THREAD: LA POVERTA' COME COLPA
Qualche giorno fa il senatore Matteo Renzi ha annunciato l’intenzione di raccogliere le firme per un referendum contro il Reddito di Cittadinanza. A detta di Renzi, il RdC sarebbe diseducativo/1
Il giorno seguente Carlo Calenda ha affermato che i percettori del RdC dovrebbero svolgere lavori socialmente utili come il netturbino/2
L’idea di fondo, che ha infestato il pensiero di questi anni, è che la povertà sia in qualche modo una colpa. D’altronde già Margaret Thatcher affermava che la povertà non è mancanza di mezzi, quanto mancanza di spirito. Ma siamo sicuri sia così?/3
Farah, dell’Università della Pennsylvania, sottolinea come fenomeni di stress parentali dovuti alla povertà influenzano negativamente le funzioni mnemoniche dei figli/5 psychologicalscience.org/observer/how-p…
Un dinamica che ha mostrato tutta la sua crudeltà durante la pandemia. Come dimostrano i risultati sui test attitudinali in Olanda a uscirne svantaggiati sono proprio gli studenti che provengono dai decili più bassi della popolazione/6 faculty.wcas.northwestern.edu/~mdo738/resear…
Questo effetto è peggiorato da dinamiche di segregazione e di flusso di informazioni. Si tratta di una branca economica che sta suscitando interesse: gli effetti economici dei network/7 aeaweb.org/articles?id=10…
Gli esseri umani, come già pensava Aristotele, sono esseri sociali e come tali si comportano. Il comportamento umano non può che essere studiato, quindi, da un punto di vista sociale, non individuale/8
La posizione espressa da Renzi invece tende a sposare una linea individualista, che non è però supportata dai dati. Se indaghiamo non tanto le radici della povertà, quanto quelle del successo notiamo un fenomeno interessante/9
Come ha studiato Albert Barabasi insieme ai suoi collaboratori il successo non dipende dalla performance, quanto dalla diffusione nel network. Morale? Non è un fenomeno individuale, quanto sociale/10
Per questo se si è interessati a risolvere il problema della povertà, non si può sposare una visione individuale/11
Solo comprendendo l’influenza della società e la necessità di cambiamenti sistemici, come hanno notato @martafana e Luca Giangregorio, ci si può avviare verso la soluzione del problema/11 jacobinitalia.it/la-poverta-dei…
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1.Quando un esponente di spicco del @pdnetwork come @LiaQuartapelle mette un like a un tweet del genere possiamo dire di avere un problema. Cerchiamo di capire il perchè partendo dalle fonti. @Heritage è un think tank di ultra destra vicina ai Repubblicani nytimes.com/2018/06/20/mag…
2. Il bias ideologico è talmente forte da produrre ricerche piene di errori ma ottime per catalizzare il discorso politico attorno agli interessi che @Heritage rappresenta. wri.org/insights/herit…
Vale anche per il ranking sulla libertà economica.
3. Qualcosa da dire su questi ranking l'ha avuta @zeithistoriker. @Heritage ha una visione della libertà economica sintetizzabile nella libertà dell'impresa di fare ciò che vuole: non esistono problemi ambientali e tantomeno diritti sociali e politici. theguardian.com/commentisfree/…
Forse è arrivato il bacio della morte su qualsiasi velleità di aumento della progressività nella riforma fiscale. Giudizio positivo @istbrunoleoni , dove il fisco deve essere pro-crescita, meno esoso (n.d.r. meno tasse) e non aggressivo (n.d.r meno tasse per chi ha di più) 1/5
Certo non sorprende questo punto di vista, da chi “immagina un mondo dove le imposte principali l’IRPEF, L’IRES, L’IVA abbiano un’unica aliquota, al 25%”, la flat tax per tutti, ricchi e poveri, che la pandemia la progressività si porta via. 2/5
Forse l’obiettivo e’ quello di favorire non tanto la crescita, ignorando l'inutilità di tagli alle tasse ai ricchi ed ad imprese per stimolare occupazione/crescita, ma il mantenimento dell’attuale sistema che privilegia il capitale rispetto al lavoro 3/5 lse.ac.uk/News/Latest-ne…
1/ DI DRAGHI ED IL RITORNO AL MERCANTILISMO EUROPEO
Con le decisioni prese fino ad oggi, comprese le ultime abolizione del cashback e sblocco dei licenziamenti, la politica economica del governo sta tornando nell'alveo seguito da Monti in avanti.
2/ Ricordiamo gli eventi, dopo la crisi del 2011, una vera e propria crisi valutaria all'interno della zona €, la politica economica dei vari governi che si sono succeduti è stata quella di recuperare un saldo positivo verso l'estero.
3/ Ciò ha permesso di riportare il saldo della posizione finanziaria netta verso l'estero da paese debitore a paese creditore, anche se di poco. Un ottimo viatico per la stabilità finanziaria dell'Italia, considerato l'alto livello del debito pubblico.
Prima erano le statue, più recentemente i corsi di letteratura e storia antica all’università. Negli USA political correctness e cancel culture non risparmiano nessun retaggio della cultura occidentale. Almeno per i giornali di destra nicolaporro.it/princeton-canc…
Le smentite ci mostrano che generalmente non è vero, né nel primo caso, né nel secondo, e che la nostra stampa strumentalizza artatamente casi molto diversi. Ecco un piccolo prontuario per capire come e perché
1) Col fraintendimento istituzionale. In un sistema universitario come quello USA, in cui ogni ateneo ha pressoché totale autonomia culturale, si fanno passare le scelte di una singola sede come scelte di sistema
0/Uno dei settori in cui più chiaramente si capisce che il #neoliberismo ha poco a che fare con la libertà e molto con l’autorità e la disciplina sociale nelle politiche pubbliche è la gestione delle #università
1/Partiamo da un esempio noto e significativo: la gestione delle università inglesi da parte del governo #Thatcher, secondo quando rileva uno dei massimi esperti dell’argomento, Robert Anderson bloomsbury.com/uk/british-uni…
2/Esponente di una generazione di Tories meno legata alle élites tradizionali e più alle realtà imprenditoriali emergenti, Thatcher non ha avuto timore di sfidare la tradizionale e quasi completa autonomia gestionale delle comunità accademiche di Oxbridge…
2. Fondamentale è il cosiddetto "market fundamentalism" - il mercato è l'alfa e l'omega di qualsiasi attività umana. La politica non solo non serve ma è potenzialmente pericolosa. Durante un viaggio nel Sud Africa dell'apartheid F. attaccò il concetto di "un uomo, un voto".
3. Qualsiasi tentativo di intervento pubblico è da condannare. Nel saggio "The role of Government in Education" non solo si chiede competizione ma si denuncia l'idea di imporre per legge politiche antisegregazioniste. Le scuole "razziali" saranno giudicate dal mercato.