Thread by @QuinziUgo

Gira in rete una frase ("L'idiota considera falso tutto quello che non è in grado di comprendere") attribuita a S. Tommaso, che leggo per la prima volta grazie a @LzStefano.

S. Tommaso (che comunque scriveva in latino) l'ha detta davvero? E se sì, in quale delle sue opere?

1/

Credo che @galatacla e @fragiovanniop siano ben più titolati di me a rispondere a queste domande.

Da parte mia posso dire solo che non mi risulta tra gli scritti di Tommaso una frase latina corrispondente alla traduzione italiana.

Però tale osservazione non è tutto...

2/

In realtà nel commento della lettera ai Galati (cap. 3, lectio 1) Tommaso parla di qualcosa di simile relativamente all'"insensatus".

Chi è l'insensatus? Se sfrondiamo il termine del suo accento offensivo, si potrebbe quasi tradurre "idiota".

3/

corpusthomisticum.org/cgl.html

Però il meticoloso teologo ci dà la sua definizione: "Insensato si dice propriamente di colui che manca di senso. Siccome il senso spirituale è la conoscenza della verità, insensato è propriamente colui che manca di verità".

Non è ancora la nostra frase, ma ci siamo vicini.

4/

Infatti l'incontentabile Tommaso, abituato a spaccare il capello in quattro, sostiene che si diventa insensati ("idioti") in molti modi. E ne elenca tre.

Modo 1. "Perché l'insensato non prende in considerazione nessun'altra verità oltre quella che può capire"

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Modo 2. "Perché, anche se la prende in considerazione, tuttavia giammai l'accetta"

Modo 3. "Perché trascurando di coltivare la verità considerata e accettata abbandona presto la sua via"

Insomma, insensato è chi o non capisce la verità o non l'accetta o l'abbandona.

6/

Faccio tre esempi per capirci:
Modo 1.= #NoGreenPass triestino
Modo 2.= #ottoemezzo del 12/11/21
Modo 3.= personale sanitario #novax

Tommaso ha dunque detto testualmente che "l'idiota considera falso eccetera"?

Non saprei. Ma sono certo che stia ridacchiando in Paradiso.

eof/