Qualche giorno fa un amico mi ha segnalato che nei suoi accessi alla homepage del @Corriere continuava a visualizzare pubblicità della @ILAerospaceIAI, azienda a produzione militare israeliana...
Ecco perché è "interessante", secondo me 🧵👇
@Corriere@ILAerospaceIAI Ovviamente sono prodotti che non possono essere acquistati dal "comune cittadino" che accede ad una pagina online di un sito informativo.
Allora quale potrebbe essere il motivo di tale pubblicità? A mio parere rendere "normale" e "accettabile" questo tipo di "prodotto"
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@Corriere@ILAerospaceIAI Sia in generale (in connessione con aumento #SpesaMilitare in un contesto in cui da mesi si parla di #armamenti) sia perché questi specifici nomi potrebbero diventare "visibili" a breve, quando anche l'Italia dovrà scegliere come usare miliardi per il #procurement militare
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@Corriere@ILAerospaceIAI Ed è ovvio che possibili acquisti militari da Israele (benché già avvenuti in passato per controvalori di miliardi, con accordi governativi che prevedevano anche vendite "italiane") potrebbero causare maggiori "attenzioni" e reazioni.
Per cui si prepara il terreno
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@Corriere@ILAerospaceIAI Mi pare interessante poi che i banner si concentrino su sistemi d'arma autonomi (sia in mare che in aria), per sfruttare la fascinazione per le "tecnologie avanzate" e rendere l'acquisto militare il più asettico e lontano possibile dalle morti e distruzioni di un conflitto
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@Corriere@ILAerospaceIAI La terribile guerra in Ucraina (ma già il conflitto in Nagorno Karabakh lo aveva evidenziato) dimostra l'importanza crescente dei #droni anche in contesti di scontri più simmetrici e convenzionali (non solo quindi di targeted killings)
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@Corriere@ILAerospaceIAI Anche per tale motivo le aziende militari puntano su questo tipo di "comunicazione" (pur se i sistemi unmanned non sono certo il business principale delle grandi #IndustrieMilitari occidentali... diverso ovviamente per realtà più di nicchia come quelle turche, ad esempio)
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@Corriere@ILAerospaceIAI Gli scontri in #Ucraina hanno poi dimostrato lo sviluppo rapidissimo e la centralità delle "loitering munitions": sciami di droni che hanno sicuramente meno capacità intrinseca di attacco ma sono difficilmente neutralizzabili (e costano poco essendo "a perdere")
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@Corriere@ILAerospaceIAI Concordo dunque con chi le ritiene una nuova (estrema) forma di armamenti senza pilota che sta modificando pesantemente le caratteristiche di certi tipo di conflitti militari
@Corriere@ILAerospaceIAI Dissento dunque da chi ritiene che i #droni non abbiano costituto una evoluzione rilevante del #warfare sotto diversi punti di vista (specifico militare, politico, strategia e tattica dei conflitti, di comunicazione e approccio alle guerre).
Lo diciamo/dico da tempo...
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@Corriere@ILAerospaceIAI Non vale solo per gli sviluppi recenti legati a scontri su campi di battaglia classici e convenzionali, ma anche per le azioni segrete (e illegali) che continuano ad essere condotte in Somalia, Pakistan, Siria, Iraq, etc.. senza alcuna "pubblicità"
Visto che ieri sera io e @beretta_g siamo stati citati esplicitamente dal Ministro @GuidoCrosetto credo sia opportuno dire qualcosa sulla sua nomina al @MinisteroDifesa
@beretta_g@GuidoCrosetto@MinisteroDifesa Partiamo dal "conflitto di interessi". Dal punto di vista della fattispecie giuridica e penale specifica ritengo che con la dimissioni da cariche aziendali non si configuri, e in questo senso il mio pensiero è rafforzato da quanto scrive @andrea_pertici
@beretta_g@GuidoCrosetto@MinisteroDifesa@andrea_pertici Il problema semmai è quello di opportunità politica e di rafforzamento di un'influenza pervasiva, problematica (e in vari tratti indebita sotto il profilo delle opportunità e delle conseguenze) dell'industria militare sulle scelte di Difesa. Una interrelazione diffusa...
Alcune mie considerazioni su manifesti, attacchi mistificatori, incoerenze, interessi armati ma soprattutto sulla natura della #guerra: un racket, una mafia che accerchia i civili e li rende vittime delle scelte criminali dei "potenti"...
Oggi trovate su @Avvenire_Nei una bella intervista ad un grande @savinopezzotta, che esprime in maniera chiara e limpida quelle che sono le vere proposte dei movimenti nonviolenti, di fronte alla guerra.
@Avvenire_Nei@savinopezzotta "Manifestare è un modo di stare in campo, di educare alla pace e di affermare anche parole e simboli diversi da quelli della guerra che rischiano di far passare in secondo piano persino la sofferenza delle persone".
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@Avvenire_Nei@savinopezzotta Nessuno vincerà realmente questa guerra. E chi dovesse dominare alla fine del conflitto siederà solo su un cumulo di macerie, di ferite e di odio. Noi dobbiamo assumerci il rischio della pace, tentare vie nuove, sperimentarla.
Nonostante rapporti di forza in Parlamento non sarà così facile per Governo (e fautori vari) concretizzare il "desiderato" aumento di #SpesaMilitare senza contrasto da opinione pubblica.
Per cui, conoscendo i miei polli, ecco le "giustificazioni" pronte ad essere rilanciate 🧵 👇
"La spesa sociale e la #SpesaMilitare non sono in alternativa!"
Forse a livello concettuale no (e ci sono vincoli che non permettono di trasferirla tutta...) ma ovviamente con risorse finite date se metti i soldi in una cosa non li hai più (o ne hai di meno) per l'altra...
Tutto da dimostrare, e comunque non vuol dire che si sa parlando di numeri astratti: sono soldi.
In realtà è un gioco di parole (non si definisce nemmeno ambito semantico) per cambiare la "percezione"...
Vista la confusione diffusa (anche da parte di ex ministri e ministre, ma forse in quel caso è più mistificazione interessata) è opportuno fissare alcuni punti sulla questione #SpeseMilitari
Dopo l'inizio del conflitto in #Ucraina è cambiato l'approccio: prima si doveva contrastare la contrarietà nell’opinione pubblica evidenziata da diversi sondaggi. Oggi invece si cerca il consenso politico in direzione militarista.
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Le decisioni di aumento della #SpesaMilitare sono state prese in primis dalla #Germania, seguita poi anche da altri (Svezia, Francia). La mozione votata a @Montecitorio sostiene una richiesta di #Draghi presente comunque già prima della guerra (ricordate post #Afghanistan?)
Idealtipi di comportamenti e dichiarazioni sul conflitto in #Ucraina che mi paiono illogici, scorretti e pericolosi (accettabili se derivano da comprensibile paura e smarrimento, dolosi se puntano coscientemente a screditare per promuovere propria posizione)
Mini-thread 👇
Quelli che "non si può chiedere agli ucraini di arrendersi dal divano di casa propria", ma dallo stesso divano pretendono di dire se e come gli ucraini dovrebbero combattere (come proxy...)
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Quelli che "non ha senso valutare i passi che ci hanno portato alla guerra, è chiaro chi sia aggressore e chi aggredito", ma poi pretendono di giustificare scelte gravi (su situazione complessa) con paragoni storici stiracchiati e banalizzanti riferiti a decenni fa