1.Quando un esponente di spicco del @pdnetwork come @LiaQuartapelle mette un like a un tweet del genere possiamo dire di avere un problema. Cerchiamo di capire il perchè partendo dalle fonti. @Heritage è un think tank di ultra destra vicina ai Repubblicani nytimes.com/2018/06/20/mag…
2. Il bias ideologico è talmente forte da produrre ricerche piene di errori ma ottime per catalizzare il discorso politico attorno agli interessi che @Heritage rappresenta. wri.org/insights/herit…
Vale anche per il ranking sulla libertà economica.
3. Qualcosa da dire su questi ranking l'ha avuta @zeithistoriker. @Heritage ha una visione della libertà economica sintetizzabile nella libertà dell'impresa di fare ciò che vuole: non esistono problemi ambientali e tantomeno diritti sociali e politici. theguardian.com/commentisfree/…
4. @Heritage promuove quella che Polanyi definì market society, una società è organizzata secondo le linee del mercato - "produce, consume, invest in any way they please". Non c'è dunque spazio per un intervento politico che prenda in considerazione i bisogni della società.
5. In questa ottica, government size è uno dei principali indicatori del ranking. Un paese dove non esiste un sistema sanitario nazionale - e dove quindi le tasse sono sostanzialmente più basse - avrebbe per definizione una posizione migliore. L'idea è che "tax is theft".
6. Proprio su questo si concentra il tweet iniziale che piace a @LiaQuartapelle. Secondo @Heritage gli Emirati Arabi Uniti (14) hanno uno score superiore alla Norvegia (28) grazie proprio, lo avete indovinato, a "governo che spende troppo" ed "eccessiva pressione fiscale".
7. E' interessante notare che l'Italia, secondo i criteri di @Heritage, ha uno score migliore sia della Norvegia che della Danimarca (10) per quanto riguarda Tax Burden e Government Spending, i soliti sospetti a cui si aggrappano gli amici neolib.
8. Non facciamo, ahi noi, altrettanto bene per quel che riguarda "Labor Freedom", il cui score viene calcolato, tra le altre cose, su criteri quali l'esistenza o meno dell'indennità di licenziamento. E' questo il tipo di società ed economia che ha in mente il @pdnetwork ?
9. Oppure è questo lo spirito che impregna la variopinta compagine che si sta proponendo in giro come i "veri" riformisti a cui appartiene anche la Quartapelle, assieme a @BentivogliMarco, @CarloCalenda, @christianrocca ed altri? Una brutta copia del trumpianesimo senza Trump?
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Forse è arrivato il bacio della morte su qualsiasi velleità di aumento della progressività nella riforma fiscale. Giudizio positivo @istbrunoleoni , dove il fisco deve essere pro-crescita, meno esoso (n.d.r. meno tasse) e non aggressivo (n.d.r meno tasse per chi ha di più) 1/5
Certo non sorprende questo punto di vista, da chi “immagina un mondo dove le imposte principali l’IRPEF, L’IRES, L’IVA abbiano un’unica aliquota, al 25%”, la flat tax per tutti, ricchi e poveri, che la pandemia la progressività si porta via. 2/5
Forse l’obiettivo e’ quello di favorire non tanto la crescita, ignorando l'inutilità di tagli alle tasse ai ricchi ed ad imprese per stimolare occupazione/crescita, ma il mantenimento dell’attuale sistema che privilegia il capitale rispetto al lavoro 3/5 lse.ac.uk/News/Latest-ne…
1/ DI DRAGHI ED IL RITORNO AL MERCANTILISMO EUROPEO
Con le decisioni prese fino ad oggi, comprese le ultime abolizione del cashback e sblocco dei licenziamenti, la politica economica del governo sta tornando nell'alveo seguito da Monti in avanti.
2/ Ricordiamo gli eventi, dopo la crisi del 2011, una vera e propria crisi valutaria all'interno della zona €, la politica economica dei vari governi che si sono succeduti è stata quella di recuperare un saldo positivo verso l'estero.
3/ Ciò ha permesso di riportare il saldo della posizione finanziaria netta verso l'estero da paese debitore a paese creditore, anche se di poco. Un ottimo viatico per la stabilità finanziaria dell'Italia, considerato l'alto livello del debito pubblico.
Prima erano le statue, più recentemente i corsi di letteratura e storia antica all’università. Negli USA political correctness e cancel culture non risparmiano nessun retaggio della cultura occidentale. Almeno per i giornali di destra nicolaporro.it/princeton-canc…
Le smentite ci mostrano che generalmente non è vero, né nel primo caso, né nel secondo, e che la nostra stampa strumentalizza artatamente casi molto diversi. Ecco un piccolo prontuario per capire come e perché
1) Col fraintendimento istituzionale. In un sistema universitario come quello USA, in cui ogni ateneo ha pressoché totale autonomia culturale, si fanno passare le scelte di una singola sede come scelte di sistema
0/Uno dei settori in cui più chiaramente si capisce che il #neoliberismo ha poco a che fare con la libertà e molto con l’autorità e la disciplina sociale nelle politiche pubbliche è la gestione delle #università
1/Partiamo da un esempio noto e significativo: la gestione delle università inglesi da parte del governo #Thatcher, secondo quando rileva uno dei massimi esperti dell’argomento, Robert Anderson bloomsbury.com/uk/british-uni…
2/Esponente di una generazione di Tories meno legata alle élites tradizionali e più alle realtà imprenditoriali emergenti, Thatcher non ha avuto timore di sfidare la tradizionale e quasi completa autonomia gestionale delle comunità accademiche di Oxbridge…
2. Fondamentale è il cosiddetto "market fundamentalism" - il mercato è l'alfa e l'omega di qualsiasi attività umana. La politica non solo non serve ma è potenzialmente pericolosa. Durante un viaggio nel Sud Africa dell'apartheid F. attaccò il concetto di "un uomo, un voto".
3. Qualsiasi tentativo di intervento pubblico è da condannare. Nel saggio "The role of Government in Education" non solo si chiede competizione ma si denuncia l'idea di imporre per legge politiche antisegregazioniste. Le scuole "razziali" saranno giudicate dal mercato.
1/ Le recenti nomine di Draghi alla task force presso la presidenza del consiglio in materia di coordinamento economico-finanziario hanno alzato un polverone per i nomi, le reali competenze, il merito e la provenienza dei nominativi interessati. valori.it/task-force-ult…
2/ E' certamente normale che Draghi si contorni di gente di cui si fida, è il caso di Giavazzi, economista della Bocconi ed editorialista del Corriere.
3/ Ma nell'ordinamento italiano non esiste in realtà il ruolo del Presidente del Consiglio Tecnico, Draghi è un Presidente del Consiglio politico come tutti quelli che lo hanno preceduto e ha ricevuto la fiducia dal parlamento sulla base del programma presentato alle camere.