1/12 Thread🧶 riguardo le news sulla partecipazione della #Russia ai Giochi Olimpici 2024 serve, innanzitutto, sgombrare il campo da titoli tendenziosi. Il CIO non afferma che la Russia potrà prenderne parte. Asserisce invece che potranno farlo gli atleti aventi passaporti russo.
2/12 Lo stesso vale per la #Bielorussia. Detto ciò, ci sono alcuni passaggi nello statement del CIO che, a mio avviso, sono fallaci e poco ponderati e mi portano a dare ragione a Zelensky. Li elenco qui e cercherò di fornirne un’analisi. Partiamo dal primo, il seguente passaggio
3/12 Vi invito a leggere lo statement, che riporta le rigorose condizioni per la partecipazione di questi atleti. Le intenzioni sono le migliori, ma il #CIO non considera due aspetti: 1°) il messaggio di apertura che passa, proprio quando i russi inaspriscono gli attacchi in 🇺🇦.
4/12 2°): la #propaganda. Anche se non dovessero gareggiare sotto 🇷🇺 / 🇧🇾, la propaganda sfrutterebbe eventuali vittorie per uso interno. Orbene, proprio quando, con molta fatica, tentiamo di indebolire i regimi, in senso ampio, fornire loro strumenti di propaganda non aiuta.
5/12 Altro passo è qui, sulla preoccupazione riguardo a forme di xenofobia. Mi chiedo se lo Special Raporteur non abbia ancora chiaro la natura dei divieti? Qui non si tratta di xenofobia, si tratta degli aspetti sopraelencati e di dimostrare disapprovazione al regime in #Russia
6/12 Il paragrafo successivo è quello che reputo fallace perché, pur essendo principi condivisi, in questo caso diventano astrazioni decontestualizzate. Parlo di queste 3 frasi: 1) «i grandi eventi sportivi internazionali “dovrebbero essere organizzati in uno spirito di pace”».
7/12 La n° 2) «la neutralità politica del Movimento Olimpico e "l'indipendenza e l'autonomia dello sport». Orbene, sappiamo tutti che non è vero. I Giochi sono sempre stati veicolo di messaggi politici, nel bene e nel male. E sull’indipendenza e l’autonomia dello sport,...
8/12 Chiediamo a #Taiwan cosa ne pensano oppure parliamo di Qatar. La 3° ultima: «È molto più promettente per il mondo se le nazioni competono sui campi sportivi che sui campi di battaglia». Bellissimo, ma mi spiace informare il CIO che la realtà in questo momento è ben diversa.
9/12 Se non consideriamo la realtà “sul campo”, queste diventano, appunto, solo astrazioni. Le persone sul campo stanno morendo e lo scopo dei divieti è mandare il messaggio. Messaggio con cui, immagino, gli atleti russi che davvero osteggiano la guerra concorderanno.
10/12 Tutti noi paghiamo il prezzo di questa situazione, in misure diverse. Il prezzo più alto lo pagano gli ucraini. Sono tutte forme di ingiustizia che siamo, quasi tutti, disposti a pagare per raggiungere un fine giusto. L’ultimo appunto che vorrei fare riguarda l’ultimo ¶.
11/12 Trovi intellettualmente disonesto il paragone con le Guerre Jugoslave. Una fattispecie del tutto diversa, che riguarda la disgregazione di un’entità. Un processo in cui alcuni popoli lottavano per la propria indipendenza da situazioni di oppressione vera, da genocidi veri.
12/12 Su cui ci sono sentenze che attestano la profonda divergenza con la situazione ucraina, e del Donbas in particolare, e, ciononostante, è un paragone, una scusante, che Putin ama utilizzare. A quanto sembra, qualcuno nel CIO anche. Aggiungo un “NB” alla fine, segue:
NB: non intendo con questo dire che in #Ucraina non avvenga un genocidio, ANZI. L'intenzione è 1) sottolineare la differenza con l'invasione di Putin (fattispecie diversa) 2) l'arco temporale 3)l'inopportunità di usare lo stesso paragone distorto utilizzato dal Cremlino.
Vi chiedo di aggiungere, con lo stesso rispetto ed educazione (spero) con cui mi rivolgo a voi, le vostre considerazione in merito. Vorrei conoscere le vostre posizioni, che concordiate o meno, e perché. @threadreaderapp unroll, please.
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1/9 Buona domenica amici. Con questo piccolo thread voglio condividere con voi alcuni spunti di riflessione, che ho preso dalle parole di un bravo sacerdote domenicano, dalla sua risposta a un quesito sulla posizione odierna della Chiesa sul tirannicidio.
2/9 Rispondendo al quesito, il Padre ricorda che la Chiesa «ha sempre ammesso la legittimità di difendere se stessi nel caso di ingiusta aggressione fino al punto da esporre l’aggressore alla morte.». Poi rimanda alle riflessioni dei Pontefici.
