Visto che ieri sera io e @beretta_g siamo stati citati esplicitamente dal Ministro @GuidoCrosetto credo sia opportuno dire qualcosa sulla sua nomina al @MinisteroDifesa
@beretta_g@GuidoCrosetto@MinisteroDifesa Partiamo dal "conflitto di interessi". Dal punto di vista della fattispecie giuridica e penale specifica ritengo che con la dimissioni da cariche aziendali non si configuri, e in questo senso il mio pensiero è rafforzato da quanto scrive @andrea_pertici
@beretta_g@GuidoCrosetto@MinisteroDifesa@andrea_pertici Il problema semmai è quello di opportunità politica e di rafforzamento di un'influenza pervasiva, problematica (e in vari tratti indebita sotto il profilo delle opportunità e delle conseguenze) dell'industria militare sulle scelte di Difesa. Una interrelazione diffusa...
@beretta_g@GuidoCrosetto@MinisteroDifesa@andrea_pertici ...e che non riguarda solo la persona di @GuidoCrosetto ma è figlia di un sistema che mette troppo al centro un comparto economico direttamente legato a scelte di natura politica. Si tratta di quello che Eisenhower chiamava il "complesso militare-industriale", anche in Italia.
@beretta_g@GuidoCrosetto@MinisteroDifesa@andrea_pertici Certamente da noi ha caratteristiche ben diverse da quelle degli USA, ma non possiamo più pensare sia una situazione "residuale". E men che meno "limitata" ad alcune percone o alla "destra" (basta vedere le nomine degli ultimi anni: quasi sempre PD) 👇
@beretta_g@GuidoCrosetto@MinisteroDifesa@andrea_pertici@OssMilex@TI_Defence@Cild2014 Il rischio di "conflitti di interessi" conclamati o comunque di commistioni negativi quindi c'è, in generale, e andrebbe quindi rafforzata la normativa a riguardo. Ma alcune positive (per noi) proposte nella XVII legislatura sono rimaste lettera morta 👇
Alcune mie considerazioni su manifesti, attacchi mistificatori, incoerenze, interessi armati ma soprattutto sulla natura della #guerra: un racket, una mafia che accerchia i civili e li rende vittime delle scelte criminali dei "potenti"...
Oggi trovate su @Avvenire_Nei una bella intervista ad un grande @savinopezzotta, che esprime in maniera chiara e limpida quelle che sono le vere proposte dei movimenti nonviolenti, di fronte alla guerra.
@Avvenire_Nei@savinopezzotta "Manifestare è un modo di stare in campo, di educare alla pace e di affermare anche parole e simboli diversi da quelli della guerra che rischiano di far passare in secondo piano persino la sofferenza delle persone".
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@Avvenire_Nei@savinopezzotta Nessuno vincerà realmente questa guerra. E chi dovesse dominare alla fine del conflitto siederà solo su un cumulo di macerie, di ferite e di odio. Noi dobbiamo assumerci il rischio della pace, tentare vie nuove, sperimentarla.
Nonostante rapporti di forza in Parlamento non sarà così facile per Governo (e fautori vari) concretizzare il "desiderato" aumento di #SpesaMilitare senza contrasto da opinione pubblica.
Per cui, conoscendo i miei polli, ecco le "giustificazioni" pronte ad essere rilanciate 🧵 👇
"La spesa sociale e la #SpesaMilitare non sono in alternativa!"
Forse a livello concettuale no (e ci sono vincoli che non permettono di trasferirla tutta...) ma ovviamente con risorse finite date se metti i soldi in una cosa non li hai più (o ne hai di meno) per l'altra...
Tutto da dimostrare, e comunque non vuol dire che si sa parlando di numeri astratti: sono soldi.
In realtà è un gioco di parole (non si definisce nemmeno ambito semantico) per cambiare la "percezione"...
Vista la confusione diffusa (anche da parte di ex ministri e ministre, ma forse in quel caso è più mistificazione interessata) è opportuno fissare alcuni punti sulla questione #SpeseMilitari
Dopo l'inizio del conflitto in #Ucraina è cambiato l'approccio: prima si doveva contrastare la contrarietà nell’opinione pubblica evidenziata da diversi sondaggi. Oggi invece si cerca il consenso politico in direzione militarista.
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Le decisioni di aumento della #SpesaMilitare sono state prese in primis dalla #Germania, seguita poi anche da altri (Svezia, Francia). La mozione votata a @Montecitorio sostiene una richiesta di #Draghi presente comunque già prima della guerra (ricordate post #Afghanistan?)
Idealtipi di comportamenti e dichiarazioni sul conflitto in #Ucraina che mi paiono illogici, scorretti e pericolosi (accettabili se derivano da comprensibile paura e smarrimento, dolosi se puntano coscientemente a screditare per promuovere propria posizione)
Mini-thread 👇
Quelli che "non si può chiedere agli ucraini di arrendersi dal divano di casa propria", ma dallo stesso divano pretendono di dire se e come gli ucraini dovrebbero combattere (come proxy...)
1/..
Quelli che "non ha senso valutare i passi che ci hanno portato alla guerra, è chiaro chi sia aggressore e chi aggredito", ma poi pretendono di giustificare scelte gravi (su situazione complessa) con paragoni storici stiracchiati e banalizzanti riferiti a decenni fa
Volete sapere quale sarà "la linea" dei prossimi giorni (in realtà già iniziata) della maggioranza dei media principali e degli analisti/twitteri/opinionisti collegati sulla crisi #Ucraina?
(1) "Putin è un pazzo psicopatico" - no, Putin è un autocrate che per mantenere il proprio potere (ed accontentare settori militari e nazionalisti in Russia) è disposto anche a rischiare una guerra utilizzando qualsiasi metodo
(2) "l'Occidente sta solo rispondendo a provocazioni russe" - no, sebbene sia ovvio che escalation più recente sia responsabilità del Cremlino è altrettanto ovvio a chi guarda le cose con un minimo di prospettiva che le mosse di entrambi gli schieramenti non sono distensive