere di trattare dati della PA.
Non vuol dire che la normativa privacy (GDPR) non si applica più. Ma la PA ha un forte incentivo a non rispettarla.
Il processo legislativo è il primo step per pianificare le attività. Senza, ogni altra valutazione salta. E il Garante, con poche risorse, non potrà fare nulla.
Per quanto riguarda poi l'attività realizzata dal comune di Verona, sono molto dubbioso sulla sua liceità.
Quali sono le misure di trasparenza e minimizzazione? Come si fa a non essere tracciati? Hanno valutato i rischi? Per quanto tempo sono conservati i dati e chi ha accesso?
Il 2 novembre in Commissione Affari Costituzionali ho cercato di far passare questo messaggio.
Il rischio è di creare un regime di libero arbitrio totale, senza alcuna trasparenza e con poche tutele per le persone
A tutto questo deve sommarsi la spinta incredibile verso l'installazione di sistemi di sorveglianza biometrica.
Fra qualche anno le nostre città potrebbero essere piene di telecamere e sensori che tracciano nel dettaglio ogni nostro spostamento e azione.
Detto questo, se ti piace quello che scrivo, e se vuoi conoscere lo stato della sorveglianza in Italia e nel mondo, perché non ti iscrivi alla mia newsletter? 🙂
Tra chi grida al fascismo e alla dittatura, da una parte e dall'altra, non si capisce più niente. Il motivo è che questi sono concetti obsoleti, figli del loro tempo.
Oggi il modo di esprimere il Potere non è quello del 1920. L'information technology ha cambiato tutto.
Viviamo nella società dell'informazione, una società cioè basata sui dati e sui flussi informativi. Oggi tutto converge lì.
La realtà non viene plasmata a forza di manganellate e omicidi, ma con algoritmi, propaganda automatizzata, e censura online.
Non è un caso che tutta la normativa degli ultimi anni abbia a che fare con i dati e con il rapporto tra manipolazione dell'informazione e libertà d'espressione.
Anche leggi che apparentemente non c'entrano nulla, come quella sul copyright, hanno una grande influenza su questo.
The company falsified data, unblinded patients, employed inadequately trained vaccinators, and was slow to follow up on adverse events reported in Pfizer’s pivotal phase III trial.
Staff who conducted quality control checks were overwhelmed by the volume of problems they were finding. After repeatedly notifying Ventavia of these problems, the regional director emailed a complaint to the FDA. Ventavia fired her later the same day bmj.com/content/375/bm…
In Pfizer’s briefing document submitted to an FDA advisory committee meeting to discuss Pfizer’s application for emergency use authorisation of its vaccine, the company made no mention of problems at the Ventavia site. The next day the FDA issued the authorisation of the vaccine
Oggi ho cercato di spiegare alla commissione Affari Costituzionali il motivo per cui il decreto capienze, che ha modificato il Codice Privacy, rischia di fare danni se passasse così com'è.
Una breve sintesi dell'intervento =>
Le modifiche al Codice sono una sorta di rinvio “in bianco”, che definiscono come legittimo ex ante qualsiasi trattamento di dati svolto nel pubblico interesse o nell’esercizio dei pubblici poteri, senza alcun processo legislativo.
Questo crea molti problemi, perché =>
Ogni ente locale e società a controllo pubblico statale potranno acquisire, trattare e diffondere dati personali in modo arbitrario, di volta in volta in base alle considerazioni del singolo ente.
I cittadini, e la stessa PA, rischiano di perdere il controllo sui dati.
Il governo è in procinto di sviluppare un sistema di controllo da remoto dei green pass dei dipendenti, incrociando i dati della piattaforma-DGC con quelli dell'INPS.
Le aziende con >50 dipendenti potranno controllare i GP anche in questo modo.
Ma ci sono dei gravi problemi...
Il primo, è che così si annulla la capacità di protesta civile da parte di chi è contrario al GP, pur avendolo perché vaccinato.
Non sarà tecnicamente possibile "non esibire" il GP. Oltre a essere un problema di democrazia, è anche una violazione della normativa privacy.
Le persone hanno il diritto di opporsi al trattamento, per motivi connessi alla loro situazione particolare, come esercitare la loro libertà d'espressione contro un provvedimento del governo.
Questo vale anche per il trattamento di dati fatto in ragione di un interesse pubblico.
Il 12 ottobre la commissione LIBE (Civil Liberties, Justice and Home Affairs) ha approvato una proposta per aumentare i poteri di acquisizione e trattamento dati dell'EUROPOL.
L'EUROPOL aiuta gli Stati membri nelle attività di analisi forense per crimini transfrontalieri.
Nel 2020 lo European Data Protection Supervisor ammoniva EUROPOL per violazione dell'Europol Regulation, per trattamento indiscriminato di dati personali su larga scala.
La maggior parte dei dati arrivano direttamente dagli Stati membri o da attività di OSINT.
Secondo l'EDPS questo trattamento indiscriminato di dati personali creava elevati rischi per le persone e gravi conseguenze sui loro diritti fondamentali.
Ma il parlamento ha deciso di ampliare i poteri dell'EUROPOL, rendendo lecite queste attività. euractiv.com/section/justic…