Thread by @MariuzzoAndrea

Ve la ricordate questa discussione?
Quel che si è chiarito è che a difficoltà della scuola a farsi strumento per la riduzione delle disuguaglianze arrivava da lontano già allo scoppio della pandemia, e prendeva strade complesse

https://twitter.com/MariuzzoAndrea/status/1336785234067648514

Concentrarsi sugli effetti che la DaD ha sulle disuguaglianze significa rischiare di scambiare causa ed effetto. Le disuguaglianze erano radicate già prima, e da tempo aveva difficoltà ad affrontarle anche una istituzione come la scuola
editorialedomani.it/idee/commenti/…

Una istituzione che ha espressamente il ruolo di sostanziale gli obblighi che la Repubblica si è data con l'art. 3 della Costituzione.
Se alternativa al nulla che ci sarebbe stato nella primavera del 2020, o a questa tendenza a trasformare la pandemia in problema individuale...

...per non affrontarne come società i costi e le difficoltà (tradotto: "stai male? arrangiati, stai a casa e quando torni chiedi gli appunti a chi c'era, e se a posto di 1 su 20 è assente metà classe sticazzi"), la DaD non è (stato) "chiudere", ma fare quell'unica cosa che si può

Poi i problemi si potevano affrontare: quelli immediati, di sicurezza delle scuole, e si potevano fare in mesi, non in 3 giorni; quelli a medio-lungo termine, che hanno inceppato il ruolo di "equalizzatore" di opportunità e accesso alla cultura dell'istruzione

Se non si è fatto niente, non deve stupire se nel 2022 ci troviamo di fronte alla stessa scuola del 2020 senza dirlo. Né stupisce che la colpa ricada sull'unica categoria che si è trovata costretta a fare qualcosa, e a cui dobbiamo ogni singolo risultato non negativo

(è inutile contare quanto aumenta una tendenza alla dispersione che erodeva il diritto all'istruzione già prima in modo indegno per un paese sviluppato: negli ultimi 2 anni è merito del corpo docente tutto quello che ci allontana dal 100% di fallimento che dovremmo ai governi)

Allo stesso modo, è un argomento preso al contrario quello per hanno tenuto chiuse le scuole di più quelli che hanno i sistemi scolastici in maggiore difficoltà. Perché la soluzione non è tenere aperti gli edifici sulla carta per non fare la figura del Terzo mondo

Il problema è che se non si è stati capaci di adeguare le strutture, è normale che queste scricchiolino (o cedano proprio) al primo colpo di tosse. Non dobbiamo tenere aperto per avere un sistema migliore, avremmo dovuto migliorare il sistema per tenere aperto senza difficoltà

Questo il quadro che vedo, in cui non ho aggiunto nulla di nuovo a quel che dico da mesi. Ad essersi evoluto è il dibattito pubblico, che ha resettato la memoria di quanto successo negli ultimi anni ed è ricominciato a muoversi come se il mondo fosse nato a dicembre

Ora capite meglio, credo, cosa vuol dire fare lo storico, e per lo più lo storico specializzato in un tema così presente nella discussione politica, in una società che spinge ad avere la memoria dei pesci rossi. Io lo sapevo già

*sostanziare