Ciò che non mi convince granché della posizione espressa dal Presidente Borghi circa il tentativo di disarticolare il fronte PD (cioè il PD ed i suoi satelliti rotanti) risiede in questo.
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A precisa domanda se esistesse ancora il #cdx Borghi, rispondendo positivamente, adduce a sostegno la tesi per la quale il cdx esisterebbe anche grazie alla scelta della Lega di non lasciare FI sola all'interno del governo di unità nazionale.
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La partecipazione a questo governo da parte della Lega avrebbe impedito il sorgere della cosiddetta "maggioranza Ursula" (PD - M5S - FI - satelliti rotanti).
ok. Cosa non mi torna quindi?
3/9
All'interno della dinamica più generale di deriva tecnocratica, il Parlamento è divenuto sempre più un vidimatore privo di Pensiero autonomo, un'appendice logica ed ontologica del Pensiero esecutivo.
Pertanto...
4/9
Non è peregrino pensare che la maggioranza che nell'Esecutivo si rinsalda si riverberi con nitore anche nel Legislativo.
Ma c'è un "ma", ed è qui che il pensiero di Borghi mi convince poco.
5/9
E cioè pensare la validità della suddetta logica anche per l'elezione del PdR appare incongruo:
Le conseguenze sono 2: 1) Se la maggioranza Ursula si fosse costituita, il Parlamento non eleggerebbe nessuno, vieppiù "nominerebbe" quanto deciso dal Pensiero esecutivo.
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2) Se FI, nel far parte della maggioranza Ursula, avesse impedito al cdx di trovare un accordo in sede di elezione #PdR questo avrebbe significato che il cdx, appunto, non esista più.
Ma, se è vero che un governo di unità nazionale sussume in sé la logica dialettica...
7/9
...Maggioranza vs Opposizione, relegando il Parlamento a mera camera ecoica di quanto già deciso in cdm, è anche vero che questo non vale per l'elezione del PdR (perché il governo non può forzare alcunché, ma il dibattito è tutto del Parlamento, in seno al Parlamento).
8/9
Quindi, concludendo, la conseguenza 1 non può esistere.
La conseguenza 2 se esiste, allora non esiste il cdx;
se la conseguenza 2, invece, non esiste è pertanto ininfluente che la Lega sia rimasta al governo, ovviamente sempre nell'ottica di elezione PdR.
9/9
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"Aver sostenuto per anni e fino all'inizio della pandemia questo ciarpame di politica economica richiederebbe, al momento del risveglio e della «scoperta» della dannosità, un chiaro e onesto atto di scuse."
1/5
"Scusa ai milioni di disoccupati e nuovi poveri; scusa ai genitori che non hanno nemmeno potuto pensare di avere figli, portando la denatalità dal 2012 (coincidenza, vero?) a livelli record"
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"Scusa agli imprenditori che hanno sopportato una pressione fiscale record e che hanno venduto le aziende o hanno affollato le sezioni fallimentari dei tribunali;"
3/5
L'UE non tradisce la sua natura: essa nasce come costruzione per un massivo trasferimento di risorse e risparmi privati dal Sud del continente verso il Nord.
1/7
Come sempre questo tipo di realtà operativa viene ammantata di retorica vuota, inconcludente ed ossimorica.
Abbiamo sentito la ridicola storiella della "riforma del catasto" a PARITÀ DI GETTITO ed ora sentiamo quella per cui la proprietà immobiliare o è green o non è!
2/7
Già, perché se tu pensi di impedirmi di affittare un immobile o di venderlo, nel caso in cui esso non sia in linea con il divenire dei criteri Green e ambientali, allora tu stai sancendo il principio di NON POSSESSO (o comunque ridiscutendo i termini del diritto di proprietà) 3/7
L'elemento pernicioso sta proprio nel fatto non tanto di eventuali modifiche, ma del modo in cui queste modifiche sono state realizzate.
Si può anche essere d'accordo, ex multis, sull'introduzione o meno di meccanismi di snellimento delle pratiche emendative...
2/7
...come il meccanismo degli "emendamenti segnalati", ma una loro introduzione dovrebbe essere il frutto d'una precorrente modifica formale dei regolamenti, non già figlia d'una attuazione subitanea dettata dal poco tempo a disposizione.
3/7
Perché la democrazia dovrebbe temere le derive tecnocratiche?
Beh, per moltissimi motivi, tra cui uno molto sottile (o pachidermico, sta a voi):
La via di mezzo, la vetusta pratica della contemperanza.
1/9
Qui abbiamo un esempio del fatto che questa pandemia è nefasta proprio perché nega ad origine il senso stesso del "fare politica"
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In epoche "normali" (che invero son divenute uccel di bosco da un po'di tempo), il Politico, pur appoggiandosi al sostegno della Tecnica, operava una mediazione tra il dictat tecnogenico e le istanze democratiche, contemperando diritti e princípi con esigenze pratiche.
3/
Quanto le procedure democratiche possono spingersi in avanti prima di tradire, pur rispettandone la forma, la sostanza soggiacente e legittimamante l'intero costrutto democratico?
Nel rifarsi ad una lettura di tipo kantiano (o se preferite di tipo Sofocleo con la sua Antigone) è possibile delineare, quanto meno su di un piano teoretico, un momento nel quale ciò che viene stabilito, pur nella legittimità formale ed istituzionale, non sia ammissibile?
2/5
Che il Parlamento, pur nel rispetto delle regole del gioco, mina l'impianto stesso sul quale il Gioco si fonda?
Ed in quel caso? Quali conseguenze ne possono scaturire?
3/5
IPOTESI LOCKDOWN per i non vaccinati (modello Austriaco)?
È perfettamente coerente con la demenziale capacità arogmentativa di chi certe cose le pensa e le vorrebbe:
1) "Proteggere gli immunizzati dai non vaccinati":
- si ammette che il vaccino non immunizza.
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2) "Raggiungere una più alta percentuale di vaccinati per non richiudere":
- chiudere è una decisione politica. Il primo decreto riaperture di Conte era stato varato quando non c'erano vaccini e 500 morti al giorno (contro i 15 nel momento dell'introduzione GP).
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3) "La pandemia dei NON vaccinati":
- legare la percentuale di non vaccinati a quelle della salita dei contagi è smentita dai numeri. I Paesi più vaccinati hanno anche una numerosità più elevata di contagi. I non vaccinati non spostano granché...e questo anche perché la...
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