Negli ultimi giorni, in modo maldestro, si è sviluppato un po' di dibattito su cosa si deve studiare o meno a scuola. Dibattito che si è portato avanti senza porsi il problema di non sapere come funzionano un'istituzione scolastica o, nello specifico, l'attività in una classe
Da un lato, questo è l'effetto di almeno 15 anni di consapevole e pervicace esclusione de* specialist* dell'educazione da un dibattito pubblico pure frequentissimo. Esclusione avvenuta occupando i loro spazi con le mastrocole e i galli della loggia...
...ma anche promuovendo tendenze molto più esplicite, come la diffusione di una inesistente contrapposizione tra pedagogia ed efficace insegnamento dei contenuti disciplinari (ovvero tra due sinonimi)
Come che sia, ormai è evidente che siamo stati fronte a un'urgenza culturale. La consapevolezza su questi temi è così scarsa che praticamente chiunque non sia specialista non si rende più nemmeno conto di quel che non sa e non è in grado di controllare
Ogni tanto vedo thread di matematica avanzata e resto stupito dal silenzio che li circonda: di fatto non si interviene se non si sa di avere qualcosa sa dire
Ecco, nei settori che pratico io, in cui la ricerca non è meno avanzata e di frontiera, la consapevolezza di essere in grado di contribuire al dibattito che caratterizza la massa di persone che di fronte a un thread di matematica sta zitta manca del tutto
Questo significa che, acquisendo coscienza di quel che non sa, tutta quella gente è più pronta a imparare qualcosa di matematica avanzata che di temi educativi
Preliminarmente rispetto a tutto il resto, è da qui che dobbiamo partire
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