3/9 Nella sua analisi cita alcuni accenni all’uccisione del tiranno nel magistero, brani che trovo interessante rileggere alla luce della situazione attuale. In particolare, cita Papa Paolo VI e Papa Giovanni Paolo II e tre documenti di cui è interessante notare alcuni passi.
2013, #Sanremo, il coro dell'esercito assassino russo, a invasione di Cecenia e Georgia compiute, cantava "L'italiano" in divisa sul palco dell'Ariston e nessuno fiattava. La scelta del brano è calzante "un italiano vero". Pare che ci piaccia sempre stare dalla parte sbagliata ↘️
A parte l'ipocrisia dilagante, c'è un passo che ci dice perché è importante la presenza di @ZelenskyyUa a #Sanremo, e ce lo spiegano proprio gli allegri bolscevichi sul palco insieme Cutugno. Perché è un festival seguitissimo in Russia. Un'occasione per cercare di sensibilizzare.
Sì, ci vedo poco anche con gli occhiali ormai: "fiatare", prima che qualcun altro, privo di argomenti, si attacchi anche le virgole.
1/5 Una piccola vittoria per la #democrazia e per la trasparenza delle istituzioni europee 🇪🇺, e dobbiamo ringraziare la determinazione del Prof. Emilio De Capitani, che non has accettato un no come risposta quando nel 2015 aveva richiesto accesso alle posizioni nel trialogo.
2/5 Nel 2018 il Prof. aveva vinto una prima battaglia, con la Corte di giustizia #UE che gli ha dato ragione affermando che “nessuna presunzione generale di non divulgazione può essere ammessa con riferimento alla natura della procedura legislativa”. today.it/europa/attuali…
3/5 È solo una piccola vittoria, poiché non c'è l'obbligo di pubblicazione automatica e ci possono volere mesi per evadere le richieste, rendendolo difficile o impossibile ai cittadini. I documenti in questione sono tabelle a 4 colonne in cui compaiono i dettagli delle posizioni.
1/8 Nella retorica pacifinta sulla guerra russa contro I'Ucraina I'aggredito è colpevole e agisce in modalità proxy mediante patronato degli imperialisti USA e del malvagio Occidente, e perciò tutti chiudono a ogni trattativa. Questo articolo di Reuters... reuters.com/world/us-russi…
2/8 Sulla "deconfliction line" US-Russia, che sarebbe stata usata una volta dall'inizio dell'invasione, ricorda un argomento che fa la riprova di quanto i loro siano solo slogan. La deconfliction line per il conflitto ucraino è stata attivata a marzo... themoscowtimes.com/2022/03/05/us-…
3/8 A pochi giorni dall'invasione, con base a Wiesbaden, Germania, dove la «deconfliction line viene testata due volte al giorno», come aveva già spiegato John Kirby. Il Pentagono spiega, inoltre, che e stata creata per evitare scontri nello spazio aereo NATO o sul terreno.
l'UE include l'elusione delle sanzioni (alla 🇷🇺) nell'elenco dei reati previsti dal TFUE, decisione presa all'unanimità. Gli Stati attualmente hanno definizioni diverse delle forme di elusione. Lo scopo è garantire l'efficacia e l'uniformità d'applicazione delle sanzioni nell'UE.
Ora la Commissione Europea dovrà presentare una proposta di direttiva, contenente la definizione dei reati e delle relative sanzioni alle violazioni. La proposta dovrà poi essere discussa e adottata dal Consiglio e dal Parlamento europeo. consilium.europa.eu/en/press/press…
«La violazione delle misure restrittive dell'Unione è un'area di reato particolarmente grave, che, in termini di gravità, è di livello analogo alle aree di reato elencate nell'articolo 83, paragrafo 1 del TFUE».
Segnale politico importante, paragona le violazioni a crimini gravi.
1/2 - Caso #Makei e il possibile complotto di Putin per uccidere Lukashenko.
• Forse la notizia del Robert Lansing era ben fondata, ma anziché togliere di mezzo il presidente – un po' complicato – si fa fuori il moderato, quello che cercava il dialogo con l'UE. Tolto di mezzo...
2/2 #Makei, i falchi avranno mano libera.
• l'articolo di RLI parla della possibilità che Ucraina, Polonia e NATO venissero messe in mezzo. Per ora si parla di infarto e alcol. Chissà se non s'inventeranno che è stata la SBU per creare pretesti?
Certo è che non sono coincidenze.
Altra coincidenza – lo so, è il Daily Mirror, ma sono notizie confermate da altri – #Makei è deceduto dopo aver incontrato un diplomatico vaticano. Forse hanno parlato di pace? Comunque sia, anche i stessi russi su Telegram sono scettisci su cause naturali.mirror.co.uk/news/world-new…