#Maroccogate#Qatargate: le responsabilità politiche. Un thread lungo ma cruciale, quasi definitivo e ben sintetizzato per lo stato attuale delle conoscenze; anche sul ruolo di Enzo Amendola e della moglie e su quello dei personaggi intermedi finiti sinora nella rete. 1/
Dev’esser chiaro a tutti che, il più delle volte, il ruolo di personaggi intermedi del #Maroccogate#Qatargate come #Panzeri e #Cozzolino era far digerire ai parlamentari europei #UE, anche a costo di corromperli, decisioni già prese da Consiglio e Commissione europea. 2/
Per "personaggi intermedi" intendo europarlamentari di un certo peso ma appunto "solo europarlamentari" che non avevano né il modo né la visione politica per imporre certe scelte dal basso. Questi personaggi, soprattutto attraverso il lavoro delle commissioni, per circa 3/
un decennio hanno fatto da tramite, attraverso i loro referenti nazionali, tra capi di governo o commissari europei e quella parte di parlamento per sua natura meno incline ad accettare i diktat di una Commissione Europea che cercava a tutti i costi, e il costo è amaro, 4/
di rafforzare la posizione internazionale del #Marocco anche a discapito dell'economia e del ruolo globale dell'Unione. Anche per questo, allo stato attuale delle conoscenze, i personaggi intermedi sembrano aver operato di più all'interno del centrosinistra: 5/
è lì che si trovavano e si trovano quelle sacche di parlamentari più restii a passare sopra a questioni di diritti umani o di legalità internazionale come nel caso del #SaharaOccidentale occupato, o deputati meno inclini ad eseguire pedissequamente gli input di politica 6/
internazionale che venivano e vengono da Washington. Su gruppi come quello dei Popolari o Renew Europe c'era (forse) meno bisogno di intervenire con vere e proprie bustarelle perché spesso si trattava di personaggi già beneficiati (attraverso partecipazioni palesi od occulte) 7/
da quelle stesse scelte anti-europee, oppure semplicemente fedeli per spirito di squadra ed obbedienza atlantica; altresì non è detto che dalle indagini non escano i nomi e ruoli di personaggi intermedi anche da quel bacino politico. 8/
I sospetti sono innumerevoli e per identificarli è sufficiente scorrere la storia del periodo e gli atti parlamentari e delle commissioni. Però, per capirci: uno come Tajani (grande amico e promoter del Marocco già dai primi anni '10) non c'è forse troppo bisogno 9/
di corromperlo affinché favorisca una monarchia alleata degli USA e/o gli Stati Uniti stessi a discapito dell'Europa, perché è di per sé monarchico e atlantista fino al midollo. Quanto alla "sinistra-sinistra" e ai Verdi europei, 10/
spesso la corruzione non veniva nemmeno tentata per non farsi scoprire in modo plateale; saranno proprio deputati verdi come Lamberts, della sinistra, o socialisti del gruppo progressista S&D come la portoghese Ana Gomes a denunciare a gran voce le pressioni indebite 11/
del Marocco, verso fine 2018 e proprio durante la presidenza Tajani dell'Europarlamento. Le pressioni del Marocco si erano fatte insostenibili dalla metà degli anni '10, ma di come e perché parlerò a parte. 12/
Questi personaggi intermedi (i Panzeri, i Cozzolino) operavano sempre sotto la stretta sorveglianza e in forte raccordo con organismi della "diplomazia informale" di Rabat quali la DGED (l'intelligence all'estero) o il CCME (Consiglio delle Comunità Marocchine all'Estero) 13/
per il quale ha lavorato o forse lavora ancora anche Karima Moual, moglie del sottosegretario agli Esteri e Responsabile Esteri del #PD Enzo Amendola ai tempi in cui Panzeri spopolava in Europarlamento con le sue mazzette e inventava 14/
nuove ONG per scalzare le organizzazioni per i diritti umani che si battevano per il riconoscimento dei diritti dei #Saharawi. Amendola è anche l'uomo che ha benedetto Cozzolino alla guida della commissione parlamentare sul #Maghreb, dove il politico campano privo di 15/
