#IsraeliOccupation#ApartheidIsrael
“L'umiliazione dell'altro è parte inseparabile della violenza burocratica, assassina dell'anima, del tempo e della speranza, che noi ebrei israeliani, abbiamo trasformato in una forma d'arte” ⬇1/18
"Pochi minuti dopo le 3 del mattino, il telefono squilla nella sala operativa dell'ufficio di coordinamento e collegamento per la sicurezza palestinese.
L'ufficiale assonnato di turno sente la voce del suo omologo, un soldato assonnato dell'amministrazione civile israeliana, ⬇2
che gli annuncia che l'esercito sta per fare irruzione in questa o quella località palestinese.
Questo significa che tutta la polizia palestinese deve ritirarsi immediatamente nei propri uffici. ⬇3
Nel gergo interno dell'amministrazione civile, questo compito è noto come “ripiegare SHOPIM”, con #SHOPIM che è l'acronimo ebraico di "poliziotti palestinesi”. ⬇4
L'avvertimento al telefono e il “ripiegare” sono un' operazione di routine che entrambe le parti si assicurano, perché “nessuno vuole che una parte spari all'altra”, come ha raccontato ad @Haaretz un ex soldato dell'unità. ⬇5
Ricorda che il lasso di tempo concesso ai palestinesi per “ripiegare” era di circa mezz'ora. Un'ex soldatessa dell'unità ricorda 45 minuti. Un altro veterano ricorda che i palestinesi eseguivano subito; lei invece li ricorda indugiare. ⬇6
Tutti ricordano che gli era proibito rivelare l'obiettivo e lo scopo ( arresto, mappatura, ricerca di armi, confisca di fondi, dimostrazione di “governabilità”) del raid.
Questi sono solo 3 delle decine di ex soldati che hanno prestato servizio nell'amministrazione civile e ⬇7
hanno testimoniato sull'unità a #BreakingTheSilence, @BtSIsrael, nel nuovo report, #MilitaryRule, pubblicato lunedì.
Questa ong ribelle continua a decostruire la narrazione dei militari sui palestinesi, smascherando la menzogna della “sicurezza” e la falsità della “moralità”. ⬇8
Nel gergo delle forze di sicurezza palestinesi, la scomparsa dei poliziotti dalle strade a causa di un imminente raid è chiamata “zero-zero”. Una fonte della sicurezza palestinese non conosceva il termine “ripiegare SHOPIM” e ha detto che è umiliante. ⬇9
Ma la realtà, quella in cui i poliziotti palestinesi si affrettano a nascondersi nelle loro roccaforti poco prima che i soldati israeliani irrompano nella casa di una famiglia, puntando fucili contro donne e bambini appena svegliati, è più umiliante. ⬇10
Mortalmente umiliante è vietare agli agenti di sicurezza palestinese di difendere il proprio popolo non solo dai soldati, ma anche dai civili israeliani che lo attaccano nei loro campi e frutteti, in casa e fuori, mentre sono al pascolo con le mandrie. ⬇11
Il rispetto da parte dell'Autorità Palestinese di questo divieto è umiliante.
Ed è umiliante anche l'opposto: quando la parte palestinese ha bisogno di chiedere l'approvazione israeliana affinché i suoi poliziotti vadano da una determinata città a un villaggio vicino ⬇12
che si trova nell'Area B, o perché la strada tra di loro attraversa l'Area C. “Non fanno capolino senza che glielo diciamo. … Anche se non ci sono coloni nel mezzo, [anche se] ci vanno senza uniformi, senza armi o devono solamente indagare su un incidente d'auto: ⬇13
devono comunque coordinarlo con la brigata”, si legge in una delle testimonianze del report.
