Vista la confusione diffusa (anche da parte di ex ministri e ministre, ma forse in quel caso è più mistificazione interessata) è opportuno fissare alcuni punti sulla questione #SpeseMilitari
Dopo l'inizio del conflitto in #Ucraina è cambiato l'approccio: prima si doveva contrastare la contrarietà nell’opinione pubblica evidenziata da diversi sondaggi. Oggi invece si cerca il consenso politico in direzione militarista.
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Le decisioni di aumento della #SpesaMilitare sono state prese in primis dalla #Germania, seguita poi anche da altri (Svezia, Francia). La mozione votata a @Montecitorio sostiene una richiesta di #Draghi presente comunque già prima della guerra (ricordate post #Afghanistan?)
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Prima smentita: questo aumento di #SpesaMilitare non è un passo verso una #Difesa comune Europea, che potrà invece concretizzarsi solo dopo un reale affidamento all’Unione di competenze su politica estera.
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Non a caso un Report diffuso in questi giorni dalla rete @_ENAAT dimostra che i primi fondi europei destinati alla difesa stiano solo diventando l’ennesimo sussidio all’industria militare.
Non regge la scusa di chi ha presentato OdG (il leghista Paolo Ferrari): non c'è stata una "costante contrazione" della #SpesaMilitare, in crescita dai 21,5 miliardi del 2019 ai 25,8 del 2022 soprattutto nuove #armi (da 4,7 a 8,2 miliardi di euro)
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@OssMilex Errato anche dire «È solo l’applicazione di una richiesta Nato già prevista» come ripetono in troppi a pappagallo... L’indicazione di almeno il 2% del Pil in spesa militare fa capolino per la prima volta nel 2006 in un accordo informale dei Ministri della Difesa...
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...e viene confermato e rilanciato al vertice dei Capi di Stato e di Governo del 2014 in Galles (obiettivo per il 2024) in cui si indicava anche una quota per investimenti del 20%.
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Ma si tratta solo di dichiarazioni di intenti mai ratificate dal Parlamento con forza normativa e obbligo vincolante per il Bilancio dello Stato. L’obiettivo del 2% in #SpesaMilitare non è mai stato giustificato in termini militari, operativi, strutturali...
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Quindi è davvero una forzatura (meglio dire: una falsità!) continuare a ripetere "ce lo chiede la NATO!", come ha anche mostrato questo articolo approfondito di ricostruzione di @PagellaPolitica
Lettura che viene confermata anche dalle ultime notizie, in cui lo stesso Ministro @guerini_lorenzo afferma che si raggiungerà la quota prevista di #SpesaMilitare solo nel 2028... Ma se è "un obbligo" come mai se ne possono decidere i tempi? 🤔
Inoltre un parametro di spesa pubblica collegato preventivamente al PIL è insensato perché parametro soggetto a fluttuazioni comprendente produzione di ricchezza privata, dunque è aleatorio e scollegato da reali esigenze tecniche
«In una fase come questa è inevitabile aumentare le spese per la difesa» si dice, vedendo nella Russia una minaccia sempre maggiore cui far fronte. Ma l'aumento di spesa da realizzare nei prossimi anni avrà effetti trascinati nel tempo, quindi che c'entra?
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Inoltre, considerando il volume di fondi come parametro di potenza militare e assumendo che sia correlato a efficacia nella sicurezza, la sproporzione è già oggi enorme... lo si vede dai numeri!! 👇
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Dal 2015 in poi (occupazione di Crimea e Donbass) la NATO in totale ha investito in #SpesaMilitare oltre 14 volte quanto fatto dalla Federazione Russa. Un’astronomica cifra di 5.892 miliardi di dollari contro 414 (cioè una differenza di quasi 5.500 miliardi).
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Anche limitandosi all'Europa i dati indicano che i Paesi Ue (Regno Unito considerato solo fino al 2019) hanno avuto una #SpesaMilitare combinata di oltre 3,5 volte quella di Putin: 1.510 miliardi di dollari, quasi 1.100 in più dei russi…
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In definitiva: approfittando della drammatica situazione in #Ucraina i fautori di più #SpesaMilitare hanno potuto rilanciare considerazioni e richieste non vere come "cacofonia" per giustificare un aumento di fondi per #armi ed #eserciti...
