La narrazione che Giuseppe Conte fa di sé stesso è sempre incentrata su un fatto che lui vuole far apparire incontestabile: "Grazie al mio lavoro arriveranno 209 miliardi dall'Europa!". Per capire meglio, però, dovremmo fare un passo indietro: >>>
Ricapitolando, già a marzo-aprile 2020 si era iniziato a discutere delle difficoltà dell'Italia ad affrontare i costi economici dei lockdown, visto che il ns. debito pubblico stava già al 135% del PIL. >>>
Come strumento di sostegno (accessibile a tutti) l'EU stava mettendo in campo il MES "pandemico" - vincolato alle sole spese sanitarie (36mld ipotetici per noi) e il SURE (cassa integrazione). Poca roba e molto vincolata >>>
e poi da noi il solo udire l'acronimo MES faceva inorridire tutti provocando generalizzate levate di scudi. Certo, il MES (quello vero) avrebbe avuto la potenza di fuoco necessaria per finanziarci abbondantemente a tasso praticamente zero, tuttavia >>>
fu proprio Conte il paladino più convinto del "No MES!" , con la motivazione dell'orrore sulle famigerate "condizionalità" e sui "memorandum" per le riforme (oltre ai relativi controlli in itinere) che normalmente il MES (ESM - European Stability Mechanism) - richiede. >>>
E così il nostro valente Conte iniziò un fitto lavorìo diplomatico e politico, in effetti con smodato impegno e grande dedizione, per avere uno strumento d'aiuto alternativo, che non prevedesse alcuna cessione di sovranità nazionale, eccetera eccetera. >>>
E in effetti, a seguito di cotanta abnegazione e impegno del nostro Premier Conte, il traguardo è stato raggiunto, evviva! Il Recovery Fund, o Next Generation EU, è stato approvato e avviato! La dotazione massima per Italia è ottima: 209 mld >>>
dei quali circa 85 di fondo perduto, e il resto prestiti a tasso agevolato! Grande risultato, e pericolo MES scampato!!! Ma, in soldoni (è proprio il caso di dirlo) come stanno adesso le cose? Riepilogando: >>>
L'Italia ha un "Capital key" nel MES (ESM) di 125 miliardi (a fronte di circa 15 interamente versati a garanzia negli anni). Per cui - avviando un piano MES classico - come prestito avrebbe tranquillamente potuto contare su una cifra di questo livello. >>>
A quali condizioni? Semplice: un piano di investimenti dettagliato approvato dall'ente, che comprenda grandi riforme in settori di fragilità (PNRR dice niente?) erogazioni vincolate a verifiche in corso d'opera (E' così anche per RF), una supervisione esterna... >>>
Forse iniziate anche voi a intuire: com'è andata a finire? Recovery Fund prevede circa 125 mld di prestiti (Uguale alla cifra che abbiamo lasciato dentro al MES!). Quindi ci abbiamo guadagnato gli 85 di fondo perduto? No, non è così semplice: >>>
Siccome lo strumento RF è nuovo, va costituito e costruito dai membri, quindi (come peraltro era stato per il MES) dobbiamo contribuire anche noi in quota (circa il 12%) a garantirlo e finanziarlo (poi si va a leva con emissione di Eurobond, esattamente con è per MES) >>>
Questa partecipazione ci costerà, nei prossimi 7-8 anni a contribuire per 30-35 mld al fondo. E quindi che rimane? Ci rimangono almeno una quarantina di miliardi di fondo perduto netti in tasca? Mmmmm... insomma... >>>
Siccome tutto lo sforzo per attivare questo e altri strumenti di sostegno post-pandemia l'ha fatto l'Eurozona di cui siamo soci fondatori, tocca anche a noi sobbarcarci un po' di sacrifici per rafforzare le finanze dell'Unione, quindi è assai probabile (quasi sicuro) che >>>
la contribuzione netta dell'Italia nei prossimi 7-8 anni verrà aumentata, ad esempio di 5-6mld/anno... Insomma, un'altra 40ina di miliardi che se ne tornano a casa loro... Quindi? Come è andata a finire a conti fatti? >>>
Semplice: NO MES! però... Questo è quanto abbiamo: 125 mld di prestiti vincolati a un piano di riforme e progetti, erogate in base a piani di avanzamento concordati, e il tutto controllato e garantito da un commissario esterno imposto, che si chiama Mario Draghi. >>>
Risultato finale: se avessimo preso subito il MES classico, che era lì bello e pronto alla bisogna, avremmo avuto all'incirca gli stessi soldi e le stesse condizioni, con controlli periodici da parte di commissari esterni. >>>
Invece - grazie al grande lavoro di Conte - abbiamo il Recovery Fund, che è la stessa cosa (sono gli stessi soldi, perché lo garantiamo anche con i soldi che abbiamo lasciato dentro al MES), con le stesse condizionalità, tempi, modi, ecc. Unica differenza: >>>
Il commissario che controlla l'attuazione del memorandum (PNRR) e approva le tranches di erogazione, non viene a farci visite periodiche: lo abbiamo in casa come Presidente Del Consiglio!
