3/n 🚨I sostenitori di #Bolsonaro hanno fatto irruzione nei locali della Corte Suprema del #Brasile.
4/n I sostenitori dell'ex presidente #Bolsonaro stanno devastando il palazzo del Parlamento: manca solo lo sciamano vestito da vichingo.
Incredibile.
5/n #Brasile. Entra in azione l'esercito: secondo alcuni report i sostenitori di #Bolsonaro avrebbero fatto irruzione anche nel palazzo presidenziale, raggiungendo l'ufficio di #Lula.
6/n A prendere d'assalto il Congresso a #Brasilia è una marea umana. Impossibile non vi sia stato un coordinamento. Immagini inquietanti: adesso sarà decisiva la risposta delle forze di sicurezza.
7/n L'8 gennaio sembra una riedizione del 6 gennaio che squassò il Campidoglio USA: anche in questo caso l'ex presidente tace senza chiedere ai manifestanti di placare la propria furia.
La democrazia in #Brasile sta subendo un attacco durissimo.
8/n Grazie mille ai tantissimi che stanno seguendo sul mio Blog gli sviluppi di quello che possiamo ormai definire un tentato #GolpeDeEstado in #Brasile. steadyhq.com/it/dangelodario
Chi apprezza il mio lavoro si iscriva: questo è il solo modo per consentirmi di continuare a lavorare.
9/n I locali del Supremo Federale del #Brasile distrutti dai golpisti.
10/n Nel tweet precedente ho mancato la parola "Tribunale". Tribunale Supremo Federale. Scusate ma sono momenti di grande concitazione e sto cercando di essere il più rapido possibile nell'aggiornarvi. Grazie per la comprensione.
11/n Guardate la moltitudine di persone che sta assaltando il Congresso.
17/n Jamie Raskin, membro del Congresso degli Stati Uniti che ha fatto parte della commissione d'inchiesta sull'attentato al Campidoglio: Le democrazie mondiali devono agire rapidamente per chiarire che non c'è alcun sostegno per i cospiratori del colpo di Stato in #Brasile.
18/n I golpisti all'assalto del Congresso in #Brasile posano accanto all'immagine di #Bolsonaro.
Se ancora non fosse abbastanza chiaro chi ha ispirato questo #GolpeDeEstado.
19/n L'esercito nel palazzo presidenziale: manifestanti in arresto nello scatto qui sotto. Segnale importante del fatto che le forze armate verdeoro, almeno in parte, rispondono agli ordini dello Stato brasiliano e non supportano il tentato #golpe.
21/n #Lula: "Avrete visto la barbarie di oggi a #Brasilia. Quelle persone che chiamiamo fascisti, la cosa più abominevole in politica, hanno invaso il palazzo e il Congresso. Pensiamo che ci sia stata una mancanza di sicurezza".
22/n #Lula: "Chiunque abbia fatto questo sarà trovato e punito. La democrazia garantisce il diritto alla libera espressione, ma richiede anche alle persone il rispetto delle istituzioni. Non ci sono precedenti nella storia del paese di quello che hanno fatto oggi. Per questo
23/n devono essere puniti".
24/n 🚨🇧🇷Il presidente #Lula ha firmato il decreto per l'intervento delle forze federali a #Brasilia.
25/n 🚨🇺🇸"Gli USA condannano qualsiasi tentativo di minare la democrazia in Brasile. Il presidente Biden sta osservando da vicino la situazione e il nostro sostegno alle istituzioni democratiche del Brasile è incrollabile. La democrazia brasiliana non sarà scossa dalla violenza".
26/n #Brasile. Guardia Nazionale: arrestati già 150 bolsonaristi.
27/n L'intelligenza dei golpisti di #Bolsonaro: all'arrivo dell'esercito molti di loro hanno esultato, credendo che fossero arrivati a sostenere il loro #GolpeDeEstado.
