#16aprile La guerra è orrore. Punto. Epicizzarla, renderla romantica, ammantarla di giustizia è una pericolosa mistificazione. Leggete questa storia.
Un'azienda americana sta fornendo all'Ucraina un sofisticato (ma non infallibile) sistema
1/11 washingtonpost.com/technology/202…
di riconoscimento facciale. Tra le altre cose, viene utilizzato per identificare i soldati russi caduti. Il software scannerizza il volto, poi richiama fonti aperte (tipo social media) e un database interno (sulla cui legittimità si dibatte da tempo negli Usa) riuscendo così
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a dare un nome ai soldati russi caduti. L'articolo racconta come, fatta l'identificazione, vengano contattate le famiglie a cui arrivano le foto dei corpi (fatti a pezzi da una mina, carbonizzati da un'esplosione, mutilati dai proiettili).
Gesto umanitario? No PsyOps
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come si dice in gergo militare cioè un'operazione di guerra psicologica per fiaccare il morale del nemico. Ci sono famiglie che non sanno della morte di figli/mariti/parenti (c'è conferma "visuali" di corpi russi non recuperati quindi non identificati ufficialmente). Lo
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Scoprono così: "Perchè lo fai? Mi vuoi far morire? I sono già morta! Ne stai godendo?" dice una delle madri contattate. Orrore gratuito. E' una pratica legittima?
Difficile dirlo visto che non ha precedenti. Personalmente ho seri dubbi sul rapporto tra guerra e legittimità.
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La regole sono fondamentali in un conflitto (dal trattamento dei prigionieri agli obiettivi civili) ma la Storia ci dimostra che sono friabili. Banalmente un soldato che non mangia da giorni, ha i geloni, è terrorizzato, ha visto suoi compagni morire, subisce bombardamenti
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o imboscate continue beh dimentica il concetto di legittimità a favore di quello di sopravvivenza, ad ogni costo. Ci sono poi i casi in cui le regole vengono violate per scelta tattica (vedi bombardamenti su ospedali per piegare città assediate in Siria).
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Nell'articolo ci si chiede se questa pratica aiuti o meno l'Ucraina e se possa avere invece effetti contrari (moltiplicando il consenso in Russia per l' "operazione speciale"). A me sembra sia solo parte di quella spirale di odio che caratterizza ogni conflitto. Rancore che
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genera altro rancore e rende ancora più difficile fermare una guerra o contenerne gli effetti a lungo termine. Tra l'altro il caso afghano (si l'archetipo di ogni guerra contemporanea) ci insegna che i database biometrici, massivamente utilizzati dagli USA (per identificare
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guerriglieri arrestati ma anche dipendenti statali, collaboratori vari) possono finire nelle mani sbagliate cioè in quelle del nemico.
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La Guerra è Sempre un Crimine.
Un mio contributo a @cittanuova_it con @carlogiustino
Se vi va di ascoltarlo.
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Grazie al @tg2rai e a Lisa Marzoli
"Kabul Crocevia del Mondo"
#18aprile#ucraina#RussiaUkraineWar#Russia molti sono convinti che l'offensiva in Donbass (quella che il ministero alla Difesa russo chiama seconda fase dell'operazione speciale) sia già cominciata. Personalmente non credo sia così. Penso invece che siamo in una fase
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preparatoria a giudicare dagli attacchi missilistici russi su basi, piste e depositi di carburante. Si sta cercando di limitare il supporto aereo e la logistica per le truppe ucraine mentre in contemporanea si stanno riorganizzando ambo le parti: da un lato i russi devono
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ricostituire i BTG (Battel Tactical Group che sono delle unità di 800/1000 uomini che aggregano specialità multiple, chiave della recente riforma delle forze armate) dopo il ritiro dal nord-est;
3/25 graphics.reuters.com/UKRAINE-CRISIS…
#17aprile#BuonaPasqua con il grande @maurobiani che, come sempre, riassume lo stato delle cose ma risarcisce anche uno strappo, l'attenzione "distorta" data ad uno dei momenti+toccanti della via crucis, la partecipazione di due donne, due amiche, una russa, l'altra ucraina
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Distorta perché se n'è parlato sí - correggetemi se sbaglio - ma non per suo valore spirituale, in quanto oggetto di polemica tra dell'Ucraina (le tv di quel Paese non hanno trasmesso la via crucis) e Santa Sede. Una polemica che ha raggiunto livelli a mio avviso tristi
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Prendo ad esempio, tweet di un ex-diplomatico ucraino che dice del Papa: "Hai un solo lavoro nella vita: tracciare una linea tra bene e male e non lo fai!". La colpa di Francesco? Non aver indicato Putin come colpevole delle sofferenze dei profughi ucraini e siriani.
