Vorrei dire due parole sulla #Cina e sul "boom" del turismo di cui tanto (troppo) si è parlato a lungo in questi giorni.
Premessa, in Cina ho lavorato e ho ancora parecchi amici da quelle parti, che mi aggiornano al di là delle fonti di partito, ehm ufficiali. 1/n
La Cina ha sicuramente sottovalutato/omesso parecchio all'inizio sul #Covid_19, per motivi interni (funzionari locali timorosi di perdere immagine/potere) e poi esterni (far vedere che potevano controllare senza aiuti). Errori clamorosi. 2/n
Quando però si son resi conto del pericolo e di cosa stava accadendo, han agito in modo drastico.
Hanno attuato un LD totale per 3 settimane (totale significa che non si usciva di casa, ospedali Covid dove deportavano i malati, e tutte le scene per cui li si prendeva in giro) 3/n
Man mano che città/zone risultavano a zero contagi, le han riaperte, tenendo sigillate quelle non pulite. Ricorderete la riapertura di #Wuhan, con la visita di Xi, ultima a riaprire.
Nel frattempo han fatto un'altra azione, anzi due
Han letteralmente sigillato le frontiere. 4/n
Entrare in Cina da mesi è difficilissimo. Serva quarantena a proprie spese in hotel Covid in cui vieni chiuso a chiave in una camera. Se poi hai doppio tampone negativo ti fan uscire, tracciato con wechat. E prima non sali in aereo senza esito di tampone - alla partenza. 5/n
Secondo, continuano con tamponi a tappeto. Se trovano dei possibili focolai, bloccano interi quartieri o città. Focolai si intendono pochi casi, meno di una decina. I quartieri sono centinaia di migliaia di persone. Le città milioni.
Nel frattempo è ripartito tutto. 6/n
L'economia, le fabbriche, i trasporti, le scuole, la sanità sono tornati alla normalità. La scorsa settimana c'è stata la #GoldenWeek. Ovvero la settimana di ferie per la festa Nazionale (tipo il nostro 2 Giugno). In questa settimana da sempre si spostano tutti i Cinesi. 7/n
In conclusione.
Nessun miracolo. Nessun mistero.
Tanti errori iniziali, poi interventi drastici e controllo maniacale ed invasivo.
La domanda vera è, noi possiamo sostenere un modello del genere?
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Da due giorni qualcuno si riempie la bocca dicendo che bisogna riaprire. E grazie al...
Siccome non mi piace solo contestare, ecco alcune proposte, con relativi punti di discussione, su un ipotetico #riapriItalia.
Cercherò di prendere spunto da cosa han fatto gli altri. 1/n
1) Per riaprire servono #mascherine. Tante, tantissime. Banalizzo, almeno 60 milioni al giorno. Dobbiamo essere in grado di produrle e distribuirle, perché tutto il mondo le cercherà e sarà lotta per averle. Per cui meglio attrezzarsi. 2/n
2) Fare più test possibili, modello Korea. Servono tamponi, stazioni mobili, reagenti, personale. Quanto tempo e soldi servono? Van stanziati subito. 3) Riapriamo tutto subito? Ovvio che no, ci saranno focolai residui da trattare come le zone rosse iniziali. Abbiamo la mappa? 3/n
Siccome non mi piace solo contestare, dico quello che farei da oggi su #coronavirus, che tanto oramai il passato è andato, sulla scorta di quel che ho imparato dalla Cina, di come han reagito (o no) i vari paesi, e dei thread delle persone che han dimostrato di capirne qualcosa.
1) Ormai Milano e la #Lombardia sono da trattare come l'Hubei. Chiusura totale di ogni attività per almeno 3 settimane, coprifuoco ed esercito a supporto della popolazione. Non si entra e non si esce. Zone rosse in ogni focolaio fuori dalla Lombardia, modello Codogno.
2) Va protetto il personale sanitario. Per cui tamponi a tappeto per loro, ogni mascherina e DPI va prima di tutto a loro. Vanno creati più ospedali dedicati possibili, per isolare il più possibile i contagi.
Due parole su #Coronavirus e #Cina, visto che leggo discussioni semplicemente surreali, vista la situazione.
Una premessa: non cambierei mai la nostra malandata democrazia con un regime, per quanto "illuminato".
Detto questo alcune considerazioni.
1) La Cina ha sottovalutato e coperto il Virus all'inizio? Assolutamente sì, le responsabilità del governo sono pesanti, prima di tutto quello dell'Hubei e poi di quello centrale. I politici locali, per non "sfigurare", han pensato di poter controllare una "banale influenza"
Non hanno ascoltato gli allarmi dei medici che avevano isolato il virus, dei virologi locali e sottovalutato i primi contagi. Solo quando han capito, han coinvolto Pechino che per un po' ha fatto gli stessi errori.
Qui siamo a fine Gennaio, e la storia cambia radicalmente.