Pochi minuti dopo sono stati arrestati dagli stessi soldati.
28/n Mentre i suoi fan prendono d'assalto le istituzioni brasiliane, l'ex presidente Jair #Bolsonaro è in #Florida, dove si è rifugiato per evitare di partecipare alla cerimonia di trasferimento dei poteri.
Diversi politici USA, tra cui Ocasio-Cortez, hanno chiesto di estradarlo.
29/n Le mie scuse a tutti coloro che stanno scrivendo nei commenti, spesso senza ricevere risposta: è solo che sto cercando info per aggiornarvi bene e presto. steadyhq.com/it/dangelodario
Chi apprezza il mio lavoro può sostenerlo iscrivendosi al Blog: vi ringrazio.
30/n Comunque vada a finire questo tentato #GolpeDeEstado, una cosa è certa: dopo l'assalto al Congresso USA del 6 gennaio 2021 i tempi di incubazione sono stati lunghi, ma il virus del trumpismo è ancora in circolazione. Nessuno è immune.
31/n #Meloni: "Quanto accade in #Brasile non può lasciarci indifferenti. Le immagini dell’irruzione nelle sedi istituzionali sono inaccettabili e incompatibili con qualsiasi forma di dissenso democratico. È urgente un ritorno alla normalità ed esprimiamo solidarietà alle
32/n Istituzioni brasiliane".
Tweet delle 23 e 59. Si poteva fare meglio.
33/n #Macron:"Il presidente #Lula può contare sull'appoggio incondizionato della Francia".
22:09, per dire.
34/n Ecco in che condizioni è ridotto il palazzo presidenziale del #Brasile dopo il passaggio dei vandali #bolsonaristi.
38/n #Bolsonaro ha infine emesso una qualche forma di condanna per l'assalto alle istituzioni:"Le manifestazioni pacifiche, sotto forma di legge, fanno parte della democrazia. Tuttavia, le depredazioni e le invasioni di edifici pubblici come quelle avvenute oggi, così come quelle
39/n praticate dalla sinistra nel 2013 e nel 2017, sfuggono alla regola. Nel corso del mio mandato, sono sempre stato all'interno delle quattro linee della Costituzione rispettando e difendendo le leggi, la democrazia, la trasparenza e la nostra sacra libertà.
Inoltre, respingo
40/n le accuse, prive di prove, attribuitemi dall'attuale capo dell'esecutivo del #Brasile".
41/n Ministro della Giustizia Dino: "È chiaro che la responsabilità politica (di Jair #Bolsonaro) è inequivocabile. La responsabilità legale, poi, spetta ovviamente alla magistratura, alla Procura della Repubblica".
42/n La Polizia Federale ha deciso di rafforzare la sicurezza del presidente #Lula.
43/n 🚨 Non solo #Brasilia: i #bolsonaristi stanno entrando in azione in quattro Stati del #Brasile come Mato Grosso, Paraná, Santa Catarina e São Paulo bloccando le maggiori autostrade.
Queste le immagini che arrivano da São Paulo.
44/n Gli agenti della Polizia Militare del Distretto Federale e della Forza di Sicurezza Nazionale hanno sgomberato il campo #bolsonarista di fronte al quartier generale dell'esercito a #Brasilia. In tutto, 1200 persone sono state arrestate sul posto.
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1/10
🚨🇮🇱🇮🇷🇱🇧 Documenti pensati per restare segreti. Diapositive di piani ambiziosi, forse arditi, per cancellare lo Stato Ebraico dalle mappe. Verbali salvati su un computer che mai avrebbe dovuto finire tra le mani dei soldati israeliani. E invece, nel bel mezzo di una perquisizione in un centro di comando sotterraneo di Hamas a Khan Younis, nelle profondità di Gaza, ecco l'IDF nell'atto di scoprire informazioni esplosive, alcune così gravi da mettere nuovamente sotto accusa il lavoro dell'intelligence; altre capaci di riscrivere (almeno in parte) la storia della pianificazione degli attacchi del 7 ottobre rispetto al coinvolgimento dei nemici di Israele.