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..dimenticando altri "impegni" (tipo quello sulla cooperazione internazionale) che avrebbero potuto costruire meglio Pace e sicurezza nel mondo (che già ha sperimentato un aumento globale di #SpesaMilitare del 90% in due decenni)
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Dimenticando anche alternative possibili di intervento nonviolento (che oggi "ci chiedono" senza avercelo fatto costruire): dal 2014 l'Italia ha speso 190 miliardi di euro in #SpesaMilitare ma non è riuscita a spendere 9 milioni per sperimentazione #CorpiCiviliPace 🤷♂️
18/fine
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Idealtipi di comportamenti e dichiarazioni sul conflitto in #Ucraina che mi paiono illogici, scorretti e pericolosi (accettabili se derivano da comprensibile paura e smarrimento, dolosi se puntano coscientemente a screditare per promuovere propria posizione)
Mini-thread 👇
Quelli che "non si può chiedere agli ucraini di arrendersi dal divano di casa propria", ma dallo stesso divano pretendono di dire se e come gli ucraini dovrebbero combattere (come proxy...)
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Quelli che "non ha senso valutare i passi che ci hanno portato alla guerra, è chiaro chi sia aggressore e chi aggredito", ma poi pretendono di giustificare scelte gravi (su situazione complessa) con paragoni storici stiracchiati e banalizzanti riferiti a decenni fa
Volete sapere quale sarà "la linea" dei prossimi giorni (in realtà già iniziata) della maggioranza dei media principali e degli analisti/twitteri/opinionisti collegati sulla crisi #Ucraina?
(1) "Putin è un pazzo psicopatico" - no, Putin è un autocrate che per mantenere il proprio potere (ed accontentare settori militari e nazionalisti in Russia) è disposto anche a rischiare una guerra utilizzando qualsiasi metodo
(2) "l'Occidente sta solo rispondendo a provocazioni russe" - no, sebbene sia ovvio che escalation più recente sia responsabilità del Cremlino è altrettanto ovvio a chi guarda le cose con un minimo di prospettiva che le mosse di entrambi gli schieramenti non sono distensive
Come @RetePaceDisarmo ci siamo già espressi da giorni, cercando di lavorare in accordo anche con le realtà ucraine e russe + in alcune città sono stati fatti presidi. Ma tanto questa è una domanda retorica e disonesta di chi poi magari ci dice che “sventoliamo solo bandiere”… 😕
Piccolo thread per evidenziare come un lavoro serio e costante di #trasparenza su temi cruciali ma di solito non visibili (in questo caso #SpeseMilitari e #armamenti) sia utile e porti conseguenti aumenti di informazione...
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A fine gennaio come @OssMilex per primi abbiamo evidenziato come già ora ci siano soldati e “assetti” italiani nelle zone calde del fianco Est della NATO (ovviamente non come risposta alla Russia, ma nel quadro di missioni già attive da tempo).
@OssMilex Un modo per far capire quanto siamo già “coinvolti” nella situazione allargata della crisi in #Ucraina, e come decisioni su #MissioniMilitari di routine abbiano invece implicazioni strategiche globali (che possono diventare “tattiche” in caso di evoluzioni non previste)
Venti anni di guerra hanno da tempo messo l'#Afghanistan in una situazione devastante: secondo il @GlobPeaceIndex da quattro anni è il Paese meno in pace del mondo, ed è stato tra i tre luoghi meno pacifici dal 2010 in poi...
Secondo dati elaborati da @AOAV (organizzazione nostra partner che fa lavoro eccellente ma che di solito nessuno riprende...) dal 2011 al 2020 in #Afghanistan si sono registrati 49.039 morti e feriti per violenza esplosiva: ben 28.356 (cioè il 58%) erano civili
2) Da luglio 2019 è in corso una sospensione, poi trasformata in revoca nel gennaio 2021, su autorizzazioni all'export solamente di missili e bombe d'aereo. Perché il loro utilizzo era chiaro e documentato nel conflitto in #Yemen
3) Tale decisione non è stata presa "per vezzo" (o per calcolo politico come @repubblica e altri ripetono) ma dietro voto Parlamentare stimolato dalla situazione delle violazioni di diritti (possibili crimini di guerra) in #Yemen. Per alcuni forse contano di più "gli affari"...