C’è un’enorme differenza tra riconoscere i danni sociali ed economici provocati da lockdown e altre NPIs, e il non ammetterne gli effetti sulla trasmissione di una malattia infettiva.
Il primo si chiama calcolo costi-benefici, il secondo si chiama disconnessione dalla realtà.
Nella miglior mega-review di decine di studi scientifici che sia stata scritta fino a oggi, si legge:
“Across the board, the modeling efforts unanimously show the importance and effectiveness of NPIs in slowing down the spread of COVID-19.” sciencedirect.com/science/articl…
“Evidence from empirical studies suggests that a range of non-pharmaceutical interventions are effective against COVID-19.”
“NPIs (…) are effective in reducing SARS-CoV-2 transmission rates and COVID-19 hospitalisation rates and deaths in the European region and may be applied as response strategies to reduce the burden of COVID-19 in forthcoming waves.”
“After vaccination, NPIs are the most effective public health interventions against COVID-19.”
Anche se, ovviamente, “most NPI can have a negative impact on the general well-being of people, the functioning of society, and the economy.” ecdc.europa.eu/en/covid-19/pr…
È triste per me constatare come, per portare massima acqua al proprio mulino, donne o uomini di scienza distorcano le evidenze a loro comodo.
Anche quando potrebbero arrivare a conclusioni simili (si devono limitare al massimo i “lockdown”) basandosi su evidenze *reali*.
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🦠 #Covid_19 vs #influenza. @emmecola si chiede se si conoscano i tassi di letalità plausibili di Covid-19 (senza vaccini e senza #Omicron) e dell'influenza stagionale, per classi d'età.
Pubblico quelli che utilizzo io.
Solito caveat: Covid-19 e influenza sono malattie diverse!
Come ci arriviamo? Gli IFR per età di #Covid_19 sono ormai stati studiati estesamente, e le stime convergenti sono quelle che riporto sopra.
Per l'influenza ho invece utilizzato una stima "pooled" dei tassi di letalità negli Stati Uniti tra 2017 e 2020. cdc.gov/flu/about/burd…
Attenzione: il tasso di letalità plausibile di influenza (circa 0,1% nella popolazione generale) è quello "preso per buono" dalla comunità scientifica, ma non è sempre facile capire quanti asintomatici non siano inclusi.
E' probabilmente una stima per eccesso.
Attenti: di per sé, la notizia non è necessariamente grandiosa.
Se il rischio di ricovero si riduce a un terzo (-67%), ma le infezioni più che triplicano perché si contagiano anche vaccinati e guariti, siamo messi comunque male: i ricoveri aumentano.
Magari molto.
Ma dietro a quella notizia se ne nasconde un'altra: per le persone vaccinate con due o tre dosi, il rischio di ricovero crolla.
Con i booster, si arriva a protezioni simili a quelle contro Delta.
Non era scontato, dal momento che #Omicron è così diversa.
Per evitare che vada tutto in vacca troppo rapidamente ho scelto di limitare gli accessi a chi ha un account Google.
Non è ottimale, ma per una cosa fai-da-te almeno manteniamo una parvenza di serietà.
273 risposte in un'ora. Mica male, continuate così! 😍
I primi a compilare il questionario sono stati soprattutto lombardi, che compongono il 17% degli abitanti italiani ma quasi un terzo di chi ha lasciato una risposta. Una fotografia di chi mi segue?
Forza, resto d'Italia!
🇮🇹🦠 #COVID19 in Italia: con i 202 morti di oggi ci avviciniamo ai 150 decessi al giorno, i massimi da maggio.
Malgrado il caos #tamponi, ancora non si vede alcun accenno di "effetto #Omicron".
Insomma, siamo ancora in linea per 400 decessi al giorno entro metà gennaio.
In teoria, da qui a metà gennaio la linea blu continua dovrebbe iniziare a rallentare rispetto alle proiezioni (linea tratteggiata).
Ma se il sistema #tamponi crolla (sistema sul quale si basano queste proiezioni), queste proiezioni potrebbero essere "accurate" malgrado #Omicron.
Questo perché da un lato abbiamo #Omicron, che genera molti più casi lievi rispetto a prima (perché reinfezioni di guariti o infezioni di vaccinati), ma dall'altro avremmo un sistema di testing collassato e che sottostima sempre più il numero reale dei positivi.