qualsiasi esperienza in materia (e già al centro dello scandalo delle #PrimariePD del 2011 quando era segretario proprio Amendola) ha in pratica preso il posto di Panzeri. DGED e CCME sono due organismi cruciali nella politica estera del Marocco, i loro capi sono tutti 16/
di nomina reale, il loro lavoro è in parte oscuro e i due insiemi spesso si compenetrano. In parte, si muovono nella medesima bolla operativa. Peraltro non è concepibile, nella visione della diplomazia secondo Rabat, che un personaggio pubblico marocchino 17/
agisca all'estero in maniera politicamente scoordinata dalla linea della casa reale e dunque del governo. La vigilanza sul comportamento dei marocchini famosi all'estero è molto stretta e si svolge anche attraverso la mescolanza e l'osmosi tra le attività di DGED e CCME. 18/
Anche di questo parlerò presto in un thread a parte ma in soldoni, se si vuole iniziare a comprendere chi sono i responsabili politici della lenta cessione di opportunità e privilegi economici europei ai faccendieri e oligarchi marocchini sostenuti dagli Stati Uniti 19/
(per non far nomi: l'attuale primo ministro, l'oligarca Aziz Akhannouch), bisogna cercare tra le alte sfere dei governi e dei partiti di governo ai tempi in cui lo schema si faceva più pressante ed efficace, e le scelte politiche di Consiglio, Commissione, Parlamento 20/
e singoli governi si facevano più assurde ed euro-lesioniste; dunque da metà degli anni '10 in poi. Per quanto riguarda l'Italia, è innegabile che gli anni in cui il citato Enzo Amendola è stato al governo abbiano visto un enorme impulso nelle relazioni di ogni tipo 21/
con il Marocco (e con il #Gabon che ne è una specie di feudo dove si raccolgono enormi interessi economici del re di Rabat Muhammad VI); allo stesso modo hanno visto uno sviluppo mostruoso del lato "mediatico" del #Maroccogate aka #Qatargate, ovvero la connivenza e il favore 22/
di proprietari e responsabili di importanti testate. Ciò è avvenuto grazie anche al lavoro parallelo della moglie, Karima Moual, che pur svolgendo di fatto un lavoro bello e buono di "diplomazia informale" a vantaggio di una potenza estera viene comunemente spacciata 23/
per opinionista. Chiudo fondendo il discorso su Amendola con quello iniziale sul fatto che quasi sempre la corruzione riguardava il parlamento ma su questioni già decise a più alti livelli: il sostegno del sottosegretario al progetto di #ENEL Green Power "One Wind" è un 24/
ottimo esempio di ciò. L'ostinazione e la pervicacia con cui Amendola ha impegnato le capacità di mediazione proprie e del governo, in un progetto che comportava una serie incredibile di rischi d'impresa poiché implicava un parco eolico in territorio occupato 25/
al di fuori della legalità internazionale (ora purtroppo concluso e operante), dimostra che il sottosegretario (allora agli Esteri con un'inconsueta delega pure alle politiche energetiche, poi ministro agli Affari Europei dal 2019 al '22) era assolutamente certo del fatto 26/
che determinate questioni come quella della sovranità del Sahara Occidentale #WesternSahara#SaharaOccidental occupato sarebbero state prima o poi risolte, in un modo o nell'altro. 27/27
Dall’indagine apprendiamo che la maggior parte delle espulsioni ha riguardato il Nord Africa, con il Marocco in testa con 110 espulsioni. A questo link abbiamo un esempio di questi casi, in un comunicato ufficiale del ministero italiano dell’Interno. 2/ interno.gov.it/it/stampa-e-co…
È il luglio del 2017. Enzo Amendola è sottosegretario agli Affari Esteri dal gennaio 2016 e ha già firmato un importante partenariato con il #Marocco, che conosce bene anche perché la moglie Karima Moual, giornalista emigrata in Italia negli anni ‘90, è di là. Si sono 3/
#Maroccogate aka #Qatargate: nei primi 6 mesi del 2022 il #Marocco ha superato la #Spagna nell'export di pomodoro fresco verso il Regno Unito, con un aumento del 15% e un totale di 74.519 tonnellate. Nello stesso periodo, il totale dell'export ortofrutticolo fresco di Rabat 1/