E allora: quali sono le novità più importanti? 👇
2/10
🚨🇮🇱🇮🇷🇱🇧 Iniziamo dai fatti. I verbali, recuperati in un'operazione risalente allo scorso gennaio, riguardano 10 riunioni di pianificazione tenute da un piccolo gruppo di leader politici e militari di Hamas. Ad ognuna di queste riunioni ha preso parte Yahya #Sinwar in person. Le informazioni provengono da 30 pagine di dettagli precedentemente non divulgati. Ma anche da lettere, registrazioni, presentazioni illustrate. A confermare l'autenticità dei documenti e la pratica di tenere traccia delle riunioni all'interno di Hamas è stato - tra gli altri - Salah al-Di al-Awawdeh, ex componente dell'ala militare dell'organizzazione terroristica, ora analista con sede ad Istanbul.
3/10
🚨🇮🇱🇮🇷🇱🇧 I primi riferimenti all'azione che avrebbe poi avuto luogo il 7 ottobre del 2023 vengono registrati molto tempo prima dell'attacco.
Nel gennaio del 2022 i leader di Hamas discutono della necessità di evitare di essere trascinati in scaramucce minori. Il motivo è chiaro: occorre concentrarsi su quello che i protagonisti definiscono in più di un'occasione il "grande progetto" di Yahya Sinwar.
🚨🇮🇱🇱🇧 Clamoroso. Si parla di decine di feriti tra i membri di #Hezbollah a #Beirut e in tutto il #Libano. Le ricetrasmittenti dei componenti dell'organizzazione terroristica filo-iraniana sarebbero esplose contemporaneamente per effetto di un hackeraggio eseguito a distanza. Il Blog apre la diretta.
2/n 🚨🇮🇱🇱🇧 Al-Arabiya citando una fonte della sicurezza libanese: #Hezbollah sta invitando la sua gente ad abbandonare le radioline dopo le esplosioni simultanee di diverse ricetrasmittenti. Potremmo essere in presenza di un attacco ad alto tasso tecnologico orchestrato da #Israele pensato per far saltare il coordinamento dell'organizzazione terroristica filo-iraniana. Anche in prospettiva di una guerra.
3/n 🚨🇮🇱🇱🇧 Immagini cruente dal #Libano. Molte delle quali non pubblicabili. Una fonte di #Hezbollah al quotidiano qatariota Al-Arabi Al-Jadeed: "#Israele ha hackerato le radio degli operativi di Hezbollah e le ha fatte esplodere; si tratta della più grave violazione di intelligence fin qui registrata".
🚨🇺🇸 Dinastia Cheney. Una promessa per fermare Trump. Kamala Harris e il rapporto con gli Ultimi Repubblicani (incluso George W. Bush)
1/8
Il 26 dicembre 2020, la magia del Natale avvolge ancora Casa #Cheney. Ma Liz resta pur sempre la figlia di un Vicepresidente. E da terza repubblicana più alta in grado della Camera degli Stati Uniti sono pensieri cupi quelli che affollano la sua mente. Forse mai così cupi.
🇺🇸 2/8
Insieme a Phil, suo marito, un passato al Dipartimento di Giustizia, ha trascorso le vacanze lavorando a un documento che ritiene di massima importanza. Perché è chiaro che Joe #Biden ha vinto le elezioni. È chiaro, sì, ma a Donald #Trump, il leader del suo partito, non sembra interessare.
🇺🇸 3/8
La questione si trascina da settimane. Ma da qui a poco tempo non si tratterà più di spararla grossa su un social, di infiammare questa o quell'altra platea. Il passaggio del testimone incombe. La transizione da un'amministrazione americana all'altra è là da venire. Si tratta ora di assicurarsi che tutto avvenga in maniera pacifica. D'altronde non è per questo che Liz Cheney si trova nel suo studio il giorno dopo Natale?
