Guarda il litigio tra i due tennisti italiani! Guarda la rissa tra Ibra e Lukaku! Guarda il gestaccio di Conte e gli insulti di Agnelli! Lo sport è meglio di così, certamente; ma d'altra parte...
...se venti secondi di normali baruffe dettate dallo stress, dal nervosismo o banalmente dalla natura umana coprono match a volte tiratissimi e appassionanti, in grado di fornire decine di spunti tecnici, tattici e psicologici, forse il problema non è lo sport ma chi lo racconta.
Come poi anche la politica, o qualunque altra cosa (guarda la lite tra Mastella e De Magistris! Guarda lo scontro tra i due virologi!).
Si vede che il settore di quelli che scrivono di reality show e risse trash è molto ambito ma già molto affollato, e allora chi è rimasto fuori da questa cerchia sfoga il proprio rimpianto cercando gli stessi contenuti al di fuori di lì.
• • •
Missing some Tweet in this thread? You can try to
force a refresh
"Questo è spettacolo!". 40 anni fa, il #12febbraio 1981, usciva nei cinema italiani "Toro Scatenato". MEGA-THREAD su un film gigantesco che ha seriamente rischiato di non essere mai girato - e se invece esiste, è un po' merito persino di Renzo Arbore. Ma andiamo con ordine...
1974, Sicilia. Robert De Niro sta girando Il Padrino Parte II, in cui interpreta Vito Corleone da giovane (interpretato nella Parte I da Marlon Brando). Nelle pause divora "Raging Bull: My Story", biografia del pugile Jake LaMotta, campione mondiale dei pesi medi 20 anni prima.
Tornato in America ne parla all'amico Scorsese: perché non ci facciamo un film? Ma Scorsese non ama lo sport, tantomeno la boxe: la considera troppo violenta, e poi diamine, ci sono già troppi film sulla boxe, ancora la solita storia di violenza, sofferenza e riscatto?
20 anni fa, il #16gennaio 2001, andava in onda su Rai2 in piena campagna elettorale per le Elezioni Politiche la prima puntata de "L'Ottavo Nano", ovvero il canto del cigno della satira politica sulla tv generalista. Decine di personaggi e citazioni memorabili: vai col thread!
Cominciamo da Neri Marcoré, 34enne comico di Porto Sant'Elpidio che, dopo un inizio carriera da imitatore, "esplode" con la memorabile parodia dei documentari di Alberto Angela, all'improbabile ricerca di tracce di antiche civiltà.
Marcoré interpreta anche Maurizio Gasparri, all'epoca uno dei tanti miracolati dalla svolta di Fiuggi che cerca di rifarsi una verginità politica sotto l'ombrello di Berlusconi (e diventerà anche ministro), mendicando minutaggio televisivo nei programmi più strampalati.
Dicevamo: il Mondiale 1982 andrebbe insegnato nelle scuole. Appunto: chiedi chi era #PaoloRossi e del racconto a lieto fine più bello del Novecento italiano. Thread in venti capitoli, come il numero di maglia che l'ha reso immortale.
01. Gli anni Settanta di Pablito finiscono nel veleno: il 30 dicembre 1979 segna due gol in Avellino-Perugia, protagonista di un match che si scoprirà essere stato combinato e orientato sul 2-2 da un gruppo di magliari di Roma che si sono inventati il torbidume del Totonero.
02. Viene processata la crème del calcio italiano. Shock enorme. Rossi (che negherà sempre) viene squalificato per due anni, salta l'Europeo 1980, si sposa e viene contattato da Boniperti che lo porta alla Juve nel 1981, nonostante abbia ancora 12 mesi di squalifica da scontare.
Il CineThread del venerdì è su David #Fincher che da oggi arriva su Netflix con il suo 11° film, "Mank". 58 anni, di cui quasi 40 all'insegna del grande cinema: qui eccolo ancora teen-ager, in mezzo a centinaia di altri nomi, nei titoli di coda de "Il ritorno dello Jedi" (1983).
Prendiamo un grande momento da ognuno dei 10 film precedenti di #Fincher: per esempio, i titoli di testa li prendiamo da "Millennium - Uomini che odiano le donne" (2011, voto 7,5), con "Immigrant Song" secondo Trent Reznor. Semplicemente, una bomba.
L'atmosfera malsana che permea ogni film di Fincher raggiunge uno dei suoi vertici in "The Game" (1997, voto 7), sceneggiatura un po' cervellotica in cui la regia è fondamentale per tenere tutto insieme, dando vita a momenti inquietanti come questo.
"Se Dio esiste, spero che abbia una buona scusa". Celebriamo gli 85 anni del sommo #WoodyAllen, uno dei massimi filosofi del Novecento, con una galleria minima di nomi, cose e categorie dello spirito che gli sono servite per fulminarci con una battuta.
Anatomia. Lo straordinario episodio finale di "Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso* (*ma non avete mai osato chiedere)" (1972), ambientato all'interno del corpo umano durante un rapporto sessuale, vale più di ogni trasmissione scientifica.
Avvocati ("Amore e Guerra", 1975). "Sarò giustiziato domattina alle 6: me ne dovevo andare alle 5, ma ho un avvocato in gamba".
50 anni fa, dalla Gazzetta dello Sport del #29novembre 1970, la classifica dei capelloni della serie A, inzigata dal sospetto, venuto a qualcuno in redazione, che "il maggior numero di capelloni in formazione dovesse coincidere con le peggiori prestazioni sportive".
Fino a qualche giorno prima comandava la #Fiorentina con otto giocatori che portavano "i capelli lunghi fino alle spalle o spioventi sulle orecchie, insomma sufficientemente lunghi da apparire femminei".
Ma il 24 novembre il presidente viola Nello Baglini, spaventato dal pessimo avvio di stagione dei suoi, ha obbligato tutti i giocatori ad accorciarsi i capelli, riportando così la disciplina, "perché gli pareva che ormai a tutto pensassero tranne che a giocare bene al calcio".