"Il centro europeo per i diritti umani e costituzionali chiede di indagare sulla responsabilità penale individuale «di funzionari di alto livello degli Stati membri dell'Ue e delle agenzie dell'Ue in merito a
molteplici e gravi privazioni della libertà personale». Tra i presunti coautori figurano esponenti politici ed ex ministri, come «gli ex ministri dell'Interno italiani, Marco Minniti e Matteo Salvini, l'attuale e l'ex primo ministro di Malta, Robert Abela e Joseph Muscat,
l'ex Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, l'ex direttore esecutivo di Frontex, Fabrice Leggeri, nonché membri dei Centri di Coordinamento del Soccorso Marittimo italiano e maltese...
...La denuncia giunge alla
conclusione che le operazioni con le quali i migranti vengono intercettati nel Mediterraneo e riportati in Libia, spesso dalla cosiddetta. Guardia Costiera Libica con il coordinamento di attori europei, costituiscono di per sé crimini contro l'umanità»...
Vengono esaminati 12
casi di intercettazione in mare e successiva reclusione nei campi di prigionia libici dal 2018 al 2021. In tutti gli episodi esaminati emerge anche da documenti ufficiali la la cooperazione tra le agenzie dell'Unione europea (in particolare la Commissione europea, Eunavformed e
Frontex) e gli Stati membri (tra cui Italia e Malta) con gli attori libici, sia a livello politico che operativo, nella piena consapevolezza che le persone verranno poi ricondotte contro la loro volontà in strutture di reclusione nelle quali vengono commessi quelli che le Nazioni
Unite più volte hanno definito «orrori indicibili»...
...Oltre ad ottenere documentazione ufficiale, il Centro europeo per i diritti umani e costituzionali ha esaminato le informazioni provenienti da svariate altre fonti, tra cui Initiative Watch the Med - Alarm Phone, Open Arms,
Border Forensics, Frag den Staat e Human Rights Watch, «oltre a diversi giornalisti d’inchiesta che hanno fornito informazioni cruciali sulla collaborazione tra gli attori libici e i funzionari delle agenzie dell'Ue e degli Stati membri e sulla complessa rete di attori coinvolti
congiuntamente negli aspetti relativi alla gestione delle frontiere»..."
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"La denatalità porterà alla lunga una riduzione dei plessi scolastici, quindi dei presidi e dei Dsga. Il piano, approvato nell’articolo 99 del decreto legge della manovra di fine 2023, rientra nel cosiddetto “dimensionamento scolastico” e non
è altro che la prosecuzione dalla linea intrapresa già dall’ultimo Esecutivo Berlusconi, che tagliò almeno 2mila istituti autonomi; come pure dal precedente Governo, guidato dall’ex premier Mario Draghi, che ha previsto la riduzione progressiva di investimento pubblico per
l’istruzione rispetto al Pil, con circa mezzo punto in meno rispetto ad oggi da raggiungere entro il 2025. È in questo processo che si colloca la sparizione delle scuole autonome più piccole, che verranno aggregate ad altre, con il risultato che un preside si troverà alla guida
"So dei tuoi malumori interni nei confronti di un'organizzazione che nel 2019 nel suo rapporto ha dedicato soltanto un paragrafo di sei righe al bombardamento militare nel quale sono morti 18 bambini e bambine
reclutati dalla dissidenza delle Farc, dove si è infierito su alcuni corpi già morti, un evento che ha determinato le dimissioni dell'allora ministro della Difesa, Guillermo Botero - scrive Claudia Julieta Duque -. So che hai documentato altri casi del genere, come il
dislocamento forzato delle famiglie dei bambini uccisi e l'assassinio di altre persone. So che ti dava fastidio la leggerezza dei toni dei rapporti dell'Onu - continua la giornalista investigativa -, la complessa relazione di alcuni membri della missione con l'esercito e la
L’adolescente sarebbe stata contattata insistentemente da tre sue amiche affinché potessero incontrarsi. Ma all’appuntamento, sotto casa della 13enne, si sono presentati in 5, poi
raggiunti da altre due ragazze in compagnia di un adolescente. Una delle ultime arrivate avrebbe accusato la 13enne di aver messo un like ad un post di un ragazzo corteggiato da lei. Di lì le botte del branco. «La vittima viene afferrata per i capelli», scrive Borrelli su
facebook, «una ciocca viene addirittura strappata, e scaraventata violentemente sull’asfalto e presa a calci. Dopo il pestaggio, interrotto dall’arrivo di una donna residente della zona che avrebbe tratto in salvo la ragazzina portandola a casa, la stessa avrebbe continuato a
Secondo gli ultimi dati delle Forze di difesa popolare(HPG braccio armato del PKK),la Turchia ha utilizzato agenti chimici vietati 2.470 volte negli ultimi 6 mesi,
rispetto alle 367 volte nel 2021. Dallo scorso aprile almeno 100 guerriglieri sono stati uccisi in questi attacchi con armi chimiche...
...crimini di guerra in corso in Turchia dimostrano chiaramente che la Turchia è stata incoraggiata dal silenzio delle istituzioni
internazionali e pensa di aver ricevuto il via libera per commettere tali massacri illegali nell’impunità. Lo sfortunato risultato di questo silenzio significa essere complici dei crimini di guerra della Turchia. Invece di arrendersi all’armamento turco della sua adesione alla
#WeAreJulianAssange #FreeAssangeNOW
"Forse siamo di fronte ad una svolta decisiva. Gli editori e la redazione di New York Times, Guardian, Le Monde, Der Spiegel, El Pais hanno scritto un appello assai importante sul caso del fondatore di WikiLeaks «…è tempo che il governo degli
Stati Uniti ponga fine alla causa contro Julian Assange per aver pubblicato segreti di stato…»...
...Com’è noto, le notizie riguardavano i misfatti delle guerre in Iraq e in Afghanistan, nonché una serie di 251.000 messaggi riservati del dipartimento di stato. Il cosiddetto
Cablegate svelava brutture e arcani indicibili, ivi comprese gesta italiane non commendevoli...
...I giornali in questione, pur blasonati e interni alle élite internazionali, abbassarono la testa già nel 2011, quando le onde cominciarono ad incresparsi. E Assange fu lasciato
#cannabis#legaleèmeglio
"..ma c’è ancora (pure ai piani alti) chi afferma con convinzione che il consumo di cannabis sia la porta d’ingresso per la dipendenza da droghe pesanti.
Chi sostiene questa tesi forse non tiene conto – come fanno tanti di noi – che il nemico numero uno,
quando si parla di dipendenze, rimane comunque l’alcol. Accessibile, legale e dannoso. I dati dell’ISTAT indicano che il 75% degli italiani consuma alcool (l’87% degli uomini e il 63% delle donne)...
...Sono diversi gli studi che lo ipotizzano. Dopo che la marijuana è stata
legalizzata in molti stati degli Usa, la vendita media di vino è diminuita del 16,2%, mentre la birra è scesa del 13,8%...
...Attualmente, le posizioni sull’effetto della legalizzazione della cannabis sulle vendite di alcolici sono ancora oggetto di dibattito. Ma è un fatto che