La vera pandemia, quella che ha fatto danni inimmaginabili, non è stata come molti pensano quella scatenata dal SarsCoV2.
I veri danni sono stati fatti dalla torma di virologi, epidemiologi, immunologi, fisici applicati, medici generici e via discorrendo che sono passati da..
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un totale anonimato allo status di starlets mediatiche.
Gente che nessuno si era mai cagato(forse a ragione) é diventata mediaticamente omnipresente.
Torma: "unità tattica dell'antica cavalleria romana, divisa in tre decurie."
Una al mattino, una al pomeriggio e una la sera,
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quasi fosse una prescrizione medica. Sono riusciti a partorire un numero di fregnacce tale e quasi sempre in contraddizione tra di loro da mandare in confusione i ns. governanti che, come noto, non hanno mai brillato per lucidità. La base cognitiva di partenza era assai misera
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diciamo. Qui li vedete quasi tutti, manca @WRicciardi mi pare , il caro Walter detto "Allegria!", manca @Cartabellotta che tra un po' farà anche le previsioni del tempo in televisione e pochi altri.
Proviamo, per l'ennesima(sarà la centesima da marzo?) volta a spiegare.
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I dati parlano chiaro e anche se sono un somarone ho una buona dimestichezza con essi.
Qui vediamo 3 stati che ci raccontano due storie, diverse da quelle che potreste pensare perchè, a dispetto di "una faccia una razza" la Grecia e l'India si somigliano molto più di quanto
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l'Italia somigli a loro.
Per spiegarvi quale sia questa somiglianza e perchè la Grecia, ad esempio, 10825000 milioni di abitanti totalizzi un terzo(ad oggi) dei decessi collezionati da 142 comuni della Lombardia, bisogna considerare sempre la solita cosa.
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Come e dove sono assistiti gli anziani fragili. In effetti il grafico sopra già vi da, sinteticamente, la risposta.
In Grecia(come in India ma per motivi che ora vediamo) gli anziani li tengono in famiglia, non nelle RSA\Case di Riposo.
Molto deriva dalla crisi dei PIIGS che
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ha impoverito il paese ma, già dal1997 era stato lanciato un programma di successo, "Aiutiamoli a casa".
Ovvero; una nazione con un sistema sanitario massacrato si è trovata servita la mano vincente contro il virus.
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Perchè la Grecia, dovete sapere...praticamente(come in India, 1miliardo e 350 milioni di persone circa) non ha RSA, e quelle pochissime sono praticamente vuote.
Gli anziani(anche non autosufficienti) vengono assistiti nelle famiglie che trovano,
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nei sussidi statali approntati allo scopo, un aiuto al sostentamento.
Concludendo: continuare con fregnacce ammantate da scientificità e\o apparente "complessità" è poco utile.
I risultati, oggi sulle prime pagine di molti giornali, sono sotto gli occhi di tutti.
Il problema è nelle residenze per anziani\case di riposo\ geriatrie.
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Chi le protegge(e si può fare tranquillamente) o, addirittura, non le ha, esprime una mortalità che...(ORRORE!) non ha nulla di drammatico.
La Covid19 è letale per i ricchi. Per i poveri è l'ennesima scocciatura da affrontare quotidianamente per rimanere in vita.
Buona domenica!
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L'obiettivo principale deve essere la verità su come è stata gestita la pandemia.
Ora, finalmente, si è parlato di RSA. Molto poco invero...una strage con responsabilità gravissime passa, per colpa di alcuni dementi, come evento "inevitabile".
E' falso. La distribuzione dei decessi, tutt'altro che uniforme, ci dice che chi HA VOLUTO ha saputo proteggere gli anziani fragili nelle RSA.
Certo...se tutti ragionano come questo soggetto(ne), prof. di matematica in Brasile...
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alla prossima(speriamo mai) ondata (ma questa attuale non mi pare finita..) ce li giochiamo tutti.
Dementi.
Ecco, colgo l'occasione per parlarvi delle RNA ovvero delle RSA con Nucleo Alzheimer.
Se ne parla poco perchè gli "anziani" dementi muoiono, anche se appare impossibile
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Quello su cui @micheleboldrin , @giorgio_alleva , @ricpuglisi e altri "di peso" dovrebbero battere è conoscere i dati opportunamente anonimizzati di questi soggetti
Ovvero, sarebbe utile sapere quanti soggetti sono deceduti pur non presentando patologie accertate.
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qui ne contiamo 178 da inizio pandemia su un campione di 5592 cartelle esaminate.
In totale quanti sono? Che età hanno? In che regione risiedavano? Che sesso? Che lavoro? Componenti nucleo familiare?
Con questo tipo di dati si inquadra esattamente il fenomeno.
Sono usciti i nuovi dati @istat_it aggiornati al 30 settembre 2020.
Questo è quello che osserviamo:
Per classi di età aggregate "puntando" alle vere vittime della #COVID19
A dx la "piramide demografica" con la numerosità della popolazione italiana per età e sesso
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qui abbiamo la distribuzione completa, con evidenti anomalie che, escludendo rettifiche postume, meriterebbero approfondimenti:
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qui abbiamo la puntata di ieri sera prodotta da @liberioltre sulla necessità di una trasparente condivisone dei dati raccolti dalla Pubblica Amministrazione , forse la puntata più importante nella storia del canale, guardatela per favore:
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Io non conoscevo questo signore. Mi dicono sia un divulgatore.
Vediamo se quello che ha scritto qui ha un sottostante matematico decente o è quella che possiamo definire come informazione(o divulgazione) errata.
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"ti confondondo perchè parlano di "rallentamento""
In effetti, trattandosi di un'epidemia, la velocità di diffusione è la cosa più importante. Gli epidemiologi usano un modellino didattico per simulare quando sopra che vede la sua forma più elementare nell'oramai noto SIR.
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questo è il Suscettibili Infetti Recuperati(guariti o morti in effetti) e simula l'andamento di una diffusione virale lasciata libera di esprimersi. Si imposta un tasso di contagio (quel Indice di Riproduzione "R"), un tasso di guarigione(o morte...) e si vede come evolve.
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La "seconda ondata" è il mantra di questi ultimi giorni.
In effetti, di seconda ondata, dati alla mano, non si può proprio parlare. Poichè il LD nazionale di marzo e aprile ha interrotto le curve epidemiologiche, quella che stiamo osservando è, banalmente, la coda della prima.
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Di seconda ondata si può parlare a Bergamo...Brescia falcidiati dal contagio tanto da spingere epidemiologi a lavori sulla presunta "immunità"
(in allegato la mortalità settimanale di Brescia (Bergamo è ancora meglio) e un lavoro pubblicato su Lancet)
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Fatta questa personale premessa, frutto di lunghe chiaccherate con esperti veri (non ragazzetti in corso di studi o dalla "naturale" scarsa esperienza), vediamo se questa presunta "seconda ondata" è peggiore della prima, come parrebbe dai quanto ci raccontano i media.
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