Il leader dell'opposizione Alexei #Navalny è stato ricoverato in terapia intensiva all'ospedale di #Omsk dopo un improvviso malore: «pensiamo sia stato avvelenato con qualcosa mescolato al tè», ha detto la sua portavoce Kira Yarmysh.
Alexei #Navalny stava volando dalla Siberia verso Mosca quando si è sentito male: l'aereo ha dovuto effettuare un atterraggio d'emergenza a Omsk. Il 44enne è noto per le sue critiche esplicite al presidente Vladimir Putin.
#Navalny "è in coma" e i medici "stanno lottando per salvargli la vita": lo conferma il ministero della Salute della regione di Omsk.
Secondo l'esperta di #Russia 🇷🇺 @GaliaAckerman l'incidente è simile ad altri "avvelenamenti politici" del passato.
Manifestazione pro-#Navalny con i consueti arresti.
È stato impedito il trasferimento all’estero di #Navalny: un aereo con un team medico era partito da Norimberga per prelevarlo e trasferirlo in Germania. Il noto oppositore del presidente russo Vladimir Putin è ancora in coma.
#Navalny è stato avvelenato: lo indicano i risultati delle prime analisi svolte dall'ospedale di Berlino dove è ricoverato da 2 giorni. Il dissidente russo è ancora in coma e la sostanza specifica che lo ha avvelenato è ancora ignota.
Risposta negativa alla richiesta tedesca per una inchiesta sull'avvelenamento di #Navalny: «Per aprire una inchiesta c'è bisogno di una buona ragione. Per il momento possiamo dire solo che il paziente è in coma», ha detto Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino.
Berlino ha acquisito "prove che non lasciano dubbi" sul fatto che Alexei #Navalny sia stato avvelenato col Novičok, un gas nervino. Lo ha affermato Steffen Seibert, portavoce del governo tedesco, che "condanna questo attacco nel modo nel modo più severo".
Il governo tedesco dice di avere le prove che Aleksej Navalny è stato avvelenato con lo stesso tipo di gas nervino usato per avvelenare Sergey Skripal nel 2018.
L'avvelenamento di #Navalny è stato probabilmente orchestrato da "alti funzionari" del governo russo, ha detto ieri il capo della diplomazia americana @SecPompeo, ribadendo che Washington🇺🇸 e i suoi alleati europei🇪🇺 vogliono che Mosca "renda conto dei responsabili"
La disinformatsia pro-Cremlino sull'avvelenamento di #Navalny sta usando esattamente gli stessi 'argomenti', se così si può dire, di quella sull'avvelenamento di Sergei #Skirpal.
➕➕➕ In un discorso alla nazione trasmesso in diretta TV, #Putin ha dichiarato una mobilitazione parziale con il richiamo di 300.000 militari riservisti, cioè uomini che hanno già servito nell'esercito. Sono esclusi, per il momento, i militari di leva.
Matematica russa: secondo il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu: l'Ucraina ha perso "circa 100.000 soldati", la #Russia ha perso "5.937 soldati", quindi la Russia deve mobilitare altri 300.000 soldati. 🤔
I saluti a mogli e figli in lacrime prima di andare a fare la guerra: questi uomini della città siberiana di Nerjungri saranno mandati combattere per Putin in #Ucraina, a circa 7.800 km da casa loro.
Yura, 14 anni, di #Bucha, dice che mentre andava in bicicletta col padre a ritirare gli aiuti umanitari un soldato russo gli ha sparato. Il padre è morto, lui è vivo per miracolo.
In un canale statale russo gli esperti discutono su come invadere al meglio la Polonia nord-orientale, tutti e 3 gli Stati baltici e l'isola svedese di Gotland, che si trova in un luogo strategico nel Mar Baltico.
Gli esperti della TV di stato russa propongono IMPICCAGIONI PUBBLICHE in #Ucraina una volta occupata definitivamente della #Russia. (Le regioni separatiste di Donetsk e Luhansk hanno reintrodotto la pena di morte nel 2014).
«L'abbiamo bastonato di brutto», dicono gli agenti alla centrale dopo aver picchiato Federico Aldrovandi con violenza tale da spezzare 2 manganelli.
5 ore dopo l'omicidio, i genitori Lino e Patrizia vengono informati che il figlio è morto «di overdose».
Ma alla vista del corpo del figlio, che tra le altre cose presenta 54 ferite e ha uno scroto distrutto, gli #Aldrovandi intuiscono che ad uccidere l'adolescente non sia stata né la droga né un malore, ma un brutale, interminabile pestaggio.
Il magistrato Rosario Livatino, 37 anni, viene assassinato mentre si recava, senza scorta, al tribunale di #Agrigento, per mano di 4 sicari assoldati dalla Stidda, organizzazione mafiosa in contrasto con Cosa Nostra.
La sua vecchia Ford Fiesta color amaranto viene speronata dall'auto dei killer. Livatino tenta disperatamente una fuga a piedi attraverso i campi ma, già ferito da un colpo ad una spalla, inciampa, cade a terra, e dopo poche decine di metri viene raggiunto da uno dei sicari.
Livatino fa in tempo a chiedere: “Cosa vi ho fatto?”
L’assassino: “Prendi pezzo di merda”. E lo finisce con quattro colpi di pistola.
Lo sappiamo perché c'è una persona poco distante che assiste alla scena.