🇸🇦 Mohammed bin Salman e il Gioco del Trono: gli intrighi di corte, l'anello avvelenato, il golpe. Dentro i segreti del Regno saudita - 1^ PARTE
1/11
È un fatto: non si può prescindere dalla figura di Mohammed bin Salman per capire il Medio Oriente. Quello di ieri, quello di oggi, soprattutto quello di domani. Poche ore fa, la BBC ha presentato uno straordinario documento sull'uomo più potente del Regno saudita, il Principe della Corona, l'erede al trono di Re Salman. Lo ha fatto beneficiando delle rivelazioni del più importante dissidente saudita in esilio, un uomo vicinissimo al rivale per eccellenza di MBS, suo cugino, Mohammed bin Nayef, oltre che ai vertici degli 007 occidentali. E allora sul taccuino hanno fatto capolino alcune domande: chi è Mohammed bin Salman? Un "riformista" o un assassino? Un impostore o un visionario? Un alleato dell'Occidente o un suo nemico? Dal documentario della BBC trae ispirazione un approfondimento del Blog in due puntate denso di retroscena.
Altre anticipazioni sono forse superflue: benvenuti al Gioco del Trono. E buona lettura.
🇸🇦 2/11
Narra la leggenda che per estrarre dalle dune un Regno a propria immagine e somiglianza Ibn Saud attinse da carisma e abilità fuori dal comune. Una taglia imponente per incutere terrore ai nemici, valore in battaglia per meritare il rispetto dei propri, e talento politico in eccesso, per riunire innumerevoli tribù, rigorosamente sotto il proprio tacco.
🇸🇦 3/11
Giunto in età da pensione, chiamato ad indicare un erede, Saud optò da tradizione per il primogenito: unica garanzia di sangue puro.
Ma 22 mogli e 45 figli maschi imposero il pagamento di un dazio, la ricerca di una soluzione ingegnosa, pena la messa a repentaglio di già fragili equilibri coniugali, per ragioni facilmente intuibili.
Di qui la pensata: una volta scomparso il primogenito, il passaggio di testimone sarebbe avvenuto per via orizzontale. Non di padre in figlio, ma da un fratello all'altro, così da concedere una chance più o meno all'intera stirpe. Le madri espressero consenso, il compromesso fu raggiunto.
Eppure nemmeno una spartizione di potere così peculiare potrebbe spiegare oggi la presenza sul trono saudita del 26esimo figlio del Fondatore. Figurarsi l'influenza nazionale e regionale della sua discendenza diretta, ovvero del 38enne divenuto nel frattempo talmente celebre da essere riconosciuto (e temuto) al pronunciare tre semplici lettere: emme, bi, esse, semplicemente Mohammed bin Salman.
🚨🇻🇪Attenzione, importante. Il Consiglio Nazionale Elettorale dichiara Nicolas #Maduro vincitore delle elezioni presidenziali in #Venezuela con 5.150.09 di voti e il 51,20% contro il 44,02% (4.445.978 di voti) di Edmundo González. Estrema attenzione adesso alla possibile reazione della piazza, dinanzi a quello che appare l’ultimo colpo di mano del dittatore.
2/n
🚨🇻🇪Prime dichiarazioni di Nicolas #Maduro da Palazzo Miraflores dopo la comunicazione del risultato elettorale: “Non hanno potuto con le sanzioni, con le aggressioni, con le minacce, non hanno potuto ora e non potranno mai con la dignità del popolo del #Venezuela”.
3/n 🚨🇻🇪🇨🇱 Il #Cile è il primo Paese a mettere ufficialmente in discussione il risultato delle elezioni in #Venezuela. Il presidente #Boric annuncia che non riconoscerà i risultati fino a quando non saranno resi verificabili con la messa a disposizione dei verbali dai seggi.