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May 31 17 tweets 5 min read
1/ Il 16 luglio 1990, la Verkhovna Rada ha adottato la Dichiarazione di sovranità statale dell'#Ucraina e il territorio dell'Ucraina è stato dichiarato inviolabile entro i confini esistenti. Il preambolo della Dichiarazione sottolinea:
2/ "la sovranità, l'indipendenza, la completezza e l'indivisibilità del potere della repubblica all'interno del suo territorio, l'indipendenza e l'uguaglianza nelle relazioni estere". Tutto ciò è stato prima riconosciuto e poi disatteso dalla Russia nel corso degli anni.
3/ Nel 1994 la #Russia e la #Bielorussia hanno firmato il Memorandum di Budapest, con il quale non solo promettevano di proteggere l'Ucraina contro eventuali aggressioni, ma anche di non violare la sua integrità territoriale. Poi però l'Ucraina l'hanno tradita.
4/ E l'hanno tradita più volte, ripetutamente, impiantandovi collaboratori fantocci, massacrando a fiumi il popolo di #Maidan, ostacolando le legittime aspirazioni europee ed atlantiste degli ucraini, invadendo e annettendo la #Crimea e dando vita a una guerra nel #Donbass.
5/ C'è chi insiste sul fatto che questa guerra debba finire con i negoziati e si dimenticano, però, che non è scontato che debba andare così. A volte i negoziati arrivano dopo una sconfitta conclamata, portando anche a una pace più duratura. Pensiamo alla Conferenza di Monaco.
6/ Tutti coloro che pensano di sviluppare un negoziato che possa davvero garantire la pace mentre la #Russia avanza nel Donbass, si sbagliano. E anche se dovesse accadere, questi avrebbero luogo con gli aggressori che si trovano in una posizione, in qualche misura, di forza.
7/ Non solo, come può, in ogni caso, l'Ucraina sentirsi al sicuro, fidarsi di Putin dopo che la Russia ha tradito ogni volta? L'indipendenza del 1991, il memorandum di Budapest, gli accordi di Minsk. Come potranno credere alla sua parola in queste condizioni?
8/ E l'Europa, come potrà sentirsi al sicuro con una pace fragile, che coverà sempre tensioni latenti e che potrebbe degenerare nuovamente, in ogni momento?
9/ Non potrà, perché se passa il concetto che uno Stato, per vivere in pace con la Russia, debba per forza cedere porzioni del proprio territorio, inclusi quelli essenziali per il proprio sviluppo, chi più potrà sentirsi al sicuro? Principalmente tra i suoi vicini?
10/ Alcuni trovano accettabile che l'Ucraina acconsenta anche a eventuali pretese di sorta purché finisca "questa storia", in qualunque modo.
11/ A mio avviso è un approccio miope, bisognerebbe fare il possibile perché l'Ucraina arrivi ai negoziati nella miglior posizione possibile invece, e questo si ottiene sul campo di battaglia. Si ottiene fortificando il loro esercito e essendo assertivi nelle azioni.
12/ Solo con una sconfitta della si potrà garantire la pace, perché solo così essi saranno scoraggiati dalla tentazione di ripetere lo stesso errore. Ottenere una pace duratura è funzionale anche al nostro di benessere, nell'UE.
13/ Se dovessero scoppiare ciclicamente nuove tensioni tra Russia e Ucraina, tutto il mondo rivedrebbe le stesse oscillazioni nell'economia a cui assistiamo ora, alle stesse crisi alimentari. Vogliamo davvero vivere in questa situazione di ricatto?
14/ Comunque vada, anche se ci saranno disfatte, dobbiamo fare in modo che non debbano provare rancore verso l'occidente, che si sentano abbandonati, non dopo tutti ciò che stanno sacrificando per le loro aspirazioni, che hanno in comune con noi: libertà, democrazia, progresso.
Ps: poi bisognerebbe ricordarsi della situazione bielorussa, anche quella è una questione vergognosa. Ma qui si aprirebbe un altro capitolo:

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May 31
Draghi ha appena detto che tra tutti i grandi stati dell'UE, quasi tutti si oppongono allo status di Candidato 🇺🇦, eccetto l'Italia.

