Invece di fare propaganda a #dote18 un partito serio dovrebbe partire da una seria riflessione sul sistema impositivo complessivo.
Un bel lavoro si trova sul sito della camera camera.it/temiap/2020/10…
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La parte più interessante, quella dell'analisi, offre spunti interessanti (peraltro ben noti)
L'Irpef è vecchia (1969) e non funziona
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Soprattutto grava su pochi. Infatti, al netto del sommerso, la pressione fiscale ITA è la più alta d'Europa
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E' complicata da 466 diverse voci di tax expenditures che rendono la compilazione della dichiarazione un mostro infernale. E' l'effetto dell'aver proceduto sempre mettendo pezze e mai riforme
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A pagare proporzionalmente di più è il terzo scaglione, gravato da un'aliquota predatoria di 11 punti superiore a quella dello scaglione precedente
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A determinare la progressività non sono le aliquote marginali ma anche, soprattutto, le tax expenditures
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Quindi si vuole agire sulle disuguaglianze?
Si inizi dal ridisegnare tutto l'impianto, si spendano meglio le risorse, si renda più equo e più semplice il prelievo (no flat tax). Sono disuguaglianze anche queste
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Poi se si vuole ridefinire l'imposta di successione la si inquadri organicamente nella riforma agendo anche sulle imposte sulle transazioni finanziarie (le più alte in UE) e quelle sugli immobili (le più basse)
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E' troppo difficile per il @pdnetwork ragionare così?
Probabilmente si. Meglio uno slogan come si conviene ad un qualunque partito populista. Ai partiti essere seri costa fatica
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La misura, si dice, avrebbe un costo di 2.8 miliardi l'anno. Non si sa se sono stati fatti conti sul gettito della tassa di successione sull1% più ricco; non si sa in quale misura la nuova tassa graverebbe su immobili, strumenti finanziari, trasferimenti in vita
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non si sa se e in quale misura sarebbe progressiva, se la progressività sarebbe assicurata mediante franchigia o aliquote;
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Sincere congratulazioni a Enrico Letta che riesce nella difficile impresa di farsi dire #staisereno anche da Mario Draghi.
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Nel disperato tentativo di dire qualcosa di sinistra (Moretti docet), nonché di dimostrare che c'è-è vivo-e lotta con noi, abbandona per una attimo la battaglia contro Salvini e propone un cavallo di battaglia dei comunisti all'amatriciana.
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Fare la politica fiscale a colpi di slogan ha prodotto in 50 anni la macchina fiscale più assurda, iniqua e inefficiente del mondo occidentale.
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#Salvini dice che questo governo non potrà fare le riforme.
Ovviamente è un'affermazione politica (e quindi falsa) buona per la propaganda
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Primo motivo: rivendicare il primato della politica contro l'efficacia dei tecnici. Meglio una misura di politica economica ad alto impatto emotivo (flat tax) che una razionalizzazione dell'uso delle risorse
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Secondo motivo: evitare di cedere altre posizioni a Fratelli d'Italia.
Sui temi xenofobi può poco perché è al governo con la sinistra, su quelli economici può ancora piantare delle bandierine perché la Meloni ha impostato tutta la sua propaganda su quelli sociali
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La performance di ieri di #Travaglio è stata epica.
Lui che con i numeri ha lo stesso rapporto che io ho con lo swahili ha affermato
a) il fallimento di Figluolo è dato dai numeri
b) squadra che vince non si cambia
c) Con Arcuri eravamo 1° in Europa, ora siamo 4° su 4
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Ora al vedovo inconsolabile spieghiamo un po' di cose:
i) I numeri (ah saperli leggere!) dicono che l'obiettivo 500k somministrazioni al giorno si può dire raggiunto, fatte salve le normali oscillazioni giornaliere
Ma il vero numero che conta è quello dato dalla percentuale di somministrazioni in rapporto alle dosi disponibili. Fino alla gestione Arcuri quella percentuale era intorno al 70% (con casi del 50% in alcune regioni), ora viaggia verso il 90%
Come definire meglio un partito politico che fa della menzogna e della balla la sua ragione di vita?
Mo Vi Mento
Fortuna che ci hanno pensato loro a darsi il nome giusto.
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Oggi è comparso sul blog questo articolo in cui si afferma "Senza il reddito di cittadinanza l’Italia rischierebbe la bocciatura del documento necessario ad ottenere le risorse del Next Generation Eu".
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La "minaccia" sarebbe contenuta niente poco di meno che nelle Raccomandazioni della Commissione del 20 maggio 2020.
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Considerazioni un po' meno a caldo
Governo molto più equilibrista di quanto mi aspettassi. La distribuzione ai partiti rispetta abbastanza cencellianamente le proporzioni parlamentari.
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Tutti i ministri di peso vanno ai tecnici.
Eccellente Daniele Franco all'economia, un clone di Draghi che conosce benissimo la finanza pubblica.
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Gli Esteri a Giggino mi hanno fatto avere una crisi lipotimica ma ha un senso: lasciare un dicastero altre volte prestigioso, ma ora svuotato di significato, al personaggio più importante del I partito. La politica estera la farà MD. Di Maio farà la spugnetta per i timbri
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