verso Londra è aumentato del 10% arrivando a 179.074 tonnellate. Forte crescita anche dei frutti rossi, con un +33%. Per quanto riguarda l'export marocchino ortofrutticolo verso la #UE Unione Europea, sempre nel primo semestre del 2022 è aumentato del 9% in volume e del 21% in 2/
termini di valore, superando il miliardo e mezzo di euro. Sono aumentati anche gli import della #Spagna dal #Marocco e segnatamente per quanto riguarda le colture tipiche anche della campagna iberica: pomodori, peperoni, fagiolini e zucchini tra gli ortaggi e frutti rossi, 3/
#Maroccogate aka #Qatargate: i dati dell'export agricolo del #Marocco nel 2022, secondo il ministero dell'Agricoltura di Rabat. A dispetto del complesso contesto internazionale e delle difficili condizioni climatiche, le esportazioni di prodotti agricoli e agroalimentari hanno 1/
registrato notevoli progressi. Nel 2022 l'export di ortofrutta fresca si è attestato su un volume di 2,3 milioni di tonnellate, pari a un +10% rispetto all'anno precedente. L'aumento ha riguardato tutte le categorie di prodotti e tutte le destinazioni. 2/
In particolare, le esportazioni di agrumi verso il mercato americano sono cresciute di 2,2 volte, mentre quelle di frutti rossi hanno registrato un +20%, arrivando a un volume di 131.900 tonnellate. Anche l'export di prodotti agricoli trasformati è salito, con un +5% in volume 3/
Nella postura e nelle politiche europee ed italiane, il #Gabon ha goduto e sta godendo, anche se in misura chiaramente ridotta e in maniera diversa, dello stesso trattamento di favore di cui, per esigenze geopolitiche #USA e se necessario con la corruzione del #Qatargate aka 1/
#Maroccogate, si è beneficiato il #Marocco. Per un verso si tratta di un semplice riflesso del fatto che a sua volta Rabat interpreta, anche in proiezione futura, il Gabon stesso come un proprio feudo alla luce di un ruolo di leader continentale benedetto da Washington. 2/
Per un altro, il Gabon ha una sua autonoma importanza strategica di cui parlerò in uno o più thread a parte. Fatto sta che anche a fronte del fatto che per lo stesso Dipartimento di Stato USA o per i think-tank di Washington si tratti di uno dei post meno liberi del mondo, 3/
Il giorno dopo la chiusura del meeting ad alto livello tra #Spagna e #Marocco, dalla stampa spagnola si ha una chiara idea di cos’è un’umiliazione. Se il governativo El País trasferisce la notizia a metà pagina con il servizio fotografico in evidenza, le altre testate 1/
puntano il dito sui nodi politici irrisolti e sulle criticità. Ha naturalmente impressionato l’assenza del re, che si è trattenuto in Gabon dove è in vacanza da Natale ma dove in realtà ha parecchi interessi economici, finanziari e pure geopolitici. 2/
In realtà Muhammad VI è stato presente per tutto il tempo, in fotografia, perché non vi è stato luogo del meeting ove non campeggiasse il suo ritratto. Alcune testate hanno posto l’accento proprio sul grottesco “pranzo offerto” dal monarca a Sánchez, al quale hanno partecipato 3/
Perché l'accordo tra #Meloni, #ENI e Tripoli rischia di riaprire la guerra in #Libia? Partiamo da alcune premesse. In Libia è in corso una guerra civile da più di 10 anni. Ci sono due governi che tentano faticosamente di dialogare ma sostanzialmente il Paese del #Maghreb 1/
è pervaso e sommerso da un mix di pratiche di corruzione quotidiana e milizie armate al soldo dei vari signori della guerra, a loro volta al soldo dei politici suddivisi tra la Tripolitania (un governo-fantoccio della Turchia sostenuto dagli angloamericani) e la Cirenaica 2/
(dove c'è un parlamento che ha eletto un altro governo, il quale ha tentato di insediarsi a Tripoli ma è stato fermato con le armi). La Cirenaica è appoggiata da Russia ed Egitto e collabora bene con Francia e Grecia, che invece snobbano il governo di Tripoli. Il governo 3/