Quando, secondo me, bisognerebbe accelerare la loro integrazione e anche di altri. Non farlo è non vedere in prospettiva rispetto al nuovo ordine.
Accogliere Stati come l'Ucraina, l'Albania, ecc, è diminuire la quantità di punti sui quali la Russia potrebbe agire, in futuro, per mettere in difficoltà l'Europa. E lo faranno sicuramente, in tutto i modi possibili, tranne nel caso in cui Putin sia sconfitto definitivamente.
E sarebbe da farlo anche in vista della ricostruzione. L'Ucraina è una democrazia che aveva ancora riforme e adeguamenti da portare a termini. Dopo la guerra ci sarà un'enorme volontà di ripartire e con la ricostruzione l'UE può aiutarli ad accelerare anche sul piano legislativo.
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May 30
Non si spingerà oltre un certo limite. Sono stati chiari da sempre e questa cornice che limita l'invio di certe armi lo conferma. Purtroppo c'è una lettura un po' romantica del supporto dell'occidente. C'è ma è limitato. Sembrano non rendersi conto che gli ucraini devono>
Ricacciarli indietro i russi, non permettere che si accomodino. La situazione sembra, in qualche misura, più favorevole per i russi ora, il clima, il fatto di aver concentrato forse che avevano altrove e hanno una superiorità di armamenti, aerei, un'aviazione più forte, e carri>
armati micidiali. Come credono che possano difendere meglio senza poterli colpire anche da lontano. Così, con tutti questi limiti, questo atteggiamento timoroso di Putin, anche con la dichiarazione di una totale esclusione di un intervento, si dà un segnale a Putin. Che in nessun
Read 4 tweets
May 28
Ho riflettuto molto in questi tre mesi, principalmente sui discorsi sulla guerra in Ucraina di una parte della sinistra sedicente democratica e antifascista, e volevo condividere con voi alcune considerazioni in questo thread.🧵👇
Il sentimento anti-americano e anti-NATO che permea una parte della sinistra in Italia, la stessa che si autodefinisce democratica e antifascista, arriva a essere accecante ed ha effetti, secondo me, curiosi e ripugnanti.
Per alcuni si tratta, appunto, di antiamericanismo, e antimperialismo, altri, forse, identificano nella Russia (tout-court) un simbolo dell'ideologia comunista/marxista.
Read 19 tweets
May 28
Le dichiarazioni della Segretario di Stato parlamentare presso il Ministero federale della Difesa tedesco Siemtje Möller, della SPD, su presunti accordi informali nella NATO per non fornire alcuni tipi di armi all’Ucraina sta sollevando un polverone in Germania e non solo. Un🧵👇
Tali dichiarazioni hanno suscitato la reazioni di personaggi politici come Liz Truss e Jan Havranek, Ministro della difesa della Repubblica Ceca, tra altri. La notizia è stata immediatamente ripresa dai nostri quotidiani e viene commentata tutt’ora sui social media.
Liz Truss sembra smentire l’esistenza dell’accordo, così come il Ministro della difesa ceco. Allora, qualcuno mente? Premetto che non sono riuscito a capirlo.
Read 20 tweets
May 26
UE, US e UK assieme istituiscono l’Atrocity Crimes Advisory Group (ACA) che supporterà l'ufficio del procuratore ucraino nelle indagini sui crimini di guerra perpetrati dalla Russia. L'ACA sarà formato da esperti internazionali che forniranno consulenza tecnica e operativa.
È bene ricordare che né l’Ucraina né la Russia sono Stati parte della CPI. Ma l'Ucraina️ ha accettato la competenza della CPI relativamente ai crimini internazionali ai sensi dell’art. 12, 3 dello Statuto di Roma e l’art. 44 del Regolamento di procedura e di prova.
Il Regolamento di procedura e di prova prevede una particolare procedura, la qua permette ad uno Stato non parte dello Statuto di riconoscere la competenza della CPI per ciò che concerne i crimini internazionali previsti dall’art. 5
icc-cpi.int/Publications/R…
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May 25
#Zelensky (Skytg24): "L'occidente è diviso di fronte alla Russia"

Sì, aggiungo, è diviso così: Da un lato, l'Europa meridionale guidata da uno Stato insofferente alla primazia USA nella difesa. Gruppo al quale si aggiunge la Germania, con le sue posizioni ambigue sulla Russia.
Da l'altro, gli USA, Canada, UK insieme a Polonia, Slovacchia, l'est, insomma, che hanno assaggiato il tacco sovietico sul proprio alluce. Questi capiscono che non bisogna farsi sfuggire l'occasione per buttare giù Putin. Potrebbe non ripresentarsi, anzi, non farlo lo renderebbe
Più pericolosi. Sarebbe un segnale di debolezza e disunione dopo l'Afghanistan, di campo libero sia per Putin verso altri Stati che per la Cina verso Taiwan. E nel nuovo ordine che scaturirà dalla mossa folle di Putin, questo sarebbe in una posizione ottimale.

Infine, ci sono
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