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#15aprile un hashtag non di tendenza ma universale #rifugiati prodotto principe della #guerra assieme alle vittime civili e alla devastazione
Questa foto l'ho scattata a gennaio mentre ero in giro per l'Italia a presentare il mio "Kabul, Crocevia del Mondo"
Come tanti durante
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i drammatici giorni della fuga da Kabul ho provato a dare@una mano. Dopo mesi sono riuscito a trovare amici afghani nell'inconsueto scenario di un paesello italiano. Erano arrivati in 10, ne ho trovato 11 visto che è venuta al mondo la piccola "Luce" (traduco dal farsí) che su
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Padre mi presenta orgoglioso. La mamma di sotto cucinava perchè l'ospite è sacro per gli afghani e devi mettere in tavola per lui tutto quello che hai.
Il papà, intanto, avvertito all'ultimo minuto per via della mia impossibilità di pianificare qualsiasi cosa si era incamminato
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#12aprile#Russia#Ucraina Ovvero come tutto puó sfuggire di mano.
La visita a Mosca del cancelliere austriaco è fallita. Nehammer (non favorito nemmeno dal suo ministro degli esteri e da polemiche interne) torna a casa con un nulla di fatto. L'Austria è in una posizione di
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Vulnerabilità verso la Russia (dipende all'80% dal suo gas) ma ha potuto sedersi al tavolo con Putin perchè è Paese UE ma non Nato. In Ucraina ha inviato equipaggiamento non letale (protezioni balistiche non armi che ammazzano russi). Al fallimento della visita ha
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Contributo anche (indirettamente, chiaro) l'alto rappresentante della politica estera UE Borrell con la sua frase: la soluzione in Ucraina è sul campo di battaglia; oltre alla sua enfasi sulla lista di armi da inviare a Kyev. Infatti poche ore prima dell'arrivo di Nehammer
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#11aprile#Russia#Ucraina oggi avrei voluto fare uno di quei thread che piacciono a tutti e non attirano commenti del tipo "è difficile dire che c'è un aggressore e un aggredito" (migliore delle ipotesi rispetto ai soliti insulti) cioè avrei voluto raccontarvi la situazione 1/30
nel "calderone" cioè in quell'area dell'Ucraina sud-orientale dove si deciderà il destino del conflitto, il ministero alla Difesa russo la definisce fase due e qui le interpretazioni si biforcano ma ne parlerò domani. Si perchè oggi lascio da parte mappe e
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"carriarmatini" tipo risiko per rispondere ad una domanda che molti di voi mi avete fatto commentando i mie thread e alla quale non ho risposto perché si ripete talmente tante volte che ho preferito rispondere in una soluzione unica. Come si raggiunge la pace?
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#10aprile#Russia#Ucraina#Ukraine la guerra dura da oltre un mese e mezzo, non c'è alcuna soluzione militare in vista (vittoria, tema del thread), unico dato certo al momento sono devastazione di città e infrastrutture (si impiegherà anni a ricostruire) e le vittime civili 1/25
Secondo Onu: 1766 morti (452 uomini, 284 donne, 27 bambine, 43 bambini più 69 minori e 891 adulti il cui sesso non è noto)
2,383 feriti (di questi 45 bambine, 44 bambini, 126 minori)
2/25 ukraine.un.org/sites/default/…
Alla tragedia delle vittime civili si somma quello dei rifugiati sono 4,441,663 gli ucraini costretti a lasciare il proprio Paese dove non sanno quando e se potranno tornare. A loro si devono sommare 7 milioni di IDP (sfollati interni).
3/25 data2.unhcr.org/en/situations/…