Thread by @dariodangelo91

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Lo stato della guerra in #Ucraina, il futuro politico di Kiev, si regge su un filo sottilissimo, la cui tenuta dipende dalla velocità con cui l'Occidente fornirà sostegno militare alle truppe 🇺🇦, e allo stesso tempo dalla capacità della 🇷🇺 di riconoscere che è (quasi) finita

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Ne sono convinti gli esperti dell'ISW, secondo cui il fattore tempo risulterà cruciale per stabilire "dov'è la vittoria". E chi la farà sua.
Scenario.
Nelle settimane a venire, #Putin potrebbe proclamare l'annessione di diversi territori dell'#Ucraina sud-orientale.

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Quesito.
Il Cremlino è in grado di riconoscere l'incapacità di avanzare oltre sul terreno di battaglia? Una risposta affermativa attesterebbe che Vladimir #Putin è ancora lucido, perfettamente consapevole degli equilibri di forza sul terreno, padrone del proprio destino.

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In questo caso, è probabile che ordini la rapida annessione dei territori finora conquistati. Mossa che comunque richiederà del tempo: per operare la sostituzione dei media locali con altri gestiti dal Cremlino, installare reti Internet e di comunicazione russe, completare

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la transizione delle economie locali al rublo russo, effettuare il ricambio degli amministratori del posto con funzionari fedeli a Mosca. E per sopprimere i partigiani, anche attraverso atrocità sui civili che siano di "esempio" a chi pensa di opporsi.

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Qualora invece Putin decidesse di proseguire nei combattimenti, convincendosi della possibilità di conquistare terreno, si esporrebbe al concreto rischio di una controffensiva 🇺🇦 tale da mettere a repentaglio l'intero sforzo bellico sin qui prodotto. Occidente permettendo.

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L'ISW ravvisa infatti l'esistenza di una "stretta finestra d'opportunità" per lanciare un contrattacco tale da impedire ai russi di schierarsi a difesa dei territori conquistati.
Impedire a Mosca di mettere le tende, di rendere 🇷🇺 ciò che fino al 24 febbraio era 🇺🇦.

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Un'annessione russa del Sud e dell'Est dell'#Ucraina significherebbe l'archiviazione definitiva degli Accordi di #Minsk II, conclamando il cambio di tattica di #Putin.
Non più quinte colonne da utilizzare per destabilizzare l'Ucraina (esemplari le repubbliche separatiste di

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#Donetsk e #Luhansk), ma territori da rivendicare come regioni russe per mantenere una minaccia costante su #Kyiv. Magari sognando di tornare all'attacco una volta ricostituito l'esercito, negli anni a venire, ma partendo da una posizione di maggiore vantaggio territoriale.

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Tramite l'annessione, #Putin potrebbe vendere all'opinione pubblica interna il racconto di un'operazione di successo, presentando a #Zelensky un "fatto compiuto" e respingendo così qualunque rivendicazione ucraina:
"Volete #Kherson? Ma Kherson fa parte della Russia!".

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Questa surreale operazione potrebbe essere "blindata" da una minaccia nucleare da parte di Mosca.
La dottrina militare russa nota come "escalation to de-escalation" prevede infatti l'uso di armi nucleari "quando l'esistenza stessa dello stato è in pericolo".

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Dichiarazione difficile da credere, certo, ma ancora più complicata da sfidare. Come sa bene Mosca, a quel punto pressoché certa che l'Occidente non rischierebbe di supportare #Kyiv nel tentativo di riconquistare porzioni di terra reclamate dai russi.

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Nell'articolo completo spiego perché sostenere ora l'#Ucraina, con convinzione e rapidità, potrebbe portare alla sconfitta di #Putin.
dangelodario.it/2022/05/14/dia…
#UkraineRussiaWar #UkraineUnderAttack

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