1/ DI DRAGHI ED IL RITORNO AL MERCANTILISMO EUROPEO
Con le decisioni prese fino ad oggi, comprese le ultime abolizione del cashback e sblocco dei licenziamenti, la politica economica del governo sta tornando nell'alveo seguito da Monti in avanti.
2/ Ricordiamo gli eventi, dopo la crisi del 2011, una vera e propria crisi valutaria all'interno della zona €, la politica economica dei vari governi che si sono succeduti è stata quella di recuperare un saldo positivo verso l'estero.
3/ Ciò ha permesso di riportare il saldo della posizione finanziaria netta verso l'estero da paese debitore a paese creditore, anche se di poco. Un ottimo viatico per la stabilità finanziaria dell'Italia, considerato l'alto livello del debito pubblico.
4/ Questa politica ha avuto un prezzo da pagare: si sono dovuti contenere i consumi privati, che in termini reali non sono mai tornati al loro massimo del 2007, non compensati appieno dall'aumento dell'export, con conseguente ristagno del PIL sotto al livello pre-crisi.
5/ Questo è il motivo per cui anche rispetto al COVID altri paesi hanno sostenuto la domanda interna tramite sussidi ai redditi delle famiglie, ad esempio gli USA, mentre noi abbiamo sovvenzionato soprattutto le imprese.
6/ È quindi con poca sorpresa che il governo Draghi rifiuti qualsiasi discussione sul salario minimo, che il RdC sia sotto attacco continuo, che il PNRR sia fortemente incentrato sui sussidi alle imprese e poco o nulla alle famiglie.
7/ Il sistema economico che si vuole in Italia è quello duale, che abbiamo avuto per tutto il dopoguerra tranne che per pochi anni, dove si cresce come nei paesi emergenti grazie all'export e dove le imprese vengano sostenute dalla spesa pubblica, a carico di tutti.
8/ Questo in un quadro di disuguaglianze che, ovviamente visto la similitudine con le politiche dei paesi in via di sviluppo, aumentano rapidamente come testimoniano i dati di oggi sui miliardari italiani.
Prima erano le statue, più recentemente i corsi di letteratura e storia antica all’università. Negli USA political correctness e cancel culture non risparmiano nessun retaggio della cultura occidentale. Almeno per i giornali di destra nicolaporro.it/princeton-canc…
Le smentite ci mostrano che generalmente non è vero, né nel primo caso, né nel secondo, e che la nostra stampa strumentalizza artatamente casi molto diversi. Ecco un piccolo prontuario per capire come e perché
1) Col fraintendimento istituzionale. In un sistema universitario come quello USA, in cui ogni ateneo ha pressoché totale autonomia culturale, si fanno passare le scelte di una singola sede come scelte di sistema
0/Uno dei settori in cui più chiaramente si capisce che il #neoliberismo ha poco a che fare con la libertà e molto con l’autorità e la disciplina sociale nelle politiche pubbliche è la gestione delle #università
1/Partiamo da un esempio noto e significativo: la gestione delle università inglesi da parte del governo #Thatcher, secondo quando rileva uno dei massimi esperti dell’argomento, Robert Anderson bloomsbury.com/uk/british-uni…
2/Esponente di una generazione di Tories meno legata alle élites tradizionali e più alle realtà imprenditoriali emergenti, Thatcher non ha avuto timore di sfidare la tradizionale e quasi completa autonomia gestionale delle comunità accademiche di Oxbridge…
2. Fondamentale è il cosiddetto "market fundamentalism" - il mercato è l'alfa e l'omega di qualsiasi attività umana. La politica non solo non serve ma è potenzialmente pericolosa. Durante un viaggio nel Sud Africa dell'apartheid F. attaccò il concetto di "un uomo, un voto".
3. Qualsiasi tentativo di intervento pubblico è da condannare. Nel saggio "The role of Government in Education" non solo si chiede competizione ma si denuncia l'idea di imporre per legge politiche antisegregazioniste. Le scuole "razziali" saranno giudicate dal mercato.
1/ Le recenti nomine di Draghi alla task force presso la presidenza del consiglio in materia di coordinamento economico-finanziario hanno alzato un polverone per i nomi, le reali competenze, il merito e la provenienza dei nominativi interessati. valori.it/task-force-ult…
2/ E' certamente normale che Draghi si contorni di gente di cui si fida, è il caso di Giavazzi, economista della Bocconi ed editorialista del Corriere.
3/ Ma nell'ordinamento italiano non esiste in realtà il ruolo del Presidente del Consiglio Tecnico, Draghi è un Presidente del Consiglio politico come tutti quelli che lo hanno preceduto e ha ricevuto la fiducia dal parlamento sulla base del programma presentato alle camere.
#Salario e #diritti sono un tema importante, decisivo per il futuro del Paese - non solo per quanto riguarda l'aspetto economico ma, più in generale, per quel che riguarda il #contrattosociale. (immagine via @unoenessunoe) #thread 1/
2. Quel che propone, inconsapevolmente (?) Alberto Croci, è un ritorno a rapporti produttivi e sociali pre-democratici. Si colloca all'interno di una serie di attacchi al #redditodicittadinanza e ai lavoratori sul divano (#bonaccini), che non si mettono in gioco (#barilla). /
3. Si imputa a RDC di imporre ex lege un floor per i salari - nessuno lavorerà per meno dell'importo del sussidio. L'idea è che il mercato del lavoro debba funzionare come qualsiasi altro mercato, dove il prezzo è fissato dall'incontro di domanda e offerta. /
Questa e' la storia vera di una studentessa universitaria che lavora come cameriera per mantenersi durante gli studi, una classica storia di sfruttamento del lavoro che stride con chi incolpa il Reddito di Cittadinanza per la mancanza di lavoratori. 1/n
Una studentessa contenta del suo lavoro attuale, ma che ha dovuto lasciare l'occupazione precedente in un hotel molto noto in città perché non era pagata. In più, le venivano richieste mansioni extra, come aggiustare barba e capelli a un parente del datore di lavoro. 2/n
Suddetto "imprenditore", che ha debiti pregressi, cerca di assumere studentesse o donne separate con figli, le quali, avendo estrema necessità di lavorare, non pretendono di essere pagate regolarmente ogni mese. 3/n