Ecco, in definitiva, il vero risultato del lavoro di Conte: >>>
Ha ottenuto le stesse cose che avrebbe ottenuto accedendo al normalissimo MES , però in cambio ha perso la poltrona di PDC. Non mi pare una cosa tanto geniale. Chissà se qualche dubbio - in cuor suo - sta venendo anche a lui...
Agevolo figura che mostra posizione Italia in conto capitale del MES (ESM):
Bene #Draghi sul Mes sanitario: con pragmatismo e serietà ha tappato la bocca a tutti spiegando che prima ci vuole un piano di ristrutturazione e potenziamento della Sanità, diversamente si rischia di buttare via quei soldi. Ok, fino a qui ci siamo. Però c'è un altro MES, >>>
di cui nessuno vuole mai parlare, e se lo si fa è tutto un corale e univoco "Vade retro Satana!". Sto parlando del MES vero, quello grosso, con importi anche di 200-300 mld, vincolati a memorandum di riforme e a vigilanza esterna. Dura eh? Sono d'accordo. Eppure... >>>
Si sta facendo viva l'inflazione, e potrebbe farlo in modo più deciso e preoccupante a fine epidemia. Non è uno scherzo per un Paese con oltre 160% debito/PIL: con inflazione anche solo del 2-3% gli investitori privati si liberano dei Btp tasso zerovirgola, perché non coprono. >
Piccola analisi (da profano) dello stile di #Draghi nel rispondere alle domande in #conferenzastampa :
Si potrebbe definire un modalità "circolare". Mi spiego meglio: >>>
Nel rispondere inizia sempre con un tono perentorio che restituisce una sensazione di assoluta autorità. Poi - in modo quasi inaspettato, avendo generato un po' di soggezione nell'interlocutore - vira su un tono più confidenziale, bonario, spesso addirittura ironico. >>>
Infine, torna al tono secco e autorevole, portando il discorso sul piano pratico, sbrogliando la complessità del tema in modo disarmante, esortando l'interlocutore a un approccio pragmatico. >>>
Non è un'invenzione medievale. Nel Medioevo contro la Peste, si facevano le quarantene localizzate. Un metodo affinato poi nei secoli fino al 1720 (Peste di Marsiglia). Consisteva in chiusure totali dei focolai (si chiudevano gli accessi esterni, non le persone in casa).
Il metodo delle quarantene super-localizzate nel tempo fu organizzato sempre meglio, con prefetture apposite aventi ampi poteri e capaci di interventi molto tempestivi per mantenere molto ristretta la zona del focolaio iniziale. Per fare un esempio:
nel 1500-1600 le zone di Codogno e Bergamo sarebbero state blindate tempestivamente all'insorgere dei primi casi. Nessuno autorizzato a entrare-uscire. Anche le merci subivano quarantene e potevano essere trasferite con l'aiuto dei soldati senza far entrare i corrieri.
@Rousseau_OS@RaphaelRaduzzi Questa la chiamate dispensa informativa? A me pare semplicemente un'arringa contro il MES piena di imprecisioni e di conclusioni tendenziose e strampalate. Ad esempio non si cita minimamente il fatto (fondamentale) che la Grecia aveva truccato i conti pubblici... 1/n
@Rousseau_OS@RaphaelRaduzzi Si insiste sul presunto dovere della Bce di acquistare debito greco, e non si evidenzia che c'erano molte opposizioni politiche di principio in Eu, avendo la Grecia mentito spudoratamente. Poi si afferma che il capitale sottoscritto potrebbe essere in teoria richiesto... 2/n
@Rousseau_OS@RaphaelRaduzzi Ma non si spiega come funziona l'approvvigionamento dei fondi: in realtà il capitale versato (l'Italia ha fino ad ora versato al Mes 14,4 mld) serve a garanzia per emissione di bond propri sul mercato, quindi il Mes emette quei famosi Eurobond che tanto venivano caldeggiati...3/
Come spiega in modo semplice questo articolo sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet, il Covid-19 non è una pandemia bensì una SINDEMIA. Cosa comporta questa diversa considerazione? [thread...]
Una sindemia è una patologia trasmissibile che si va a instaurare su altre patologie non trasmissibili preesistenti nella società colpita (ad es. ipertensione, cancro, diabete, cardiopatie... ) aggravandole e generando gravi danni. Detto questo:
Premesso ovviamente che non sono un epidemiologo, nè un medico, e parlo da profano che cerca di stimolare dibattito sulla questione - possiamo provare a capire come potrebbero impattare i metodi che stiamo usando alla luce del fatto che si tratta di sindemia?
Una cosa che mi ha lasciato davvero esterrefatto già a Febbraio-Marzo scorsi è il fatto che ero assolutamente certo che gli USA avessero un piano militare precisissimo e grandioso bello pronto e immediatamente attivabile per una epidemia di questo tipo [...]
Non ho mai creduto alle ipotesi di un virus costruito come arma batteriologica, ma ero sicuro che gli USA - maggiore potenza mondiale - avessero pronto un piano di difesa miliare per virus e batteri diffusi da nemici o terroristi, e che sarebbe stato attivato in questa occasione
Stranamente non è andata così. Non si sono viste grandi mobilitazioni militari con ospedali da campo, personale addestrato, tecnologie innovative, mezzi, uomini, procedure codificate. Niente di niente. Ora mi chiedo: