Mi chiamo Stephen Willeford, lavoro in ospedale come manutentore e vivo con mia moglie e i miei tre figli a Sutherland Springs, un piccolo paese di 600 anime vicino a San Antonio, in Texas. Il 5 Novembre 2017 una delle mie due figlie è entrata nella mia camera da letto 
dicendo: "papà, non sono spari, questi?". Ora, dovete sapere che sono un istruttore di tiro NRA, sia le mie due figlie che mio figlio erano qualificati come "tiratori esperti" con il programma di tiro sportivo NRA già da quando avevano 8 anni. Sono corso in cucina e
mi sono subito reso conto che si trattava di spari. Sono corso alla cassaforte per prendere il mio AR15 mentre la mia figlia maggiore è corsa all'angolo della strada, tornando indietro trafelata e dicendo: "papà, un uomo vestito di nero sta sparando sulla chiesa". Mia figlia
aveva già chiamato la polizia, stavano arrivando. Ma io non potevo aspettare. La mia piccola comunità non poteva. Ho detto a mia figlia di riempire un altro caricatore per me, non volevo che fosse lì se avessi fallito, non volevo che diventasse un bersaglio. Sono corso fuori
a piedi nudi, per fare prima. Mentre correvo verso la chiesa, ho urlato. L'attentatore mi ha sentito ed è immediatamente uscito sparando verso di me. Ho risposto al fuoco, colpendolo due volte al torso, ma indossava un giubbotto antiproiettile pesante in grado di fermare
i proiettili .223 della mia carabina sportiva semiautomatica. Si è mosso per raggiungere la sua vettura e sono riuscito a colpirlo al fianco e ad una gamba, dove non era protetto. Mi ha sparato ancora dal veicolo, senza riuscire a colpirmi, poi è schizzato via. Ho pensato
alle ulteriori vittime che avrebbe potuto causare se fosse riuscito a fuggire e ho sparato di nuovo, mancandolo la prima volta e colpendolo ad una scapola la seconda, ma è riuscito a scappare. In quel momento ho incontrato
un uomo, che era parcheggiato ed ha assistito alla scena. Chiunque sarebbe scappato con la sua auto, ma qui siamo in Texas: Johnnie Langendorff mi ha fatto segno di saltare sul suo pickup e ci siamo messi all'inseguimento dell'attentatore, un inseguimento oltre 150 km/h durato
quasi 7 minuti, durante i quali abbiamo chiamato il 911 per continuare a riportare la posizione dell'attentatore, che ad un certo punto, probabilmente per le ferite, ha perso il controllo del veicolo e si è schiantato. Siamo rimasti fermi tenendolo sotto tiro fino all'arrivo
della polizia, ma era già morto: si è suicidato, come il vigliacco che era. Non chiamate me e Johnnie eroi, gli eroi erano dentro quella chiesa, 26 di lorosono morti ed altri 20 sono stati gravemente feriti. Senza la protezione garantita dal nostro Secondo Emendamento, sarei
stato incapace di intervenire. Non parlerò delle abiette motivazioni dell'attentatore, ma dirò che, nonostante le leggi vigenti gli impedissero di comprare un'arma, è riuscito a procurarsela lo stesso e ad usarla per i suoi scopi nefandi. Per questo è importante che i
cittadini abbiano il diritto di possedere e portare armi: non è solamente una garanzia di libertà ed indipendenza, è anche l'unica protezione possibile in attesa dell'aiuto professionale della polizia.
(Foto: Stephen Willeford e Johnnie Langendorff)
#armi #legalidetentoridiarmi
(Foto: Stephen Willeford e Johnnie Langendorff)
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