Il fattore dell'umiliazione, altro mezzo del governo ostile di una giunta militare, si respira dentro e tra le righe del report: ⬇14
nell'arabo stentato con cui i soldati ai check point si rivolgono ai palestinesi, nel trattamento sprezzante verso anziani che potrebbero essere i loro nonni/e, nell'assegnare acqua ai coloni a spese di una comunità palestinese, nella revoca dei permessi di circolazione. ⬇15
L'umiliazione dell'altro è parte inseparabile della violenza burocratica, assassina dell'anima, del tempo e della speranza, che noi ebrei israeliani, essendo gli espropriatori di un popolo della sua terra, abbiamo trasformato in una forma d'arte. ⬇16
Usiamo il potere dei decreti che abbiamo emanato, le leggi, le procedure e le sentenze della magistratura per abusare continuamente di altre persone. ⬇17
L'Amministrazione Civile non ha inventato il sistema, ma è la punta di diamante e la spada di questa violenza burocratica."✍#AmiraHass 18/18🔚
#OpenFirePolicy#IsraeliCrimes #Israele riprende gli agguatti contro i lavoratori che cercano di attraversare i varchi della barriera di separazione; i soldati sparano e uccidono Nabil Ghanem (53). ⬇1/15
"Nabil Ghanem (53) viveva a #Sara, villaggio a ovest di #Nablus.
Domenica 19 giugno, intorno alle 10, ha cercato di attraversare uno dei varchi della barriera di separazione vicino al checkpoint #QalqiliyahDCO (#Eyal) per entrare in #Israele, dove lavorava senza permesso, ⬇2
per ottenere il denaro che il datore di lavoro gli doveva.
Non appena ha attraversato il recinto di filo spinato sul lato orientale della barriera, i soldati israeliani che erano in agguato hanno sparato diversi colpi verso di lui e altri lavoratori palestinesi. ⬇3
"Per tutta la seconda metà di maggio, gli abitanti di #Huwarah hanno subito una serie di attacchi congiunti da parte di coloni e soldati che hanno seguito un vero e proprio modus operandi: ⬇2
prima arrivano i coloni per togliere una bandiera palestinese che era esposta lungo la strada principale della città, poi arrivano i soldati e proteggono i coloni, per poi tutti insieme attaccare i passanti palestinesi. ⬇3
"Anas (24) e Nuzhah (22) 'Afanah si sono sposati nel 2018. Anas è residente a #ZurBaher a Gerusalemme est e ha carta d'identità israeliana. Nuzhah è residente ad #Anata, città a nord di #Gerusalemme in Cisgiordania, e possiede una carta d'identità dell'Autorità Palestinese. ⬇2
Mercoledì 29 giugno 2022, intorno alle 22:00, la coppia stava guidando con le loro 2 figlie, Yaqin (18 mesi) e Sadin (1 mese), verso una pasticceria nel quartiere di #BeitSafafa a Gerusalemme est, quando gli agenti di polizia li hanno fermati. ⬇3
Sabato 25 giugno 2022, intorno alle 9:30, una cinquantina di abitanti di #Kisan, un villaggio nel distretto di #Bethlehem, si sono riuniti per protestare contro l'inquinamento atmosferico e i cattivi odori generati ⬇2
da un impianto di riciclaggio di rifiuti e materiali da costruzione del vicino insediamento di #MaaleAmos.
Durante la protesta, diversi giovani palestinesi hanno lanciato pietre contro l'impianto, ma si sono fermati su richiesta del capo del consiglio Musa al-'Abayat (34). ⬇3
#IsraeliOccupation#ApartheidIsrael
Sotto l'occupazione e l'#apartheid israeliano ai palestinesi non è nemmeno permesso piangere: soldati e agenti di polizia attaccano i partecipanti di 4 funerali. ⬇1/13
"Il 13 maggio 2022, #ShireenAbuAkleh, giornalista di @AlJazeera uccisa 2 giorni prima nel campo profughi di #Jenin, è stata sepolta a Gerusalemme est. ⬇2
Durante il funerale, gli agenti della polizia israeliana e della polizia di frontiera hanno picchiato i portatori della bara e gli altri partecipanti. Il filmato di questa violenza è stato condiviso in tutto il mondo, suscitando dure reazioni e forti critiche. ⬇3
"Il movimento di insediamento #Nachala ha intenzione di avviare 3 nuovi avamposti non autorizzati in Cisgiordania domani, nonostante l'avvertimento del ministro della Difesa #BennyGantz, che ha affermato che le forze di sicurezza sono state incaricate di impedirlo. ⬇2
Il movimento #Nachala, che mira ad aumentare l'insediamento ebraico in Cisgiordania, ha massicciamente pubblicizzato l'istituzione dei 3 avamposti negli ultimi mesi e ha chiesto ai suoi seguaci che mirano a stabilirsi nei siti di prepararsi per un soggiorno prolungato. ⬇3