Cambio di circolazione.
La lunga parentesi anticiclonica che ha regalato a gran parte d'Europa un anomalo anticipo di primavera, sta per volgere al termine. Vediamo cosa potrebbe succedere. 1/n
Fino al 4 marzo poche variazioni, eccezion fatta per una maggior presenza di nubi. T ancora nel complesso miti.
Tra il 5 e il 7 l'alta pressione cederà definitivamente favorendo l'ingresso di una prima serie di fronti, con piogge ad oggi più frequenti sulle regioni centrali.
A seguire la Penisola potrebbe essere inserita in una circolazione più instabile (vedi immagine primo tweet) con frequenti perturbazioni, venti occidentali prevalenti e precipitazioni più probabili sui versanti tirrenici.
In altre parole una circolazione più "zonale" (ovest-est) decisamente diversa rispetto a quanto osservato nell'ultimo mese. La ragione di questo cambio di rotta va ricercata in primis nell'esaurimento degli effetti dello SW del 5 gennaio scorso.
La sezione verticale riportata mostra un "cambio di colore" piuttosto netto (prima parte rossa, seconda parte grigia). Senza entrare in complesse spiegazioni, quello è il segno di una ricompattazione del vortice polare e del ritorno a condizioni più zonali.
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La corrente del golfo, oltre ad essere argomento di dibattito, è molto studiata e monitorata. Una specie di "sorvegliato speciale". I motivi sono molteplici: 1. è la componente nervalgica della grande circolazione oceanica globale e quindi uno dei pilastri del clima. 1/n
2. ha un ruolo fondamentale nella catena trofica e conseguentemente anche nelle attività ittiche. 3. è un importante punto di rifermimento per la navigazione 4. rende il clima dell'area euro-atlantica più mite di quanto lo sarebbe in sua assenza.
Un'importanza che porta la comunità scienfitica a studiarla assiduamente. Negli ultimi giorni ha fatto notizia un articolo pubblicato su #Nature che descrive la corrente del golfo in costante indebolimento. Un indebolimento senza precedenti negli ultimi 1000 anni.
Ok, ci siamo.
Di seguito l'animazione (by meteociel.fr) dell'ingresso dell'aria fredda di matrice polare-contientale prevista dal modello ECMWF tra venerdì e domenica (temperature a 1500 metri circa).
Thread 1/n
La massa d'aria in ingresso, essendo di matrice di continentale, risulterà molto pesante e secca, ciononstante non macheranno le precipitazioni. Il motivo è mostrato sotto: cerchiata in nero la saccatura che probabilmente andrà formandosi venerdì.
La saccatura evolverà in un vortice che si occluderà tra Corsica e Sardegna. A "lavorare" sarà sopratutto il fronte caldo (in rosso) e il settore caldo (area racchiusa tra il fronte freddo e quello caldo).
Intensa ondata di freddo in arrivo da venerdì, ma restano incertezze sulla successiva evoluzione (thread).
Tra il 12 e il 16 febbraio l'Italia verrà investita da masse d'aria di origine siberiana che saranno accompagnate da forti venti orientali. C'è chi ama chiamarlo "Buran".
Il primo impulso, quello che possiamo definire "più probabile" dovrebbe raggiungere il clou tra il 13 e il 14 febbraio con forti venti e temperature in drastica diminuzione. Il calo termico sarà improvviso e marcato, quindi non fatevi cogliere di sorpresa.
Per quanto riguarda la neve la questione va trattata con particolare prudenza. Ad oggi, tra il 13 e il 14 febbraio, i modelli prospettano nevicate, anche significative, su buona parte del centro-sud (eccezion fatta per la Toscana) anche a quote basse o di pianura.
Innanzitutto il freddo anomalo non va avanti da alcuni giorni, ma da quasi un mese. Da metà dicembre le temperature si mantengono costantemente al di sotto delle medie e probabilmente raggiungeranno il picco la prossima settimana.
A Verchojansk, in Jacuzia, dove l’estate scorsa si toccarono i 38 °C, la colonnina di mercurio è precipitata quasi a -60 °C. Un'escursione prossima ai 100 °C.
Stratwarming e possibili conseguenze (Thread)
In questo post cercherò di rispondere, in maniera sintetica e spero chiara, alle domande che mi sono arrivate nei giorni scorsi.
1°: cos'è lo Stratwarming
2°: cosa dobbiamo aspettarci, in linea generale, per le prossime settimane.
Lo stratospheric warming è un riscaldamento forte e improvviso della parte di atmosfera compresa, all'incirca, tra i 10 e i 50 km di altezza. Per motivi ancora del tutto non chiari la stratosfera polare si scalda fino a provocare una "rottura" del vortice polare stratosferico.
In presenza di eventi stratosferici di tipo "major" il vortice polare stratosferico viene temporaneamente sostituito da un'alta pressione, che lo costringe a decentrarsi o addirittura a scindersi in due o tre lobi differenti.
Lunga fase di maltempo in arrivo (Thread)
A partire da lunedì 28 dicembre, e almeno fino all'Epifania, l'Italia dovrà fare i conti con frequente maltempo. Responsabile l'ampia area ciclonica che si intravede dal satellite. Vediamo le conseguenze. 1/n
Il 28 dicembre sarà una giornata molto perturbata, a tratti tempestosa. Nevicate anche abbondanti interesseranno Alpi, Appennino Settentrionale e Pianura Padana centro occidentale (in Particolare Emilia e Lombardia). Neve, ma a quote di montagna, anche in Abruzzo. 2/n
Sul resto d'Italia piogge diffuse, in particolare sulle regioni peninsulari e sui versanti tirrenici con probabile burrasca di Libeccio e mareggiate lungo le coste esposte. Violente raffiche attese sui rilievi. 3/n
Immagine by windy.com