1) Dal 2017 i governi italiani si sono resi complici di questi crimini. Nessuno può dire "non sapevo". Vi abbiamo fornito prove e ve le hanno fornite Onu e Corte penale internazionale. Il "Memorandum" con la #Libia condanna loro e condanna voi. Erano loro da fermare, non le Ong.
2) Vi abbiamo raccontato il #Libyagate che coinvolge politica, finanza, contrabbandieri, mafiosi. Tra stragi e affari attraverso #Malta e i personaggi coinvolti nella congiura contro #DaphneCaruanaGalizia
3) Avete sui vostri tavoli le condanne della giustizia italiana contro i torturatori nelle prigioni statali libiche. avvenire.it/attualita/pagi…
4) Non avete chiesto giustizia neanche per i pescatori siciliani imprigionati in #Libia e di cui si conosce nome, volto, grado e incarico del loro torturatore. avvenire.it/attualita/pagi…
5) Sinistra e Destra, sotto ricatto della mafia libica, non sono riusciti (ammesso che ne avessero davvero voglia) a cambiare una sola virgola del Memorandum nonostante le promesse. avvenire.it/attualita/pagi…
6) E adesso, non sapendo come occultare la verità su chi comanda nel Mediterraneo, torna il ritornello contro i soccorritori, sperando di nascondere da cosa si scappa e da chi. Nomi che ben conoscete e a cui avete stretto la mano. Le torture vi riguardano avvenire.it/attualita/pagi…
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1) le accuse ad @amnesty sono fuori bersaglio. Anche nei nostri reportage sui gravi e non paragonabili crimini russi non abbiamo nascosto la differenza tra bombardamenti deliberati su civili e altri su infrastrutture civili usate dai militari, ma..
(segue) amnesty.org/en/latest/news…
2) Nei suoi report @amnesty e altri organismi e internazionali ribadiscono che l'aggressore é la Russia, in termini non equivocabili. Bisogna leggere e rileggere con cura, perché la guerra non é un derby domenicale.
Ecco cosa scrive @amnesty (segue)
3) Ecco: "Il presidente russo Putin, il suo governo e le forze armate russe cercano disperatamente di nascondere la verità sulla guerra, compresi i crimini di guerra che stanno commettendo in Ucraina". Dunque non c'è nessuna equiparazione, anzi. (fine) amnesty.org/en/latest/news…
Vedo e leggo in Europa molta preoccupazione per la sorte degli afghani e dei profughi.
Ecco, in Europa i profughi #Afghanistan vengono trattati così (1 - segue)
Ecco come l'Europa tratta i profughi #Afghanistan
La stessa Europa che oggi teme i crimini dei #talebani ma poi usa le spranghe contro i profughi (2 - continua)
+++ VIDEO - FOTO Così i guardacoste #Libia hanno tentato di speronare e sparare i #migranti +++ @seawatch_intl ha documentato la tentata strage. Colpi di mitra mentre il gruppo cerca di sfuggire alla cattura (segue) @nelloscavo @Avvenire_Nei
Vincent @cochetel inviato @Refugees
“Nessun addebito per gli autori degli abusi contro le donne riportate in #Libya dalla guardia costiera (Lcg). La maggior parte delle donne evacuate, detenute per più di 9 mesi, aveva figli/era incinta a causa di stupri da parte delle guardie”
Ecco la prova da @scandura grazie le immagini di @ItalianNavy Contro i pescherecci è intervenuta la motovedetta Ubari della cosiddetta guardia costiera libica.
Volete sapere quando fu regalata dall’Italia e da quale governo?
Seguite il thread
Il 26 novembre 2018 la motovedetta “Ubari”, promessa all’epoca del Gentiloni-Minniti, giunge a Tripoli. Era stata consegnata ai libici nel porto di Messina. Era in carica il governo “Conte I”. Il ministro dell’Interno era @matteosalvinimi
La motovedetta Ubari intervenuta di gran carriera per sparare ai pescatori siciliani in acque internazionali. Un paio di settimane fa la Ubari era rimasta in porto: 130 morti affogati